[ROMA] Paura nel pomeriggio del 6 febbraio sulla Salaria in direzione Centro nel tratto tra Castel Giubileo e Villa Spada: una macchina che percorreva la consolare ha preso fuoco finendo distrutta dalle fiamme.
Il conducente che non si era accorto dell’innesco delle fiamme è stato avvisato dagli altri automobilisti riuscendo a mettersi in salvo. A cura di Alessandro Pino
[ROMA] “Passeggiate nell’arte” è il titolo di una serie di appuntamenti per andare alla scoperta del territorio del Terzo Municipio e dei suoi spazi più caratteristici e storici, in compagnia del professor Vittorio Maria De Bonis, storico della letteratura e critico d’arte noto al grande pubblico televisivo.
Due le date previste per ora, ciascuna con più luoghi da visitare:
si inizia venerdì 23 dicembre dalle 10 alle 11 in via della Marcigliana nei luoghi dove sorgeva Crustumerium, una delle legate alla vicenda del Ratto delle Sabine;
a seguire lo stesso giorno dalle 12 alle 13 ci si sposterà a Settebagni sulla salita della Marcigliana per la visita al castello del Duca;
infine lo stesso giorno dalle 15 alle 16 si visiterà Castel Giubileo, insediamento legato all’antica Fidene e fiorente già prima della fondazione di Roma.
Si passa così a venerdì 30 dicembre:
dalle 10 alle 11 a Fidene visita alla casa Protostorica in via Quarrata, ricostruzione del rudere risalente all’Età del Ferro tuttora lì sepolto;
dalle 12 alla 13 ci si sposterà in zona Serpentara nell’area archeologica di via Lina Cavalieri, dove furono trovate tracce di attività umana risalenti all’uomo di Neanderthal e ruderi romani di età repubblicana;
ai proseguirà poi nel pomeriggio dello stesso giorno nel cuore di Monte Sacro, sul ponte Nomentano dalle 13 e 45 alle 14 e 45 e poi a Città Giardino in via Maiella, 15, per ricordare la famiglia Funaro deportata ad Auschwitz che lì viveva. Per informazioni e prenotazioni scrivere alla casella di posta elettronica eventieculturaroma@gmail.com o telefonare al 344 084 6564.
Le Passeggiate nella Storia sono un progetto della DBG Management & Consulting, finanziato dalla Direzione Socio Educativa del Municipio Roma III. A cura di Alessandro PINO
[ROMA] Suscitano sempre simpatia le notizie di anziani che tagliano il traguardo del centesimo compleanno, a maggior ragione se si tratta di persone che vivono da sempre in una comunità abbastanza raccolta come può essere quella di Settebagni.
Ed è appunto il caso della signora Giuseppina Anzuinelli, da molti chiamata affettuosamente Nonna Peppa, che lo scorso 15 settembre ha compiuto un secolo: é nata infatti nelle Marche nel 1922 ma già da piccola si trasferì prima a Castel Giubileo e poi a Settebagni. Proprio qui due suoi nipoti hanno giocato nella locale squadra di calcio, con la signora Giuseppina a fare il tifo per loro sugli spalti tanto da guadagnarsi lo scherzoso soprannome di NonnaUltrà.
E proprio sul campo di gioco del Settebagni Calcio si è tenuta il giorno successivo al compleanno una bella festa in onore di Nonna Peppa, con tantissime persone arrivate a farle gli auguri, tra i quali sono pervenuti anche quelli ufficiali del sindaco di Roma Roberto Gualtieri. A cura di Alessandro Pino
[ROMA] Anche Settebagni, Fidene e Castel Giubileo avranno in futuro la Zona 30: lo ha anticipato alla stampa l’assessore ai Lavori Pubblici del Terzo Municipio, Matteo Pietrosante, commentandone l’istituzione nelle adiacenze dell’Acqua Sacra nel quadrante di Città Giardino.
La Zona 30 prevede l’abbassamento del limite di velocità consentito appunto a trenta chilometri orari rispetto ai cinquanta normalmente previsti nelle strade urbane.
[ROMA] Ancora una volta si deve dare notizia di una persona anziana aggredita da violenti rapinatori in casa propria: questa volta è accaduto tra Fidene e Castel Giubileo nella serata dello scorso venerdì.
