Tag Archives: Luciana Miocchi
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Zia prevede la consegna della rotatoria per l’Epifania. Chissà cosa direbbe nonna – di Luciana Miocchi

29 Mar

E come gli diceva pora zia.. il novello Pasquino di Settebagni, 2G, racconta alla popolazione che se non scendono in campo nonni e cugGini, (https://lucianamiocchi.com/2024/03/26/liberaci-dalla-rotonda-nonno-di-luciana-miocchi/ e https://lucianamiocchi.com/2024/03/27/al-nonno-con-la-pala-risponde-2g-il-cuggino-ci-libera-dalla-rotonda-a-mani-nude-chi-rilancia-di-piu-di-luciana-miocchi/) zia non crede che la rotonda venga consegnata prima della prossima befana. A ben riflettere, la comunicazione di Anas inviata al Comitato di Quartiere, informa che è previsto per il 19 aprile il ripristino dell’ampiezza della carreggiata direzione Roma. Nessuna menzione circa la consegna definitiva del cantiere. Che abbia ragione poraZia? Speriamo di no!!!! E nonna, nonna che dice?

Luciana Miocchi

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Al nonno con la pala, risponde 2G. Il cugGino ci libera dalla rotonda a mani nude. Chi rilancia di più? – di Luciana Miocchi

27 Mar

Se “mi nonno”(https://lucianamiocchi.com/2024/03/26/liberaci-dalla-rotonda-nonno-di-luciana-miocchi/ ) con la pala finiva prima, oggi un baldanzoso 2G, così si firma l’autore del nuovo cartello spuntato alla erigenda rotonda dell’ingresso sud dell’abitato di Settebagni, risponde che “ammiocuggino” non ha bisogno neppure dell’utilissimo ausilio. Aspettiamo che prenda la parola MiPadre, anche se per par condicio a questo punto dovrebbe apparire quanto meno una MiSorella o una MiMoje.

Come al solito, in Italia, li dove non arrivano i servizi pubblici, ci deve pensare il welfare familiare..

Luciana Miocchi

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Liberaci dalla rotonda, nonno!!! – Di Luciana Miocchi

26 Mar

È comparso oggi, in un orario non meglio precisato, complice la pioggia e una delle giornate più uggiose degli ultimi anni, nel mezzo del cantiere all’ingresso sud di Settebagni. A ben guardare, potrebbe anche essersi materializzato da solo, nato dalla relazione nemmeno troppo clandestina tra rabbia e esasperazione per una rotonda che avrebbe dovuto vedere la luce a gennaio scorso. Come dire, ci voleva proprio. Soprattutto, dopo il fine settimana di delirio da ingorgo stradale, condito da sciopero fs e confino coatto causa incontro scontro tra cantieri in ritardo e altri non rinviabili, il cartellone che rivendica con orgoglio le capacità der mitico nonno di noi tutti assume i toni di un urlo liberatorio, dicendo ad alta voce ciò che ognuno pensa da parecchio, magari passando davanti al cantiere mai troppo affollato di maestranze. E allora vai nonno, vai !!

“Mi nonno” – anonimo 😁 vernice su supporto multi materiale, 2024

Luciana Miocchi

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Bretella A1-GRA chiusa, rotonda infinita, il fine settimana reclusi a Settebagni. E oggi c’è anche la domenica ecologica e lo sciopero di Fs. Manca solo un asteroide ma la giornata è ancora lunga…

24 Mar

Post esasperati sui social non fanno altro che fotografare l’esacerbazione dei residenti ma questo fine settimana si sono raggiunte vette mai viste prima.

Da mesi ormai, il traffico del quartiere di Settebagni e dell’intero quadrante di territorio che gravita sulla Salaria è ostaggio dei lavori a rilento delle eterne rotonde che sono state calate all’ingresso sud del quartiere, una nei pressi della parrocchia e l’altra cinquecento metri più in là, senza nessuno studio condiviso con i residenti, se non un “incontro” a decisioni già avvenute durante la consiliatura Caudo, per “fluidificare” il traffico sulla “grande viabilità” del tratto gestione anas eliminando il semaforo – non tenendo conto del centro abitato, della presenza della parrocchia. del supermercato, dei servizi nel quartiere e delle abitazioni sorte ai lati della strada, regolarmente autorizzate, come l’ultima a cui si sta lavorando e che tra poco dovrebbe diventare la sede di una grande concessionaria di auto e che verosimilmente aumenterà il traffico pedonale, come in ogni luogo che sia vissuto e non di mero passaggio, ovvero un “non luogo”, come li definisce l’odierna sociologia. Tralasciando i commenti di alcuni amministratori “che non si poteva perdere l’occasione dei fondi del PNRR” e su cui invece sarebbe il caso di fare una seria riflessione civica, perché a volte è meglio non approfittare di ogni occasione se ciò porta a un peggioramento della qualità della vita difficilmente recuperabile nel medio-lungo periodo, oppure studiare ma sul serio sul territorio, nel qual caso sarebbe emerso che l’unica rotonda veramente necessaria era quella alla base dell’ingresso dell’autostrada, dove per imboccarla, nei momenti di punta di traffico, si passa soltanto quando il semaforo di Monterotondo, sette chilometri più avanti, chiudendo, interrompe il flusso e dà il tempo di attraversare la sede stradale.

Fatto stà che i lavori dovevano finire a gennaio, come da cronoprogramma e invece pare che slitteranno a giugno, senza nemmeno poter invocare il cattivo tempo, dato che questo è stato uno degli inverni più miti di sempre. Autostrade aveva da fare dei lavori urgenti e indifferibili sui giunti della bretella che va dall’uscita dell’autostrada al raccordo anulare, tutto documentato dalle varie mail di risposta alle interrogazioni del comitato di Quartiere di Settebagni, e si è coordinata con Anas in modo da non sovrapporsi con lavori tanto invasivi. Infatti. Il cantiere sulla bretella, chiusure solo al fine settimana per limitare i disagi, nonostante tutto si è andato a incastrare con i cantieri non ancora terminati delle rotonde.

