Se n’è andato il 27 giugno mentre tutta l’Italia o quasi era incollata al televisore per la partita della Nazionale. Per questo inizialmente per la notizia è passata quasi in sordina, tanto che alcune testate l’hanno data in ritardo e solo in serata si è diffusa ampiamente. È scomparso a 86 anni il grande Bud Spencer (il nome con cui per il mondo era noto Carlo Pedersoli) attore che ha fatto compagnia a tutti noi in innumerevoli film a base di sganassoni e mangiate, quasi sempre (ma non solo, come nella serie di “Piedone”) in coppia con Terence Hill che oggi è Don Matteo. A quel punto è accaduto sui social network – ormai vero termometro del sentire popolare – qualcosa che dà effettivamente la cifra del personaggio: per tutti è stato come perdere un parente stretto, una di quelle persone che pensi ci saranno per sempre e invece quando scopri che non è così ci si rimane doppiamente male. Io l’avevo visto di persona qualche anno fa una mattina all’ospedale San Giovanni di Roma, era già malandato, camminava ma per i percorsi più lunghi si spostava aiutandosi con una sedia a rotelle. Anche in quella occasione tutti a salutarlo affettuosi, medici infermieri e altri pazienti. Stessa cosa quando passeggiava aiutandosi col bastone vicino piazza Euclide, persino gli operai di qualche cantiere stradale interrompevano i lavori per applaudire festosi. Ecco, se si può dire di qualcuno che ha veramente unito l’Italia, è stato lui fino all’ultimo.
Alessandro Pino

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