Roma – IV Municipio: a Settebagni, in via S. Antonio di Padova d’ora in poi semafori e senso unico alternato

30 Mag

contromano (A. Pino)

Sono stati attivati lo scorso lunedì i sei semafori che regolano la nuova circolazione a senso unico alternato in via Sant’Antonio di Padova a Settebagni. La modifica interessa il tratto di strada che va dall’uscita del vetusto sottopasso ferroviario – che rimane a senso unico provenendo dalla Salaria – fino all’incrocio con via delle Lucarie. Assieme ai semafori è stata predisposta una nuova segnaletica ed è stato in pratica riadattato a corsia di marcia il piccolo parcheggio che sta di fronte al giardinetto pubblico. Infatti, nonostante il passaggio delle autovetture, qualcuno continua a lasciarne in sosta fuori dalle strisce.

parcheggio in strada (A. Pino)

La nuova viabilità, così  dicevano voci di quartiere, è stata introdotta a seguito dell’apertura di un grande cantiere edile alla fine della stessa via Sant’Antonio di Padova, sia per evitare ai mezzi pesanti di inerpicarsi nel tratto collinare della borgata sia in vista dell’accresciuto flusso di automobili che si avrà inevitabilmente quando le nuove palazzine saranno consegnate. Purtroppo gli stessi ora transitano senza soluzione di continuità in via dello Scalo di Settebagni, dove sono ubicate le scuole, dalla materna alle medie, destando non poche preoccupazioni tra i genitori. La strada, infatti, è stretta, a doppio senso di circolazione, senza marciapiede e con il parcheggio per le macchine. Togliere il parcheggio è impensabile, stante la presenza del plesso scolastico e della stazione Fm1.

Nelle prime ore dopo l’accensione sono rimasti sul posto i vigili urbani del Quarto Gruppo al fine di incanalare correttamente i conducenti, ma da quello che si è visto nei giorni successivi sarebbe forse servita una presenza prolungata: se infatti c’è chi non si avvede della novità e del rischio di trovarsi dunque contromano, c’è anche chi invece di attendere il verde in fila come tutti, decide di proseguire sulla corsia opposta come niente fosse: lo stop al semaforo infatti crea specie verso sera delle code non indifferenti, indice di un flussodi traffico del quale fino ad oggi non ci si era resi forse resi conto e che nei prossimi mesi non potrà che aumentare.

Alessandro Pino

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