Non ci voleva la IA per immaginare cosa sarebbe successo dopo. La situazione, con il progredire dell’invasività dei lavori per le rotonde si è fatta sempre più severa, raggiungendo vette inimmaginabili già ieri, sabato 23 marzo, quando per tutta la giornata, l’intero volume di traffico che regolarmente transita dal raccordo sulla bretella direzione Firenze si è ritrovato a convergere sull’uscita 8 dello stesso, quella che sfocia sulla Salaria, trovando sulla propria strada i due colli di bottiglia dei cantieri Anas, paralizzando in brevissimo tempo tutto il traffico delle vie limitrofe, compreso il traffico della bretella direzione gra, rimasta aperta visto che i lavori li sono terminati e le corsie laterali del Gra, quelle del traffico locale perché invase dai mezzi che non riuscivano a defluire. Risultato: per andare da Castel Giubileo – quartiere attiguo a Settebagni, separato solo dalle corsie del Gra e che utilizza molti dei suoi servizi – poco più di un chilometro dal Brico e due dal supermercato più vicino – ci è voluta un’ora di media. Un’ora e quaranta invece per scendere da Talenti a Settebagni, ma anche da Colle Salario. Inutile aggirare l’ostacolo e puntare verso l’interno del III Municipio perché poi, sempre sulla Salaria, da Fidene, Villa Spada e via dei prati Fiscali, bisogna tornare. Per cui l’alternativa è stata o fare la fila o fare il giro panoramico dei dintorni, magari da Talenti passare per la Nomentana, girare per Tor Lupara, arrivare a Mentana, risalire a Monterotondo e fare la Salaria in senso inverso al solito oppure passare da prati fiscali, prendere la via Olimpica, scendere sulla Flaminia, arrivare a Castel Nuovo di porto e arrivare ancora una volta sulla Salaria in direzione opposta. Tempo di percorrenza identico ma almeno in movimento.

Quest’oggi la situazione si presenta identica, chi è costretto dalla necessità, mette in conto, già dalle prime ore del giorno, code degne degli esodi di ferragosto di un tempo che fu, le previsioni non sono buone, con la domenica ecologica, dal gra non si può nemmeno tagliare per l’interno, onde non incappare nei limiti della nuova ztl, non ancora ben chiari a tutti. Si aggiunge che nei festivi il servizio del trasporto pubblico sono quel che sono: praticamente azzerati. Ciliegina sulla torta, se ancora si avesse voglia o necessità di spostarsi: oggi c’è anche lo sciopero di ferrovie e la tanto preziosa Fl1, che mette in contatto il quartiere con Tiburtina, l’Università della Sapienza, Trastevere, Ostiense e l’università Roma Tre, Eur e Fiumicino, rischia di trasformarsi in un’altra trappola.

Sui social, intanto, molti denunciano il mancato avvistamento di pattuglie della polizia di Roma Capitale, almeno per quanto riguarda ieri. Rimane il dubbio però, su cosa avrebbero potuto fare, di fronte all’oceano di mezzi convogliato in un bicchiere già mezzo riempito di terra: un paio di incroci da presidiare all’uscita nord del quartiere, che però non potevano creare il consueto disagio perché i residenti si sono auto-relegati in casa pur di non affrontare le ore di fila immobile. All’interno, un silenzio surreale da vite sospese in attesa di qualcosa e telefonate ai parenti da parte di chi era uscito per commissioni nei quartieri vicini e avvertiva chi poteva di rimandare ogni uscita, stante la situazione che si stava ripercuotendo per le strade dell’intero municipio.

Sono previsti altri fine settimana di chiusura della bretella A1- Gra, i cantieri delle rotonde sono sempre li. Possibile non ci sia altra alternativa? Che non si possa accelerare i cantieri Anas, già in forte ritardo? Che non si possa chiudere solo di notte per più notti la bretella? Che non si possano inviare pattuglie per osservare da vicino quanto accade e testimoniare almeno la presenza di Roma Capitale su un intero territorio vessato da decisioni rivelatesi quanto meno discutibili, almeno per gli effetti più visibili e innegabili?

Certo, nel mondo ci sono questioni più gravi a cui provvedere ma è innegabile che ciò che si avverte con più forza è quello che accade più vicino a noi. Al momento, da questa parte di Roma Nord, la battuta più gettonata, dopo la concomitanza tra cantieri anas, cantieri autostrade, domenica ecologica, bus ad orario festivo e sciopero di Fs è “manca solo l’asteroide”. Non disperiamo, la giornata è ancora lunga..

Luciana Miocchi

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Si sono tenuti oggi i funerali di Sandra Milo, attrice dalla vita intensa, morta dopo una breve malattia

31 Gen
foto archivio http://www.lucianamiocchi.com

Si sono svolti questa mattina nella chiesa degli Artisti, in piazza del Popolo a Roma, i funerali di Sandra Milo, attrice iconica, musa di Federico Fellini, donna appassionata, madre combattiva, grande amatrice che a volte ha pagato in prima persona il suo entusiasmo per gli uomini della sua vita, mai ritiratasi dalle scene se non negli ultimi mesi della sua esistenza, quando una malattia repentina ha invaso la sua vita, portandola via all’affetto dei suoi cari nel giro di pochi mesi.

Sul blog vogliamo ricordarla con una delle foto scattate sul palco del Teatro degli Audaci, durante la presentazione della stagione 2021-2023, dove si presentò con l’entusiasmo di una giovane agli albori della carriera, riempiendo lo spazio intorno a se di fascino e gioia di vivere.