A quanto pare i tre malviventi sarebbero nordafricani e sarebbero entrati nell’abitazione forzando una portafinestra aggredendo poi la vittima sessantanovenne che si trovava nel soggiorno davanti alla televisione. La signora è stata legata mentre i criminali mettevano sottosopra casa portando via gioielli per circa diecimila euro. Solo quando i tre sono andati via con il bottino, la povera donna è riuscita a scendere in strada e a chiamare i soccorsi grazie all’aiuto di un passante. Sul posto è intervenuta la Polizia.
Ci è voluto tutto l’impegno del Municipio, con il dialogo costante con la Città Metropolitana e l’Ufficio Scolastico Regionale, nonchè la disponibilità della dirigente dell’IC Munari, dott.ssa Eva Pasqualini, che ha acconsentito ad accogliere sette classi del liceo Nomentano – togliendo così dall’imbarazzo un po’ tutte le parti coinvolte nella surreale vicenda verificatasi alla chiusura delle preiscrizioni al primo anno di liceo, qualche settimana fa. In quel frangente, infatti, ci si accorse che circa duecento studenti sarebbero rimasti fuori graduatoria, un po’ troppi rispetto ai numeri che si verificano normalmente e difficili da ricollocare, se non con grande disagio delle famiglie, segno che qualcosa nella programmazione non era andato per il verso giusto. Tanto più che a pagare, come sempre, sarebbero stati i ragazzi provenienti dalle zone più lontane dagli istituti superiori, sempre in fondo a tutte le graduatorie di istituto, colpevoli di non averne uno vicino, considerabile di prossimità con le scuole medie, come Settebagni e Castel Giubileo che per uno strano caso dell’ufficio scolastico provinciale, sono a una distanza media di dieci chilometri e senza collegamenti pubblici agevoli con le superiori del III Municipio. Una situazione a cui l’amministrazione dovrà porre rimedio, prima o poi.
L’impegno preso personalmente dall’assessora municipale alle scuola, nonché vice presidente del Municipio Paola Ilari e dal presidente Paolo Marchionne ha portato, piuttosto che allo smistamento verso altre strutture anche fuori Municipio, a cercare locali alternativi, in modo da non penalizzare le famiglie che avevano optato come prima scelta, per il liceo di via della Bufalotta. Con una nota congiunta Ilari e Marchionne esprimono tutta la loro soddisfazione: t”utte le studentesse e gli studenti, come ci eravamo impegnati a fare fin dall’inizio, saranno iscritti al liceo Nomentano. Ce lo avevano chiesto le famiglie e ragazzi e ragazze, per questo abbiamo quotidianamente interloquito con le altre Istituzioni per individuare esclusivamente nel Municipio III la soluzione migliore che garantisse il reperimento delle aule necessarie, affinché i gli oltre 200 studenti avessero la loro scuola“. Il problema era la quantità di spazio necessaria, infatti proseguono i due “Ci è voluto tempo ma ci siamo riusciti: sono stati effettuati diversi sopralluoghi, non era semplice trovare nelle scuole del territorio spazi così grandi. La scelta della struttura scolastica di via Rina de Liguori dell’I.C. Munari a Vigne Nuove era l’unica ad avere 7 aule e le caratteristiche necessarie a garantire la sicurezza“. All’inizio di giugno cominceranno i lavori di adeguamento, i locali erano destinati in origine a scuola elementare, in modo che tutto sia pronto per l’inizio del nuovo anno scolastico. Presidente e vice Presidente del III Municipio hanno tenuto a precisare che non si tratta di un risultato scontato, in quanto è stato “raggiunto grazie al Sindaco Roberto Gualtieri, al consigliere Daniele Parrucci e ai tecnici che si sono prontamente messi al servizio, ma il più importante ringraziamento va alla Dirigente dell’IC Munari, Eva Pasqualini che ha subito capito l’esigenza e si è messa a completa disposizione“.
Dall’opposizione municipale, i consiglieri di FdI Giordana Petrella e Manuel Bartolomeo sui social si manifestano critici nei confronti della soluzione trovata, proprio per via dell’ubicazione delle aule, prossime a una scuola primaria, anche se concordano che per gli studenti è meglio alle elementari in III piuttosto che sparsi per tutta Roma. Soprattutto, fanno notare che è il secondo anno che viene commesso un errore di valutazione. Questo è un discorso, che andrà affrontato sicuramente, in modo da non doversi trovare nuovamente nella stessa scomoda posizione.
