Finalmente si può dire e a pieno titolo. L’Aia del Tmb Salario è stata revocata.
Si chiude così una delle peggiori pagine scritte da Ama e dalla politica a Roma, iniziata più di dieci anni fa, con una scelta improvvida, fatta osservando carte vecchie di decenni e ignorando qualsiasi studio preliminare su venti e morfologia del territorio.
Ne hanno dato notizia il presidente del III Municipio, Giovanni Caudo e il suo assessore all’ambiente Francesco Pieroni, qualche minuto dopo la pubblicazione del comunicato ufficiale dell’assessore regionale Valeriani :
“Con determina della Direzione regionale per il Ciclo dei Rifiuti è stata ritirata l’autorizzazione integrata ambientale all’azienda Ama per l’impianto di trattamento dei rifiuti di via Salaria. Nel centro del Salario, danneggiato lo scorso anno da un incendio, non potranno essere più stoccati e trattati i rifiuti indifferenziati da parte dell’azienda capitolina.
Dopo la richiesta avanzata dall’Ama, la Regione ha mantenuto il suo impegno con le istituzioni locali e i cittadini del quadrante Salario ritirando l’Aia per l’impianto di trattamento dei rifiuti. Ora l’azienda proceda in tempi brevi alla bonifica e alla riqualificazione ambientale”.
Ora rimane di affrontare il nodo cruciale della bonifica e della riqualificazione, cercando di recuperare il gap che ha portato molte aziende di prestigio ad abbandonare la zona.
Luciana Miocchi
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