LM

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Amara sorpresa per gli utenti di FM1: Fs sopprime numerose corse senza avvertire nessuno, solo un pdf sul suo sito. Caos fino a fine mese

13 Set

Amara sorpresa per i pendolari utenti della FM1 e delle altre ferrovie metropolitane, questa mattina, 13 settembre 2023, quando già nelle stazioni per prendere l’abituale corsa si sono visti cancellare dai tabelloni centinaia di corse, senza nemmeno l’istituzione di navette sostitutive. L’unico a darne notizia, senza preavviso alcuno, il sito di Fs, su cui è stato caricato un pdf contenente le indicazioni dei treni cancellati, tutti regionali, per una non meglio specificata “riprogrammazione del servizio commerciale per i treni regionali”. Rimane cura degli utenti attivarsi a cercare – con il numero di treno, perchè sono indicate solo le stazioni di partenza e di arrivo – la corsa desiderata, come in una caccia al tesoro rivisitata. Le soppressioni arrivano per alcuni fino al 15 settembre, per altri fino al 1 ottobre: https://www.trenitalia.com/content/dam/tcom/it/notizie-infomobilit%C3%A0/allegati/13%20sett.%20Provv.Lazio%20rev%202.pdf https://www.trenitalia.com/it/informazioni/Infomobilita/notizie-infomobilita.html

Fs ha ritenuto sufficiente questo tipo di comunicazione, nè esistono – incredibilmente – protocolli per cui avrebbe dovuto inviare comunicazione di quanto deciso né al Campidoglio né ad Atac in modo che venissero prese le opportune misure ma questo rappresenta una falla di comunicazione nel l sistema del trasporto pubblico integrato capitolino – oltre che un pesante disservizio per quello regionale – essendo peraltro un servizio ricompreso nel bit per le stazioni fs ricadenti nel Comune di Roma. Rimane il forte malcontento tra i pendolari, dalla regione, dall’area metropolitana e da quella comunale, sia per la concomitanza dell’inizio del nuovo anno scolastico, sia per le note vicende dell’istituenda nuova ZTL: sembra quasi che Roma non voglia o non sappia più difendere gli abitanti, suoi e dell’hinterland, come fossero un peso eccessivo da gestire, ben venuto soltanto a chi abita dentro le mura aureliane o poco più e ai turisti che spendono e frequentano le case vacanza a ridosso della città storica. E’ davvero questo lo scenario prossimo futuro? Una città per l’elite che può spendere per auto elettriche o affitti in centro, tutti gli altri scoraggiati dal sapere quando si esce di casa ma non quando si arriva? Si attendono nelle prossime ore almeno delle prese di posizione di circostanza.

Luciana Miocchi

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Sbagliare la scelta del liceo e finire nel limbo dei senza scuola – a meno di non andare nelle paritarie a pagamento – di Luciana Miocchi

10 Ago

Simona Foroni è una madre disperata: al dieci di agosto non ha ancora trovato una sistemazione scolastica pubblica per la sua primogenita. Sua figlia è una ragazza che nell’anno scolastico 2022/2023 aveva chiesto di frequentare la prima classe del liceo classico Orazio a Talenti ma già a dicembre si era resa conto di aver sbagliato scelta e di volersi iscrivere a un Liceo delle Scienze Umane. A gennaio, constatata l’impossibilità di inserirla in una scuola pubblica, la Signora Foroni, pur di non far perdere l’anno alla figlia, con molti sacrifici l’ha iscritta ad un liceo delle scienze umane paritario, con il proponimento di trasferirla ad un Istituto pubblico dall’anno scolastico 2023/2024. Non è un evento così raro, quello di cambiare idea sul proprio percorso scolastico: può capitare a tutti, specialmente a quell’età, di rendersi conto di volere o potere fare altro da grandi e la legge, proprio per questo, prevede la possibilità di mutare il percorso di studi: in fondo, 14 anni sono pochi e un errore non deve essere una condanna.

Questo sulla carta, perché la realtà è ben diversa ed il problema legato ai cambi di indirizzo scolastico è drammaticamente attuale, tanto che il 9 agosto la dott.ssa Cristina Costarelli, dirigente del Liceo “Newton” e presidente dell’associazione nazionale presidi del Lazio ha rilasciato un’intervista al Tg3 – che ha mandato in onda un servizio sul numero di famiglie che sono ancora sospese, in attesa di un’accettazione in un’altra scuola per i propri figli, dopo un anno passato a cercare chi accettasse i “pentiti del primo anno” – ha risposto, tra le altre cose, al giornalista in studio “che cambiare indirizzo durante i primi due anni – e dopo diventa inutile, arrivati al terzo ndr – è estremamente difficile soprattutto per alcuni tipi di scuola superiore molto richiesti, come il liceo delle Scienze Umane ma che una soluzione si trova per tutti”.

Infatti, fino ai 16 anni si tratta di scuola dell’obbligo e lo Stato deve garantire la frequenza agli studenti, che altrimenti andrebbero incontro alla mancata ottemperanza all’obbligo scolastico, con conseguenze civili e penali per i genitori. Ma la risposta non si può sintetizzare in “se gli indirizzi frutto della nuova scelta, sia pur tardiva, sono pieni, rivolgetevi a quelli meno richiesti”. Siamo già davanti a dei ragazzini che stanno cercando una nuova via dopo una delusione, spesso condita da senso di inadeguatezza e fallimento, in un momento della vita in cui tutto si dovrebbe provare tranne lo spleen dell’è già troppo tardi. In queste condizioni, proseguire gli studi in una direzione non voluta e accettata come ripiego può aprire le porte alla dispersione scolastica e a un rapporto problematico con l’autorità scolastica e in futuro con la società, una società in cui non c’è posto per gli indecisi, per chi non ce la fa, per chi rimane indietro e ha semplicemente bisogno di essere sostenuto nel recuperare un errore di valutazione.