[ROMA] É uscito per la Typimedia editore “Lastoria di Fidene Nuovo Salario” di Giulia Zaccardelli, ultimo- per ora- di una collana di volumi dedicati ognuno all’evoluzione di un quartiere o di una zona della Capitale dalla preistoria ai giorni nostri.
Il libro verrà presentato sabato 11 dicembre al mercatino di Natale di Fidene al parco Fausta Labia, in collaborazione con il Comitato di Quartiere Fidene.
Il volume si dipana dalle prime comunità preistoriche nate tra sulle colline tra Aniene e Tevere, proseguendo poi con lo scontro tra Fidenae e Roma, i barbari che invadono l’Urbe passando da Ponte Salario, i personaggi storici ospitati nelle stanze del Castel Giubileo, Garibaldi accampato a Colle Salario e Cadorna a Villa Spada, la creazione del Tufello e di Val Melaina durante il Fascismo assieme all’aeroporto del Littorio (oggi dell’Urbe) dove si svolge una singolare gara tra Tazio Nuvolari in Alfa Romeo e l’elicottero di Vittorio Suster, l’occupazione nazista e poi nel dopoguerra le nuove costruzioni di Serpentara e Nuovo Salario.
Alla presentazione, assieme all’autrice- avvocato con la passione per la scrittura e l’informazione legata al territorio- parteciperanno il presidente dell’associazione Arte e Città a Colori Franco Galvano, Simona Fioravanti e Pietro Brusco del Comitato di Quartiere Fidene, moderati da Don Giuseppe Surace, sacerdote originario del quartiere. L’inizio é previsto per mezzogiorno.
[ROMA] È stata definitivamente sgomberata dalla Polizia la palazzina privata di via Grottazzolina a Castel Giubileo occupata una settimana prima da diciotto rom di cui otto minorenni.
Lo sgombero è stato svolto dagli agenti del III Distretto Fidene Serpentara, del Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica, con l’ausilio di personale del III Gruppo della Polizia Locale Roma Capitale N.A.E., d’intesa con il Presidente del III Municipio e gli uffici municipali competenti. I rom maggiorenni sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per invasione di terreni o edifici. Al termine delle operazioni e messa in sicurezza l’area, la proprietaria dell’immobile è stata accompagnata all’interno e insieme ai poliziotti ha costatato che erano state divelte le protezioni passive e collocate reti, materassi, varie suppellettili e due fornelli da campeggio. Inoltre erano state rubate le parti in alluminio e rame. Tutta l’attività è stata documentata con riprese video-fotografiche dal personale della Polizia Scientifica. L’immobile è stato formalmente restituito alla proprietaria che provvederà a metterlo in sicurezza. AlessandroPino
All’arrivo delle forze dell’ordine se ne erano già andati. Questa mattina gli agenti hanno trovato la palazzina di via Grottazzolina, occupata giovedì scorso, completamente vuota. Gli avvisi che in mancanza di un allontanamento volontario ci sarebbe stato lo sgombero coatto, programmato per oggi, hanno sortito l’effetto voluto. Le segnalazioni erano arrivate in massa, alimentate dal timore che ci si potesse ritrovare in breve tempo una situazione fuori controllo all’interno del quartiere, complicata dalla proprietà privata dell’immobile, vuoto da tempo a causa di dispute familiari. Tutto sembrerebbe finire bene, con la risoluzione dei contrasti e la prossima vicina vendita a terzi della palazzina.
Da giovedi scorso la palazzina che si trova a Castel Giubileo, all’angolo tra via Salaria e via Grottazzolina, inutilizzata da tempo e posta in precedenza in vendita, a causa pare per dissapori tra gli eredi, risulta occupata abusivamente. Numerose segnalazioni a partire da giovedì scorso sono arrivate dai residenti, che hanno notato finanche una persona scendere da una vettura nuova e richiudere il cancello perimetrale con una catena e la presenza di un furgone. Una nota stampa di Riccardo Corbucci, già presidente del consiglio municipale con la giunta Marchionne e ora coordinatore della segreteria del Pd, informa della presenza di un gruppo di estranei, che avrebbero con se anche un minore, motivo per cui sono stati allertanti anche i servizi sociali del III Municipio affinchè – dice il Corbucci «si possa provvedere alla liberazione della palazzina privata e all’eventuale presa in carico del minore». Castel Giubileo è una comunità dove tutti si conoscono e il fatto non poteva passare inosservato e sotto voce e la palazzina in effetti è divenuta una sorta di osservata speciale. La nota così si chiude: «non è la prima volta che il quartiere è vittima di occupazioni di questo tipo, mi batterò perché l’intervento sia il più rapido possibile».
