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Casal Bruciato: annunci sexy per trovare vittime da rapinare | tre in manette

27 Mag

[ROMA] Una operazione congiunta di Polizia e Carabinieri ha portato in carcere due uomini e una donna italiani con le accuse di  rapina aggravata, lesioni personali aggravate, estorsione, ricettazione, indebito utilizzo di strumenti di pagamento, violenza privata e danneggiamento.

Secondo le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma il gruppo composto dai tre indagati, dopo aver adescato le vittime su siti di incontri online con il pretesto di consumare un rapporto sessuale, le induceva a recarsi in una abitazione in zona Casal Bruciato per rapinarle.

I tre attiravano le vittime pubblicando falsi annunci di attività di prostituzione su diversi siti di incontri, in cui la donna si offriva come promotrice di prestazioni sessuali in cambio di denaro. Una volta pattuita la prestazione, il cliente veniva invitato presso l’abitazione di uno degli altri due complici ove ad accoglierlo trovava la donna che in abiti succinti lo faceva entrare e accomodare. Non appena ricevuto il denaro, uno dei due complici entrava in casa e, inscenando la parte del marito geloso,  faceva fuggire le vittime con minacce o, come documentato, usando violenza fisica nei confronti dei malcapitati, al fine di farli uscire dall’abitazione frettolosamente e appropriarsi dei beni abbandonati a seguito della fuga.

Le indagini  condotte da Polizia e Carabinieri hanno consentito ricostruito quattro rapine aggravate, in occasione di una delle quali la vittima era stata anche immobilizzata e colpita con calci e pugni.

Sono stati inoltre accertati altri gravi reati per i quali i tre sono accusati a vario titolo:  un’estorsione ai danni di un tassista, l’utilizzo di un’auto sottratta ad una delle vittime delle rapine e l’aggressione a schiaffi in faccia mediante alla titolare di una farmacia in zona Casal Bruciato.

In un episodio, uno degli indagati all’altezza di un semaforo aveva avvicinato un automobilista ordinandogli di esibire i documenti e spacciandosi per “poliziotto antidroga”. Approfittando della buona fede del malcapitato, il finto poliziotto era entrato con un complice nella macchina e rapinando la vittima del portafogli e di oggetti personali preziosi, colpendola in faccia.
A cura di Alessandro Pino