Racconta la Signora Foroni che nel suo contattare le segreterie scolastiche delle diverse scuole pubbliche alla ricerca di un posto per la figlia, tutte hanno risposto che «in corso d anno non prendiamo più nessuno, ci ricontatti a giugno per il passaggio al secondo anno». Aggiunge ancora «Così sono stata costretta a farle proseguire il secondo quadrimestre ad una scuola parificata che mi è costata più di uno stipendio – e mantengo mia figlia da sola -. Da giugno che scrivo email, ho chiamato tutti i licei di scienze umane di Roma e dico tutti, spingendomi fino a Monterotondo e la risposta è sempre che non ci sono posti. Ora mi chiedo ma e possibile? Dove mando mia figlia a scuola… scuola dell’obbligo, una privata non me la posso permettere, non so davvero come fare e la scuola sta per cominciare».

Davvero non c’è posto, a scuola e nel mondo, per una ragazzina che ha sbagliato non la scelta di una maglietta ma di un qualcosa che influenzerà la sua vita nell’immediato futuro o si cerca soltanto di non creare un precedente, immaginando orde di liceali dell’obbligo che interferiscono con l’equilibrio raggiunto a stento con le preiscrizioni? E se è vero che la Signora è stata contattata dall’ufficio scolastico regionale che le ha promesso quanto meno di interessarsi è altrettanto vero, come ribadito dal funzionario, che la decisione finale è e rimane del dirigente scolastico.

Intanto manca poco meno di un mese al suono della campanella che annuncia il primo giorno di scuola per gli studenti del Lazio. Speriamo trovino tutti accoglienza e il posto desiderato.

Luciana Miocchi

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Daniele Leodori è il nuovo Segretario del Pd Lazio e a Montesacro il presidente del Consiglio Municipale batte il presidente del Municipio sulle preferenze

20 Giu

A Montesacro due nomi illustri del Pd entrano nella dirigenza regionale
E il presidente del Consiglio batte in preferenze il presidente del Municipio


Nel Municipio di Roma Montesacro le Primarie Pd per la presidenza del partito nel Lazio hanno avuto un larghissimo seguito e hanno fatto registrare il primato per le preferenze di Filippo Laguzzi, presidente del Consiglio Municipale, sostenitore della lista “Rete Democratica”, che è risultata essere la prima per raccolta di consensi nel Lazio e a Roma nel congresso Pd Lazio, a sostegno del candidato Daniele Leodori (le altre sono “con Daniele Leodori”, “Lazio Democratico”. “a Sinistra” e “uniti a sinistra per la costituente”) che ha raccolto il 95% delle preferenze. Anche il presidente del III Municipio Paolo Emilio Marchionne, candidato al Congresso del Lazio è stato eletto, nella lista “Lazio Democratico”, sempre a sostegno di Leodori, confermando così la rilevanza politica del territorio quale serbatoio di energie e tradizioni democratiche e anche un certo scoppiettante gusto per la competizione dialettica, senza mai mancato di rispetto.
A votare, circa cinquantamila persone in tutta la regione, tra iscritti al partito e non, nella tornata di domenica 18 giugno. Un numero che a seconda della parte interessata viene descritto come ragguardevole, tenendo conto che non si trattava di scegliere candidati alle elezioni amministrative o politiche ma organismi interni, oppure come flop, allungando in questo modo ombre sulla veridicità della volontà espressa in merito alla massa potenziale degli elettori del pd. Vero è che nel 2018 i votanti e paganti i due euro di contributo furono circa 60.000 ma è altrettanto da considerare sia il giorno, una delle prime domeniche con il sole splendente dopo quasi quattro mesi di pioggia e – soprattutto – il particolare momento attraversato dal Pd, con una dirigenza che sembra già aver terminato l’idillio con la Presidente, considerata e spesso sorpresa a coltivare ottime relazioni con i 5 stelle a scapito degli interessi del partito che dovrebbe guidare. Alla Schlein infatti, una buona fetta di praticanti contesta di non dissociarsi dalle espressioni più pittoresche del movimento e meno sostenute dalla base e soprattutto, di lasciare campo libero ai pentastellati di intestarsi battaglie da sempre considerate istituzionali nel partito, senza colpo ferire e parola aggiungere. In aperta contestazione con la linea tenuta fin qui, infatti, l’ex Assessore alla sanità regionale, Alessio D’Amato uomo forte del partito durante la pandemia e candidato scelto con le primarie e sconfitto nella corsa alla regione dall’attuale presidenza di centro destra, Francesco Rocca, si è dimesso dal congresso nazionale. E nemmeno l’appena eletta dirigenza nazionale sembra fatta per riprendere in mano le redini di un partito sin troppo diviso: a voler dar retta a quanto riportato dal tg3 delle 14, Angelucci avrebbe affermato di essere pronto per fare una “dura opposizione”, mentre il comunicato ripassato dall’ansa ha toni molto più diplomatici ma sempre severi, segno che probabilmente è arrivato il consiglio di smorzare i toni, per quanto possibile. L’unica cosa certa, al momento, è che il neo eletto segretario regionale avrá il suo bel da fare per cercare di non farsi esplodere la dirigenza regionale del partito tra le mani.

Luciana Miocchi

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Il due per mille dei partiti agli alluvionati dell’Emilia-Romagna, la proposta shock dei consiglieri del Municipio Montesacro

19 Mag

A seguito della grave alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna, i cui esiti catastrofici hanno portato a richiedere i fondi europei per gli stati di calamità, il consigliere del gruppo misto del III Municipio, Fabrizio Bevilacqua ha protocollato una mozione d’impegno, firmata da buona parte dei suoi colleghi sia di opposizione che di maggioranza, che verrà discussa alla prossima seduta del consiglio municipale, affinchè le forze politiche, “dando esempio di eticità e intervento fattivo, non solo per proclami” come dichiara lo stesso consigliere, acconsentano a donare il 2 per mille del gettito fiscale spettante a maggio 2023 alla ricostruzione dei territori flagellati dal maltempo

Luciana Miocchi

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Addio al professor Raffaele Colapietra, solitario abitante dell’Aquila nei giorni del terremoto

27 Apr

[L’AQUILA] Era diventato celebre e ricercato dai giornalisti dopo essere apparso nel docufilm Draquila di Sabina Guzzanti in cui raccontava l’ostinazione con cui aveva voluto rimanere ad abitare nella sua casa dopo il terremoto del 2009 nonostante le insistenze della Protezione Civile, tra i suoi libri e gli amati gattini, vivendo praticamente da solo in una città deserta.