Sembrerebbe che lo sgombero, accompagnato dall’intervento dei servizi sociali a tutela di eventuali minori sia previsto per martedì mattina.
L’asilo nido di Castel Giubileo è ormai in disuso da più di nove anni, quando il presidente del Municipio del tempo, Cristiano Bonelli, prese la decisione di chiuderlo a seguito di segnalazioni alla asl e di una certificazione di un pediatra sui rischi per la salute dei piccoli, in quanto i locali risultavano umidi e insalubri e trasferire le attività a più di cinque km di distanza, in un edificio destinato a scuola primaria e che fu riadattato per l’occasione, impossibile da raggiungere da Castel Giubileo e Settebagni, il bacino di utenza della struttura, senza l’uso di un mezzo privato. Si sono alternate da allora, diverse presidenze in Municipio e la ferita con le istituzioni è rimasta aperta a lungo, perché ben presto si capì che non vi sarebbe stato un ritorno, né a breve né a medio periodo. I primi finanziamenti cominciarono ad arrivare a metà della consiliatura Marchionne, nel 2016, dopo aver sgomberato l’area da un’occupazione abusiva e aver contato i danni, mentre quella Capoccioni se ne disinteressò, ritenendone l’utilità marginale, rispetto le nuove zone in espansione del Municipio. Poi rimaneva il problema dell’assunzione di nuove operatrici, visto che ormai il Castello di Gelsomina, integrato nel complesso residenziale di via Lea Padovani e raggiunto dai mezzi in partenza da Porta di Roma, era divenuto inamovibile. Con l’insediamento della giunta Caudo, nella seconda metà del 2018, tenuto conto anche delle risorse impiegate per la prima tranche dei lavori di risanamento, il progetto di riportare il nido a Castel Giubileo ha ripreso quota, con lo stanziamento di altri fondi e l’emanazione di un bando per la fornitura di arredi, infissi e altri lavori a completamento. Poi il covid ha rallentato tutto. Poi..ancora un inciampo. Si è aperto un contenzioso sui lavori di impermeabilizzazione della copertura. Nei giorni scorsi c’è stato un sopralluogo nel cantiere della struttura, al quale hanno partecipato sia il Presidente del Municipio Giovanni Caudo sia il Direttore del III, Patrizia Di Nola, sia alcuni consiglieri, sia Cristiano Bonelli, nella sua veste politica di coordinatore della Lega, che ne ha dato notizia.
Bonelli, come mai ha partecipato a un sopralluogo all’asilo nido chiuso di Castel Giubileo? Non è neppure consigliere
Oltre ad averlo fatto io il sopralluogo, lo ha fatto Caudo e la Di Nola. Tranne l’assessore ai lavori pubblici (Francesco Pieroni, ndr) a cui sono sfuggiti 270000 euro in parte buttati, come si evince dal capitolato, che è noto. L’ufficio tecnico, senza la vigilanza della politica, ha fatto una gara senza prevedere l’intervento sul solaio, che è fondamentale, perché mette in isolamento da piogge esterne il tetto e, quindi, tutta la struttura. Riassumo i fatti brevemente: se ne accorgono in secondo tempo, quando la ditta comincia ad intervenire e segnala la mancanza. L’ufficio tecnico, anziché ammettere l’errore di non averlo messo nel capitolato degli interventi da effettuare, pretende che venga fatto comunque, senza aumentare l’importo da liquidare, nonostante i costi lievitati. Così si irrigidiscono i rapporti, addirittura si arriva a ipotizzare il blocco dello stato di avanzamento lavori e a rimandare tutto a una possibile causa, con l’incasso di quanto già realizzato rimandato a fine giudizio. Cominciano a litigare, il responsabile della ditta si impunta e dice ma che voi, davero davero te la piji con me? Io ho fatto i lavori a puntino, te lo ho arredato, ci stanno le lavatrici, i banchi i lettini per i bambini, tutto preciso. Peccato che dopo venti giorni, un mese, le piogge, senza l’isolamento superficiale, l’acqua comincia ad entrare. Quindi i soldi che sono stati spesi per ristrutturarlo e rimetterlo a nuovo sono di fatto svaniti, non tutti, però bisogna fare un altro intervento per levare le perdite, la muffa eccetera eccetera. In tutto questo, hanno cercato di intervenire. Sono intervenuti in presenza sia il Presidente del Municipio, Caudo, sia la direttrice, Di Nola, dicendo ma qua, si è impuntato il nostro dell’ufficio tecnico ..ed ecco cosa sta succedendo.
