
Per una generazione di ragazzi cresciuti a pane e cartoni animati negli anni Ottanta è stato un mito e la parola una volta tanto non viene usata a sproposito: se n’è andato a 79 anni di età il grande Antonio Inoki, il lottatore giapponese che fu tra i personaggi principali della serie “L’Uomo Tigre” apparendovi come leale avversario e poi amico del protagonista. Era nato a Yokohama nel 1943 e il suo vero nome proprio era Kanji. Alto circa un metro e novanta, si appassionò alla lotta libera dopo in viaggio in Brasile assumendo poi il nome d’arte di Antonio in onore di un atleta dell’epoca.

Raggiunto il successo, iniziò anche una serie di discussi incontri con combattenti di altre discipline tra cui il pugile Mohammed Ali. La notorietà per il pubblico occidentale venne consacrata con l’apparizione nel cartone animato e in Italia anche con le telecronache degli incontri (assolutamente farlocche ma divertentissime) che apparivano sulle TV locali. Ritiratosi dagli incontri nel 1985, si dedicò anche alla politica venendo eletto nel parlamento giapponese.
A cura di Alessandro Pino
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