É mancato all’età di novantadue anni il professor Raffaele Colapietra, eminente storico aquilano; era stato docente di Storia moderna all’Università di Salerno fino al 1990, autore di numerosi saggi di storia sociale, sulle classi dirigenti meridionali nell’età moderna e contemporanea, sulla Napoli vicereale e su Masaniello oltre che di una ponderosa biografia politica di Benedetto Croce e naturalmente di scritti sulla sua città, ai cui abitanti comunque non risparmiava critiche, specialmente alla stragrande maggioranza che dopo il terremoto aveva accettato il trasferimento in massa negli insediamenti appositamente realizzati sul territorio circostante il capoluogo abruzzese.

Proprio della sua esperienza da abitante solitario della città ferita ci parlò quando lo incontrammo ormai più di dieci anni or sono, confermando la personalità di ruvido intellettuale emersa dall’intervista cinematografica.

Alessandro Pino e Luciana Miocchi

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Ritrovati resti umani in zona Bufalotta

3 Mar

Questa mattina sono stati ritrovati dei resti umani in avanzato stato di decomposizione, tanto che non è stato possibile stabilire se si trattasse di una donna o di un uomo, in zona Bufalotta, tra via Canetti e via della bufalotta , nell’area adiacente il capolinea dei bus e del presidio della protezione civile. L’area era stata oggetto negli anni passati delle denunce del consigliere municipale di fdi Manuel Bartolomeo, che più volte aveva segnalato un micro insediamento abusivo, a più riprese sgomberato e ricostituito.

l’area posta sotto sequestro

Sul posto è intervenuta la polizia, che ha provveduto a delimitare l’area e a metterla sotto sequestro. Al momento nessuno si è fatto avanti per una possibile richiesta di riconoscimento. Ulteriori sviluppi si attendono per i prossimi giorni, quando il medico legale potrà dare i risultati dell’autopsia, dopo un esame più approfondito.

Luciana Miocchi

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Settebagni: si accascia per strada, presumibilmente vittima di un malore improvviso

7 Feb

Nel tardo pomeriggio di oggi, un uomo si è accasciato all’improvviso in via Capoliveri, nel quartiere di Settebagni, probabilmente vittima di un malore improvviso. Sul posto sono giunti i soccorsi ma l’uomo era già cadavere. La strada è stata bloccata dalle forze dell’ordine, in attesa che il magistrato di turno dia l’autorizzazione per rimuovere la salma.

(Foto di repertorio dalla rete lic. Free)

Notizia in aggiornamento.

Luciana Miocchi

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Giancarlo Cesarei, consigliere municipale del III aderisce al Pd, trasferendosi dalla lista Civica Gualtieri

5 Feb

Assestamento nella compagine di maggioranza che governa Montesacro: Giancarlo Cesarei, consigliere municipale e presidente
della commissione Commercio, sicurezza e attivita’
produttive, eletto nella
Lista Civica Gualtieri, si è tesserato per la prima volta
al Partito democratico alla sezione del Nuovo Salario,
quella dedicata a Giovanna Marturano. E’
quanto si legge in una nota. “Credo in una innovazione nel
metodo politico in cui un giovane civico con idee e
ambizioni non venga messo dietro qualcuno, ma abbia gli
strumenti per incidere davvero, grazie all’esperienza messa
a disposizione da chi crede veramente nel futuro e nel
ricambio generazionale”, afferma Cesarei. “Sono tornato a
credere – aggiunge – nella politica dopo aver vinto il bando
Torno Subito 2019 della Regione Lazio, che mi ha permesso di
avviare startup in Europa e di creare ecosistemi innovativi
nel Terzo Settore. Ora ho deciso di entrare in un progetto
politico ambizioso per poter essere portavoce di esigenze di
giovani tecnici, studenti universitari e innovatori
affinche’ a loro volta possano creare una societa’ che abbia
fiducia nelle Istituzioni. Al congresso – afferma –
sosterro’ Stefano Bonaccini perche’ ha deciso di puntare sul
ricambio generazionale e sull’innovazione politica,
valorizzando le tante esperienze amministrative del
centrosinistra che gia’ amministrano tante Regioni e tanti
Comuni d’Italia. Continuero’ ovviamente a lavorare anche nel
mio municipio, dove e’ assolutamente necessario rispondere
alle tante esigenze del territorio”, conclude Cesarei.

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La Giornata della Memoria a Monte Sacro: ricordiamo la famiglia Funaro che fu deportata ad Auschwitz

27 Gen

[ROMA] Nella Giornata della Memoria che ricorda le vittime delle deportazioni naziste si succedono milioni di frammenti che compongono il tragico mosaico della Shoah.

Una delle tante tessere di tale mosaico si trova proprio nel cuore di Monte Sacro, in via Maiella alle spalle di piazza Sempione, dove viveva al civico 15 la famiglia Funaro: furono deportati e uccisi ad Auschwitz i coniugi Leo Funaro e Teresa Di Castro e con loro i fratellini Dario e Adolfo di appena 13 e 7 anni. Tirati a forza fuori dalla loro casa e fatti uscire un’ultima volta da quel cancello, caricati sui camion per poi iniziare la deportazione verso la morte e i forni crematori su un carro merci ferroviario.