Se ne sta interessando perché nove anni fa lo chiuse lei?
Se la vogliamo dire tutta, visto che allora mi fecero a pezzi perché io ebbi il coraggio di chiuderlo dopo il parere dei pediatri della asl, quelli che hanno fatto i lavori adesso hanno scoperto che le fognature erano a dispersione, quindi i bambini galleggiavano nella fogna, perché a dispersione vuol dire che non c’è un indotto nella fognatura e quindi non solo l’acqua della falda che è collegata con il Tevere, ogni volta che si alza il fiume, spingeva sul pavimento dell’asilo, l’acqua di fatto trasudava e i bambini si ammalavano continuamente, ma era anche fogna, capito.
Lei però non ha risposto sul perché è andato lei. Non c’era disponibile nessuno dei consiglieri municipali della Lega?
Castel Giubileo come noto è quartiere da tutti abbandonato e da me preso sottobraccio e le persone che ci vivono sono d’oro, è una comunità che non puoi riscontrare da nessuna parte a Roma, è un quartiere che da quando l’ho conosciuto lo seguo ogni volta che posso e in più c’è quell’asilo che grida vendetta, fu chiuso proprio dal sottoscritto per le ragioni che conosce e quindi è normale che l’ho sempre seguito, seguo i solleciti del comitato di Marco Baldinelli, dei residenti e quindi come dire, ripeto, tutti questi puntini chiudono il cerchio. Lei mette il ditino nella piaga, dove stavano i consiglieri? Alcuni sono un po’ inesperti. Però stavo con Mario Astolfi (consigliere municipale della Lega), a dire il vero è venuto anche il consigliere regionale Daniele Giannini, eravamo andati a vedere il parco vicino, degradato (confina con l’asilo, ndr).
Dirò di più. La Di Nola, attuale direttore del Municipio, per un periodo, fino a pochissimo tempo fa ricopriva anche la direzione tecnica, nonché quella dei servizi sociali, in contemporanea. Una e trina. Avevamo il direttore che scriveva al capo dell’ufficio tecnico, che era lei, come nel caso del progetto di piazza Sempione, dove mandava, come prassi prevede, come Direttore, la delibera di giunta al direttore della direzione tecnica che era sempre la Di Nola, posso immaginare che verifiche, che controlli. Ma insisto nel dire che è mancata la politica, con i soldi pubblici impiegati solo per fare belle figure.
Chiariti i motivi per cui ripulire la discarica e chiudere l’accesso in via di Fornace Vignolo, confini del III Municipio a Castel Giubileo, è tanto complicato. La strada scorre nel territorio di due Municipi, il III e il XV ma sull’elenco ufficiale delle strade del III Municipio, non figurava. Un’omissione risalente indietro nel tempo, tanto non poter praticamente risalire a quando è stato commesso l’errore. Le ricerche però, hanno portato ad accertare che la via è senza ombra di dubbio in carico Anas, motivo per cui la competenza a ripulirla non è di Ama. E a chiuderne l’accesso non possono essere nè il Municipio nè il Dipartimento. In più, una parte del terreno su cui è sorta la discarica di ogni tipo di immondizia, è privato. Oltre le complicanze dovute alla natura di rifiuto speciale – quale è la classificazione di elettrodomestici, calcinacci, copertoni e affini – che ne impongono lo smaltimento con una procedura particolare.
