(pubblicato su http://www.di-roma.com)
Tutti assolti “perché il fatto non sussiste” nella sentenza di primo grado del processo per l’inchiesta sulle piscine dei i mondiali di nuoto di Roma 2009, ad un passo dalla scadenza dei termini per la prescrizione. L’accusa contestava un possibile abuso edilizio in violazione a vincoli paesaggistici compiuti nei circoli privati coinvolti, per la realizzazione di piscine e in alcuni casi anche strutture ricettive, in vista dei Mondiali di nuoto, autorizzati in deroga dal Commissario Straordinario in forza di una contestata ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Sul banco degli imputati erano saliti, tra gli altri, oltre ad Angelo Balducci, ex Presidente del Consiglio Nazionale dei lavori pubblici ed a Claudio Rinaldi, ex commissario straordinario, anche i rappresentanti legali dei centri sportivi che avrebbero dovuto ospitare parte della manifestazione, cioè il Salaria Sport Village di Diego Anemone – già coinvolto nelle indagini per i lavori legati al G8, il Roma 70, l’Antico Tiro a volo, l’Agepi, il Cristo Re, Roma team sport, il Città futura, l’Axa Immobil sport, lo Sport 2000, il Real Sport Village, il Villa Flaminia, il Circolo Canottieri Tevere Remo, il Flaminio Sporting Club, il Gav New City. Già nel luglio dell’anno scorso era arrivata l’assoluzione “perché il fatto non sussiste” per quel che riguardava il circolo e il presidente dell’Aquaniene, oggi al vertice del Coni, Giovanni Malagò.
Un provvedimento, quello dei giorni scorsi, che non arriva come un fulmine a ciel sereno, dopo il precedente della sentenza del Consiglio di Stato che riconosceva facoltà al presidente del Consiglio superiore dei Lavori pubblici di autorizzare in deroga i lavori per gli impianti destinati ai mondiali di Roma 2009. Anche la Corte Costituzionale aveva espresso un parere positivo sulla legittimità della legge che passava al dipartimento della Protezione Civile la competenza sui grandi eventi.
Per Vanessa Ranieri presidente Wwf Lazio “si tratta di uno sconcertante precedente che apre la strada ad una probabile deregulation a danno del paesaggio”.
Non rimane che attendere la pubblicazione delle motivazioni per capire se il PM Colaiocco proporrà appello oppure no.
Questo e’ il blog giusto per tutti coloro che vogliono capire qualcosa su questo argomento. Trovo quasi difficile discutere con te (cosa che io in realta’ vorrei… haha). Avete sicuramente dato nuova vita a un tema di cui si e’ parlato per anni. Grandi cose, semplicemente fantastico!
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