Oggi, proprio davanti all’ingresso del palazzo in cui abitavano, sul marciapiedi ci sono quattro “pietre d’inciampo” in bronzo che li ricordano. Di loro ha parlato anche il Professor Vittorio Maria De Bonis in una delle recenti “Passeggiate nell’Arte” finanziate dalla Direzione Socio Educativa del Municipio Roma III e organizzata dalla Dbg Management and Consulting. In quell’occasione ho avuto modo di ricordare anche Alberto Sed-mancato alcuni anni fa- che sopravvisse ad Auschwitz ma vi perse i familiari più stretti; lo andammo a intervistare a casa sua anni addietro assieme a Luciana Miocchi. Successivamente fu nominato Commendatore della Repubblica.

Perché le vittime delle demoniache e infami deportazioni devono rimanere con noi sempre, ogni giorno. E naturalmente anche il 27 gennaio, nella Giornata della Memoria.

A cura di Alessandro Pino

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È morto Antonio Berardi, fondatore del “papero giallo” di via vaglia

6 Gen

Dopo una lunga malattia è venuto a mancare Antonio Berardi, storico imprenditore creatore più di quarant’anni fa del “Papero Giallo” di via vaglia, III Municipio di Romq Capitale

I funerali si terranno sabato 7 gennaio alle ore 10,30 nella parrocchia di San Frumenzio.

Redazione

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Il servizio giardini interviene sugli alberi pericolanti del parco Nobile – di Luciana Miocchi

2 Dic

E’ in corso l’operazione di messa in sicurezza degli alberi pericolanti del parco Nobile a Settebagni, come assicurato dall’assessore municipale Matteo Zocchi nei giorni scorsi. L’operazione, sollecitata varie volte nel corso del tempo, ha richiesto una calendarizzazione da parte dal servizio giardini comunale, in quanto il parco non è ancora, al momento, nell’elenco delle competenze del Municipio. Un guasto meccanico a una delle attrezzature poi, aveva ritardato ulteriormente l’avvio dei lavori.

Finalmente la parte finale del parco e l’area cani, dove era presente un grosso albero dal tronco corroso alla base, tornano ad essere fruibili.

Luciana Miocchi

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Il Parco Nobile ha bisogno di cure. Che forse arriveranno a breve – di Luciana Miocchi

30 Nov

Il parco delle panchine, era stato ribattezzato in maniera ironica, perchè all’inaugurazione se ne contavano ben quaranta, senza altro arredo urbano. Nel corso del tempo molte sono state divelte, si notano ancora i bulloni di ancoraggio per terra, qualcuna trasportata nell’area cani realizzata successivamente, qualcun altra è rimasta vittima di incidenti con il trattore che falcia l’erba, con i rottami rimasti in terra per mesi. Qualcuna è stata restaurata dai volontari: l’umidità però non concede scampo e anche quelle risistemate avranno bisogno di una mano di vernice a primavera per non perderle di nuovo.

Al momento tra le criticità da sistemare ci sono un buco abbastanza profondo, appianato in maniera artigianale da qualcuno, della larghezza di alcune betonelle e un grosso albero nell’area cani, corroso alla base e a rischio di crollo improvviso, specialmente in caso di pioggie battenti, che dato il periodo non sono poi cosi improbabili.

Il CdQ ha più volte richiesto interventi di manutenzione, compresa la realizzazione di una pista da bocce, in quanto nel quartiere hanno chiuso due bar abituale ritrovo di pensionati e non vi sono strutture pubbliche dove passare del tempo e nelle more delle decisioni dell’amministrazione, un gruppo di arzilli pensionati vi gioca comunque, immaginando, con tanta fantasia, un lembo di sabbia e partite interminabili.

Raggiunto telefonicamente, l’assessore del III Municipio Matteo Zocchi ha assicurato che l’intervento doveva essere già stato eseguito ma la rottura di un macchinario ha costretto a rinviare l’intervento, che presumibilmente avverrà nei prossimi giorni.

Luciana Miocchi

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    A metà luglio in III Municipio ancora niente soggiorni diurni anziani al mare. Nonostante l’impegno riconosciuto all’assessora Romano, il consigliere Bevilacqua fa una dura critica alla politica – di Luciana Miocchi

    12 Lug

    L’estate più afosa da venti anni a questa parte. E i tanto attesi soggiorni diurni al mare, per gli anziani del III Municipio, al contrario del resto dei municipi romani, non sono ancora partiti. Una situazione in cui normalmente, l’opposizione potrebbe sguazzare, accusando la maggioranza di ogni nefandezza possibile. Invece la critica che muove Fabrizio Bevilacqua, consigliere formalmente ancora nel gruppo misto ma decano dei consiglieri e sempre a destra, è ben diversa e colpisce la generalità della politica territoriale.

    «La perdita di autorevolezza da parte della politica ha portato a questo. Nasce tutto da uno scontro in commissione con gli uffici. La p.o. dell’ufficio, durante una seduta, ha detto che la colpa del fatto che non sono partiti i soggiorni estivi per gli anziani è da ascriversi alla mancanza di personale. Non ne hanno a sufficienza. Io questo non l’accetto sotto l’aspetto pratico. Riconosco il lavoro fatto dall’assessora ai servizi sociali Maria Romano, fino all’ultimo, perché ci sono le lettere di febbraio, di marzo, di giugno, con cui lei chiedeva di provvedere immediatamente. É poi la parte tecnica del municipio, gli uffici, che trova il modo per farlo a norma di legge, nei tempi dovuti. Non lo hanno fatto perché hanno detto di avere troppo lavoro da fare e hanno dovuto lasciare indietro qualcosa.