L’assessore ai LLPP del III, con delega all’ambiente Franscesco Pieroni ha annunciato la raggiunta intesa con Anas, proprietà privata e nucleo ambientale che si coordineranno per la messa in sicurezza del tratto di strada, la ripulitura dai rifiuti e la successiva chiusura degli accessi. I lavori partiranno a breve, il tempo di risolvere gli ultimi adempimenti burocratrici
particolare del carico di copertoni usati scaricati in via Fornace Vignolo
In quel posto sono anni che periodicamente vengono scaricati illecitamente rifiuti di ogni tipo. Nonostante le moltissime segnalazioni, non cambia mai nulla. Elettrodomestici usati, avanzi di soffitte ripulite, calcinacci e, ora, anche copertoni. Sembrerebbe un lembo di terra di nessuno, una via che parte dal tratto di raccordo sopra la diga di Castel Giubileo, ormai declassata a traffico locale e finisce non si sa bene dove, non si sa bene di chi, con uno slargo. Fuori mano, fuori sguardi indiscreti se non quelli di sfuggita degli automobilisti in transito o dei residenti, con uno slargo che permette il parcheggio di vari mezzi, non illuminato. Insomma, con tutti gli ingredienti giusti per trasformarlo nello scenario perfetto dove buttare ogni tipo di rifiuto speciale. La via ha un nome, Via Fornace Vignolo e parte dal territorio di Castel Giubileo, quindi III Municipio, anche se ai confini con il XV. Anni addietro l’area era stata resta impraticabile con l’apposizione di alcuni new jersey di cemento, poi rimossi. Da ricerche autonome svolte da un privato, lo slargo dovrebbe essere di proprietà privata. Da tempo, nonostante le richieste, non si riesce a sapere di chi è la competenza amministrativa – spesso nelle zone a confine ci sono delle compenetrazioni anche se vi è un confine naturale, come un argine di fiume – nel rimuovere o anche segnalare ai competenti uffici che hanno una qualche giurisdizione sul bacino del Tevere, probabilmente ciò è dovuto anche al fatto che rimuovere quei rifiuti non è affatto semplice, non basta Ama che passa con degli operai e un furgone, come quando c’è da raccogliere le buste di immondizia che strabordano dai cassonetti. Ogni rifiuto speciale – quale è la classificazione di elettrodomestici, calcinacci, copertoni e affini – deve essere inviato in una discarica con l’autorizzazione apposita e non esiste ufficio pubblico che si accolli una spesa del genere se non strettamente competente.
Qualche giorno prima delle feste natalizie è stato interessato l’assessorato all’ambiente del III Municipio, in virtù dell’appartenenza dell’abitato di Castel Giubileo al territorio amministrato da Montesacro. Questa è la risposta dell’assessore Francesco Pieroni, dopo aver fatto i necessari riscontri: ” nei giorni scorsi ci è stata segnalata una imponente discarica in via fornace Vignolo, cui si accede dalla complanare del raccordo all’altezza della diga di Castel Giubileo direzione Labaro. Da quanto abbiamo potuto appurare si tratta di un’area appartenente al municipio XV, lungo una strada di competenza di Anas. Ad ogni buon conto abbiamo provveduto a fare segnalazione al Municipio XV.” Dalla presidenza di Piazza Sempione è comunque partita una segnalazione al Dipartimento ambiente del Comune di Roma, insieme ad un impegno per fare tutto il possibile per rimuovere almeno i copertoni, come la richiesta alla polizia locale di una relazione da allegare alla segnalazione per danno ambientale alla Procura della Repubblica. La palla quindi, torna in campo, tra Municipio XV e Anas. Resta una discarica abusiva, pericolosa dal punto di vista ambientale per il tipo di rifiuto e per la particolare area in cui si trova, vicino alle sponde del Tevere e ad alcune pozze ricche di biodiversità. Non resta che sperare in una qualche indagine della Procura scaturente dalle segnalazioni. E che qualcuno paghi per i reati ambientali commessi.
Accordo tra Agenzia nazionale per i beni confiscati, Roma Capitale, FIGC e Regione Lazio.
