Sfregiato nuovamente l’antichissimo ponte Nomentano, nel cuore di Monte Sacro e del Terzo Municipio della Capitale: altre scritte senza senso e motivazione alcuna – se non la cretineria di chi le ha tracciate con lo spray – sono apparse il 30 maggio dopo quelle che circa un mese fa lo avevano deturpato e che ancora non sono state cancellate. “Sogni rimandati a domani” raglia l’ultimo teppista, ma l’unico sogno vero sarebbe veder infliggere una punizione esemplare agli autori di questi rutti mentali (se una mente la avessero, s’intende).
Alessandro Pino

Lascia un commento