    Hanno ammesso candidamente che c’era una volontà da parte loro di non farli perché gli mancava il personale, hanno scelto loro cosa non fare. La parte amministrativa si è arroga di poter fare le scelte di indirizzo – che spettano alla parte politica –  perché quando in commissione un dipendente, seppur p.o, si permette di dire “la colpa è vostra perché anche se l’assessore sono sei mesi che manda lettere noi non l’abbiamo fatto perché non abbiamo personale e qualcosa va lasciato, perché non posso far tutto”, allora significa che hai scelto tu, al posto della politica, cosa fare e cosa non fare.

    Se volessi essere polemico avrei potuto dire che però il tempo per fare le assegnazioni dirette per i bandi di natale hanno trovato ma per i centri anziani no. Per arrivare al punto che nella famosa commissione prendiamo atto che è successo questo, mi avveleno, in maggioranza tutti pippa, l’assessora ha riconosciuto che il problema è grave, non si può non fare i centri diurni.

    Ho chiesto la question time in aula e l’assessora Romano è venuta a rispondere, dopo aver parlato con Zagari il direttore dei servizi sociali a mezzi con un altro municipio – prima assurdità – a cui poi non è stato rinnovato l’interim, fatalità, dopo il polverone alzato. Lui, dopo aver preso atto di questo problema, ha spostato una dipendente da un altro servizio e l’ha messa a lavorare sulla manifestazione di interesse alle società che portano a spasso gli anziani. Pare che l’atto sia stato fatto in una settimana, dopodichè si aspettano le trafile burocratiche. Me ne sbatto di aver ragione, me ne sbatto di tutto,  l’unico risultato che voglio è che i vecchietti possano andare al mare. Anche in ritardo. Hanno preso l’impegno che avrebbero fatto tutto in tempi brevi, contando di far partire tutto entro il 15, 20 luglio. Comunque, i prezzi sono decisamente superiori a quelli che ci sarebbero stati dal 1 al 20.

    La grave colpa che attribuisco a questa maggioranza è che ha accettato supinamente di avere un direttore dei servizi sociali, un responsabile apicale, della quattordicesima città italiana per estensione (paragone con l’ampiezza territoriale del Municipio ndr)  part time con un altro Municipio.  In termini amministrativi non può essere! Significa sminuire il Municipio, significa che non ti importa più di tanto dei servizi sociali e della scuola, che sono l’aspetto portante di questo ente locale, quando tre quarti del bilancio del Municipio è speso su queste due voci. Io capisco che ci sono le “imposizioni” ma fare così… e lo dico per il bene che voglio a questo territorio, credetemi. Io non ce l’ho con l’assessora Romano, che ha fatto l’impossibile, il problema è che si è creata questa spaccatura interna con gli uffici, dichiarata in commissione, sentita da tutti. Il dramma vero è che siamo intervenuti in due, uno di maggioranza e uno di opposizione, contro questa esternazione da parte degli uffici. Due su venticinque! La sudditanza psicologica nei confronti degli uffici, ma andiamo. Perché, altra domanda che ho fatto in commissione, in sei mesi dopo tutto quelle lettere della Romano, non si è trovato tempo e personale per farlo? Poi dopo che la questione è uscita per mezzo dell’opposizione, in quarantotto ore fanno l’istruttoria e garantiscono che in ritardo ma i centri partiranno? Conosco la serietà della persona che ha garantito e non dubito delle sue parole ma comunque sa che abbiamo creato un danno. Quelli sono fondi, quarantamila euro, che sono stabiliti e stanno fermi li dentro. Se partivano regolarmente dal primo luglio al 15 di agosto ci mandavi 200 persone, come l’anno scorso. Se parti il 30 luglio e devi coprire anche la fascia di ferragosto per mettere una toppa, il problema è che ce ne mandi non più p200 ma cinquanta, sessanta. Perché i prezzi cambiano. Aumentano. Al dieci di agosto, al prezzo di uno ce ne mandavi tre. Ecco perché si fanno a luglio, perché con gli stabilimenti balnerari riesci a fare un accordo diverso.

    Gli uffici hanno dimostrato, in questo caso, di giocare sulla pelle degli anziani. Io ho visto le lettere di sollecito della Romano, di sei mesi e non sono riusciti a fare nulla, ora in fretta e furia ci riescono? In altri tempi, quando la politica aveva un senso, a fare politica cerano persone serie. Un conto erano gli scontri che potevi avere con Giamberardino stesso (presidente del municipio degli anni 90) e gente che comunque lontano da me, i Fratini, i Palumbo (ex consiglieri di sinistra) che potevamo essere distanti ma su alcune cose, fermi. Poi entrava in campo la politica. Se avessi beccato loro a fare una stupidaggine di questo tipo, sa le teste che rotolavano? Oggi ti “ si sa”. Non lo posso concepire. Gli anziani aspettano per una anno  di passare una giornata decente, gente che sta da sola, come fai a dire ormai è successo, come se non fosse successo niente? Prima o poi lo dovranno capire no?».

    Luciana Miocchi

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    Scoppia il caso raccolta firme a Settebagni – di Luciana Miocchi

    1 Giu

    Con una nota diffusa alle agenzie di stampa, il Pd del III Municipio insorge oggi contro le modalità di raccolta delle firme a sostegno della permanenza della postazione dell’ares 118 nel quartiere di Settebagni, che un’iniziativa di una non meglio specificata dirigenza vorrebbe portare altrove, ancora non si sa dove nè quando.

    E’ da qualche giorno, infatti, che, a seguito di una riunione promossa dal consigliere municipale Fabrizio Santinelli, Fdi, con la partecipazione dei consiglieri regionali Antonello Aurigemma e Laura Corrotti, nella quale veniva manifestata l’intenzione di promuovere una raccolta di firme da effettuare con la collaborazione delle principali attività commerciali di Settebagni, sono comparsi i fogli di raccolta firme da consegnare in regione. Trattandosi di iniziativa nella quale non era stato coinvolto il comitato di quartiere in maniera diretta, un primo post di promozione veniva fatto ritirare  su proposta di alcuni membri in disaccordo non con la finalità – più che giusta e condivisibile – ma con le modalità della raccolta, anche a seguito della segnalazione, sia di persona che sui social, da parte di alcuni residenti e riguardanti difetti della modulistica che non riportava la normativa necessaria e mancante, nei casi contestati, anche della lettera contenente la petizione. Fatto che può comportare una ammenda che può arrivare ai 50.000,00 euro per violazione della privacy nel trattamento dei dati personali, come da normativa vigente.