Il Salaria Sport Village confiscato diverrà la casa delle nazionali del calcio. Abbonati e residenti sperano rimanga utilizzabile anche per i comuni cittadini ma al momento non v’è nessun cenno
Il 23 luglio c’è stato un sopralluogo al Salaria Sport Village, con il direttore dell’Agenzia Nazionale per i beni confiscati alla criminalità Bruno Frattasi, la sindaca di Roma Virginia Raggi, il presidente della FIGC Gabriele Gravina e alcuni funzionari di Roma Capitale e della Regione Lazio, in vista dell’assegnazione del centro sportivo, da parte dell’Agenzia Nazionale per i beni confiscati alla criminalità organizzata a Roma Capitale. In base a un protocollo già firmato, il Campidoglio e la Federazione Italiana Gioco Calcio porteranno avanti un progetto ambizioso per riqualificare il polo sportivo più grande d’Italia.Come riporta la nota Ansa, la Figc e Roma Capitale stanno lavorando per la realizzazione di un centro polivalente che possa ospitare la nuova “Casa delle Nazionali”: una sede tecnica destinata ad accogliere i raduni di alcune delle Nazionali azzurre, valorizzare tutte le strutture sportive esistenti grazie alla collaborazione con altre Federazioni e – per la prima volta in unico centro – realizzare un polo aperto a tutte le dimensioni sociali del calcio, in particolare quella della disabilità. È intenzionedella Federcalcio, infatti, farne sede della neocostituita Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale. Virginia Raggi sul suo profilo fb scrive: «A seguito di un protocollo già siglato con Figc lavoreremoa un progetto per creare una sede tecnica destinata a ospitare i ritiri di alcune delle Nazionali azzurre. L’intenzione è anche quella di valorizzare tutte le strutture esistenti all’interno del centro, con la collaborazione di altre Federazioni sportive. La Federcalcio, inoltre, ha manifestato la possibilità di farne sede della nuova Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale: sarebbe il primo esempio di un unico polo aperto a tutte le dimensioni sociali del calcio, in particolare quella della disabilità. Ho visitato la struttura insieme al direttore dell’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla criminalità, Bruno Frattasi, e al presidente della Figc Gabriele Gravina. Il Salaria Sport Village sarà trasformato in un posto dedicato al gioco del calcio e allo sport come strumento di aggregazione e inclusione. Sarà un polo d’eccellenza dove poter praticare attività sportiva a tutti ilivelli». Nessun cenno sul destino degli abbonati che hanno visto sopendere l’attività né se la struttura, unica nelle vicinanze e capace di attrarre praticanti dai comuni limitrofi, rimarrà fruibile dai residenti oppure no. La questione è di grande importanza, per gli abitanti dei quartieri limitrofi, non essendovi altra struttura – e come sarebbe potuto essere altrimenti, il centro originario è li da quasi cinquant’anni – dove poter praticare tutta la varietà di sport offerti fino ad ora e a prezzi calmierati, essendo le più vicine strutture comunali a una decina di km di distanza. Il comitato di quartiere di Settebagni si è già attivato per segnalare la problematica legata allo sport, soprattutto per i più giovani, rappresentando il centro una grossa valvola di sfogo, anche e soprattutto per chi non voglia darsi soltanto al calcio, memore dei tempi in cui l’allora Banco di Roma era utilizzabile solo dagli impiegati dell’istituto di credito, dalle loro famiglie e da chi riusciva ad ottenere la qualifica di “ospite” e tutti gli altri dovevano sobbarcarsi trasferte poco agevoli anche solo per praticare il nuoto, ammirando da fuori la recinzione i tanti campi da tennis, ilpalazzetto del basket, i campi da calcio e da tennis, la pista di pattinaggio. Sarebbe tornare indietro nel tempo, quando la periferia brutta, sporca e cattiva veniva tenuta ai margini delle luci dell’eccellenza. Ma siamo nel XXI secolo, ormai. Il quartiere spontaneo sorto intorno al borgo campagnolo si è evoluto, sono arrivati i costruttori e i residenti hanno preso consapevolezza di essere cittadini al pari degli altri, che rivendicano e ottengono diritti e servizi. Il centro federale potrà essere una buona opportunità di lavoro e di crescita per la zona. Nessuno è intenzionato a guardarlo solo da fuori come nel tempo che fu. Luciana Miocchi
[ROMA] È stato effettuato nella mattinata del 4 giugno un intervento di ripristino del decoro nel parco di via Bolognola a Castel Giubileo. Ne ha dato notizia tramite social la consigliera municipale di maggioranza Simona Sortino, specificando che l’intervento era stato annunciato nella commissione Ambiente dello scorso 19 maggio. La consigliera Sortino nel suo intervento ha aggiunto che è stato votato un atto del Consiglio municipale che la vede tra i proponenti per il ripristino degli arredi dello stesso parco. La Sortino ha anche citato un post dell’assessore municipale ai Lavori Pubblici, Verde e Decoro Urbano Francesco Pieroni il quale dichiara: <…Non è di nostra competenza ma non ci tiriamo indietro di fronte ai problemi>. Alessandro Pino
[ROMA] Un nuovo sopralluogo, il terzo nell’arco di una decina di giorni, è stato svolto dagli esponenti della Lega del III municipio presso il parco Bolognola a Castel Giubileo, unica area verde del quartiere. Il Coordinatore municipale del Carroccio, Cristiano Bonelli insieme al consigliere Mario Astolfi si sono recati a Castel Giubileo in seguito alle ripetute richieste d’intervento da parte dei residenti che non possono usufruire del grande parco completo di area ludica, campi di gioco e spazi per anziani a causa dell’incuria, dell’erba altissima e delle panchine devastate dai teppisti, mentre per la mancanza di un tombino nei pressi dell’entrata rilevata in un precedente sopralluogo era stata chiamata la Polizia Locale ai fini della messa in sicurezza. Hanno annunciato gli esponenti della Lega municipale: <Non molliamo la presa, ogni due giorni torneremo sul posto per denunciare la vergognosa situazione, appena qualche giorno fa abbiamo coinvolto anche il Consigliere regionale Daniele Giannini e se la prossima settimana non sarà risolto il problema, organizzeremo una manifestazione insieme alle famiglie del quartiere>.
