pubblicato su http://www.di-roma.com
Ieri Riccardo Corbucci (Pd), presidente del consiglio del III Municipio, ha protocollato una proposta di delibera per un nuovo regolamento municipale, inviandola alla competente commissione consiliare perché inizi il più ampio dibattito con il contributo di tutte le forze politiche.
Si tratta di un documento composto di cento articoli (per leggerli clicca qui), tutti da discutere e votare, che una guiderà, una volta approvato, gli amministratori municipali nel difficile compito di amministrare la cosa pubblica. Uno degli obiettivi principali è quello di consentire la massima partecipazione dei cittadini del territorio all’attività politico-amministrativa. Il vecchio regolamento, per altro uno dei primi di Roma a livello municipale, risale al 2004 e non è stato mai aggiornato con la legislazione successiva.
Presidente Corbucci perché ha sentito il bisogno di presentare una delibera per un nuovo regolamento municipale?
Per prima cosa perché il nostro regolamento attuale ha ormai dieci anni e non è più in linea con lo Statuto di Roma Capitale approvato il 7 marzo del 2013 ed il regolamento del consiglio comunale, modificato recentemente. In secondo luogo perché era necessario costruire uno strumento condiviso fra tutte le forze politiche, che consentisse di ampliare la partecipazione dei cittadini e al tempo stesso di rendere più efficiente ed efficace il lavoro del consiglio municipale.
Quali sono le differenze principali della sua proposta?
Innanzitutto la mia è una proposta di partenza, che dovrà essere approfondita nella commissione consiliare competente e potrà essere modificata e certamente migliorata dai consiglieri municipali che vorranno presentare osservazioni e proposte. Questa proposta rappresenta la mia visione del consiglio del III Municipio. Un consiglio trasparente, dove i lavori dell’aula e delle commissioni possano essere monitorati dai cittadini e dove il diritto all’informazione degli atti pubblici sia di facile accesso. Come già avviene in altri regolamenti credo sia importante ampliare la possibilità per i cittadini di contribuire al lavoro del consiglio ed in questa proposta sarà abbastanza semplice per la cittadinanza portare all’attenzione del consiglio proposte di iniziativa popolare.
Per quanto riguarda il lavoro dei consiglieri?
Prima di tutto è una proposta che risente delle ultime normative in materia di anti-corruzione, coma la Legge 190 del 2012 e i principi della “Carta di Pisa”, che vincolano gli amministratori locali a regole di condotta e principi etici molto forti. Questo nuovo regolamento cerca di semplificare l’attività quotidiana dei consiglieri e degli assessori, partendo anche dall’esperienza di questi anni, che ci ha dimostrato quali fossero le lacune del testo precedente.
Per quel che riguarda la nota dolente delle richieste per le riprese video e fotografiche dei lavori dell’aula?
La bozza di regolamento prevede tutte le forme e le modalità con cui fare riprese, sia per quelle istituzionali che per quelle dei cittadini e dei giornalisti. Dovranno essere rispettati alcuni criteri individuati negli articoli ma il diritto all’informazione verrà sempre soddisfatto.
Alla fine un regolamento municipale è così importante?
Penso assolutamente di si. In piccolo è il nostro Statuto, uno stumento di rapporto con la cittadinanza e fra le forze politiche che amministrano, ognuno per le proprie competenze, una delle più grandi città d’Italia.
Luciana Miocchi
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