    In seguito alla differenza di vedute sull’argomento, il direttivo, dopo una consultazione informale, optava per la pubblicazione, per chi non avesse ravveduto nessun ostacolo, tramite il proprio profilo personale.

    La pubblicità sui social ha portato la questione oltre i confini del quartiere e così è arrivata questa mattina la nota del Pd, che fino a quel momento non aveva reagito nemmeno a un volantino provocatorio a firma del Santinelli, del seguente tenore letterario:

    Gira da qualche giorno a Settebagni una raccolta firme promossa dal gruppo Fratelli D’Italia che non soltanto racconta ai cittadini una bugia sul 118, ma viola tutte le normative in materia di raccolta dei dati e di tutela della privacy. La segnaleremo ovviamente al garante per la privacy ed invitiamo i cittadini a non fornire i propri dati personali ad una forza politica che ovviamente li userebbe per la propaganda elettorale. Per quanto riguarda lo spostamento del 118, come Partito Democratico abbiamo già espresso, nell’ordine del giorno approvato giovedì 27 maggio, le nostre preoccupazioni. Nella riorganizzazione del servizio sanitario locale abbiamo chiesto alla Regione Lazio e alla ASL RM 1 di attivarsi per mantenere, nello Spoke previsto in Via Salita della Marcigliana, anche la postazione del 118. Voler strumentalizzare questa situazione, che ci dovrebbe vedere tutti uniti ed impegnati nell’interesse del territorio e dei servizi offerti alla cittadinanza, dando la responsabilità al PD, è indice di una grave ignoranza e della volontà di ingannare i residenti del quartiere carpendo i loro dati per finalità politiche che nulla hanno a che fare con l’interesse pubblico. Continueremo a batterci per aumentare i servizi sul territorio e per smascherare becere operazioni di propaganda elettorale” lo dichiarano in una nota Filippo Maria Laguzzi e Federica Rampini, rispettivamente Presidente del Consiglio e capogruppo del Partito Democratico del III Municipio di Roma.”

    Nel frattempo, sembra che si stia provvedendo alla correzione dei moduli incriminati, anche se rimane qualche dubbio sulla validità dell’intervento postumo. C’è da scommettere che le contromosse arriveranno in tempo reale. Nel frattempo il quartiere aspetta delle risposte.

    Luciana Miocchi

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    Settebagni: incontro con i residenti promosso da FdI per parlare della postazione 118 | di Alessandro Pino e Luciana Miocchi

    25 Mag

    [ROMA] Il futuro del presidio di ambulanze del 118 di Settebagni- il cui prossimo spostamento in via Paolo Monelli, tra Talenti e la Bufalotta, è stato annunciato recentemente in una riunione della Commissione Politiche Sociali del Terzo Municipio- è stato al centro di un incontro con i cittadini, promosso dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia Antonello Aurigemma con quello municipale dello stesso partito di opposizione, Fabrizio Santinelli, tenutosi nel pomeriggio del 24 maggio al bar Silvestrini di via Salaria. Va ricordato che lo spostamento della postazione è legato alla condivisione della attuale sede di Salita della Marcigliana con un presidio Asl che seppur aperto in modo intermittente negli anni adesso dovrebbe venire ampliato diventando uno spoke di “casa di comunità”: da questo la necessità di destinare i locali utilizzati dal 118 a quello che sarà un ambulatorio con dei servizi di visite e analisi che per lo più in realtà già in passato venivano offerti prima di un loro diradamento.

    All’incontro svoltosi erano presenti una trentina di residenti con una rappresentanza del direttivo del locale Comitato di Quartiere – con il vicepresidente Gabriele Massari , Fabio Puliti e Simona Rossi. Gli scriventi, membri anche loro del direttivo lo erano ma in qualità di giornalisti – e dell’ associazione Il mio Quartiere nella persona della dottoressa Marina Fava. Si è unita poi alla riunione la consigliera regionale di FdI Laura Corrotti, componente della Commissione Sanità della Regione Lazio ed è arrivato anche l’ex consigliere municipale Marco Bentivoglio, esponente del medesimo partito e artigiano attivo da sempre a Settebagni.

    Sul tavolo, oltre alla questione 118 c’era quella ad esso legata della prossima chiusura della Asl di largo Rovani a Talenti, utilizzata per forza di cose anche dall’utenza residente a Settebagni.

    Aurigemma ha anticipato che nei prossimi giorni partirà una raccolta di firme “perché a Settebagni il 118 non si tocca” e che proporrà una soluzione per trovare una nuova base all’interno del quartiere, magari presso alcuni locali in disuso della stazione ferroviaria. Santinelli ha attaccato la maggioranza municipale, rea a suo parere di non aver fatto nulla per evitare lo spostamento delle ambulanze. Per questo Aurigemma ha auspicato il coinvolgimento degli altri partiti anticipando un prossimo incontro in regione cui sarà invitata una rappresentanza di residenti.

    E proprio alcuni dei cittadini presenti hanno preso la parola sull’oggetto del dibattito; va detto però che alcuni degli interventi mostrano una certa confusione tra i servizi della Asl e la presenza del 118, percepita probabilmente come un elemento del comparto sanitario del quartiere in grado di assicurare un rapido intervento dopo una eventuale chiamata al numero di emergenza, essendo già sul posto e non dovendo provenire dall’esterno.

    Alessandro Pino e Luciana Miocchi