[ROMA] Il parco pubblico di via Bolognola a Castel Giubileo è uno di quei temi evergreen che non cambiano mai, al punto che tornando a trattarne a qualche anno di distanza sembra di scrivere sempre lo stesso articolo. Il panorama è sempre quello, fatto di erba alta, panchine rotte, campi di calcetto e basket (intitolato al giovanissimo Simone Fargnoli) e area giochi inutilizzabili, anche se per questi ultimi in tempi di stop forzato e distanziamento sociale la questione è forse meno pressante, pur costituendo un triste spettacolo. A compiere un sopralluogo nel parco dopo le segnalazioni dei residenti sono stati il consigliere regionale della Lega, Daniele Giannini, il consigliere del III Municipio Mario Astolfi e il coordinatore leghista Cristiano Bonelli. I tre esponenti del Carroccio hanno emesso al riguardo una nota congiunta: “I residenti lamentano l’assoluta assenza dell’amministrazione targata Pd del Municipio, la quale, appena pochi mesi fa, si vantava addirittura di aver ottenuto la presa in carico di molte aree verdi, prima in manutenzione al Comune, compresa quella del parco di Bolognola. Risultato: oggi non interviene né il III Municipio, né il Campidoglio. A quando un intervento risolutivo con una manutenzione costante e interventi di ripristino per permettere ai cittadini di poter usufruire di nuovo dello spazio verde? Invitiamo il presidente del parlamentino locale Caudo, spesso orientato verso temi nazionali piuttosto che territoriali – concludono gli esponenti leghisti – di occuparsi ogni tanto anche di questo spicchio di territorio della periferia romana che oggi ha bisogno di risposte concrete soprattutto sul degrado e non di mere disquisizioni che non portano a nulla” Alessandro Pino
[ROMA] Un’area di 15.000 metri quadri a Castel Giubileo è stata posta sotto sequestro dalla Polizia Locale di Roma Capitale: si tratta di un terreno a ridosso del Tevere, al cui interno c’erano baracche e un capannone industriale occupato abusivamente. L’area era deserta al momento dell’intervento eseguito su delega della Procura della Repubblica di Roma. Sul posto anche personale della Regione Lazio, competente per l’area golenale.
[ROMA] Nella serata di ieri un trentenne romeno, senza fissa dimora e con precedenti, a seguito di un controllo dei Carabinieri in via di Castel Giubileo è risultato colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena. È stato quindi arrestato e portato in carcere. AlessandroPino
La via Salaria all’altezza del Gra a Castel Giubileo, fino all’incirca all’aeroporto dell’urbe, sará interessata da lavori di manutenzione, per un tempo stimato e richiesto fino al sette febbraio. Ció comporterà il restringimento della carreggiata ad una sola corsia di marcia. Un bel guaio per chi si trovi a percorrerla nelle ore di punta, sia che si serva di mezzi privati o del trasporto pubblico. La buona notizia è che finalmente il Tar si è espresso sulla gara di appalto che fu bandita all’epoca di Marino per il rifacimento di via salaria e poi impugnata subito dopo l’assegnazione, sbloccando lavori per circa quattro milioni di euro. Quasi in contemporanea, poi, un tratto di via Flaminia all’altezza di saxa rubra è oggetto di un restringimento di una trentina di metri, che si ripercuote fin sull’uscita corrispondente del gra. La mobilità di Roma Nord si appresta a vivere giorni complicati.