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Roma Anno Zero. The day after

4 Dic

(pubblicato su http://www.di-roma.com)

 

Trentanove tra arresti e arresti domiciliari, tra cui l’ex amministratore delegato dell’Ente Eur, Mancini, l’ex presidente di Ama, Panzironi, l’ex capo di gabinetto della giunta Veltroni e attuale direttore extradipartimentale di polizia e Protezione civile della Provincia di Roma, Odevine, e l’ex Nar ed esponente della banda della Magliana, il nuovo Re di Roma, Massimo Carminati, considerato a capo di tutto.

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Quasi cento gli indagati, tra cui il presidente del Consiglio capitolino Mirco Coratti e l’assessore alla Casa, Daniele Ozzimo, che si sono dimessi volontariamente.

Perquisita l’abitazione dell’ex sindaco Gianni Alemanno che si autosospende da FdI e va in televisione a fare pubblica ammenda del fatto, che si dovessero dimostrare fondate le accuse ai suoi fedelissimi vorrebbe dire che lui, all’oscuro di tutto ciò che è avvenuto durante i cinque anni del suo mandato, è stato tradito nella fiducia che aveva riposto nei suoi amici.

Il terremoto giudiziario e politico che ha sconvolto la Città Eterna, ha radici lontane, sono infatti quattro anni che le indagini vanno avanti  con pazienza e, una volta tanto, nella massima discrezione. Un sistema definito non a caso “mafioso autoctono” capace di occuparsi di estorsioni come delle turbative di gara d’appalto, di stringere alleanze e riciclarsi in caso di vittoria politica di altra parte, parte avversa non esisteva, contavano soltanto i denari capaci di comprare coscienze e favori da restituire…

Politici e funzionari pubblici a libro paga, soldi per tutti mentre le buche e le erbacce prosperavano nell’urbe, le scuole cadevano in pezzi, gli autobus sparivano e i lampioni si spegnevano senza soldi per la manutenzione. I fondi per le emergenze e le gare d’appalto comunali utilizzati come un bancomat da cui era possibile prelevare in continuazione.

Una Città Eterna abituata da sempre a vedere di tutto, a sopportare di tutto con una secolare rassegnazione, che “Franza o Spagna basta che se magna”.

Una cooperativa, la 29 giugno, fondata per aiutare ex detenuti che invece aiuta soprattutto se stessa e le finanze del fondatore, Salvatore Buzzi, tradotto in carcere oggi, che intesse legami con cooperative di varia provenienza, sempre con lo stesso programma: ottimizzare il profitto a scapito della libera partecipazione. Ma questa volta qualcosa potrebbe essersi rotto. Perfino il più apatico dei romani ormai aveva notato che da troppo tempo le uniche spese in bilancio che venivano alzate mentre tutto il resto veniva falcidiato “a causa della crisi” erano le spese per l’assistenza a nomadi e rifugiati ma che le condizioni degli assistiti non miglioravano mai, anzi semmai peggioravano, senza controllo, come se ci fosse una regia occulta intenta a paventare scontri simili a quelli dei sans papier francesi di qualche anno fa, intenta a farli salire di numero soltanto per incrementare i propri affari.

Un senso di impunità e di immortalità che porta però gli attori principali a perdersi, certi di essere sopra il tetto del mondo, in telefonate esplicite, sms, libri mastri nemmeno crittografati in maniera elementare.

Arriva anche il commissariamento del Pd romano, nella serata del 3 dicembre, nel tentativo di salvare la faccia e il governo della città, anche se spirano venti di campagna elettorale. Non potrebbe essere altrimenti: ci sono intere file di piddini che scalpitano per prendere il posto degli ultimi esponenti di quel che fu ribattezzato il sistema Roma affondati da questa inchiesta, c’è il Movimento 5 Stelle che indice una conferenza stampa per proclamare la propria diversità – nessuno di noi è stato indagato è il loro slogan – e chiedere le dimissioni di Marino, che in realtà ha il grande pregio di essersi presentato in Procura con tutte le carte a sua disposizione e di aver collaborato con gli inquirenti, come fece ai tempi dello scandalo Atac.

Chi scrive non ha una particolare simpatia per il “marziano”, sindaco che in periferia ci è andato soltanto quando costretto, magari mal consigliato, con un’ossessione per il centro storico e la sua pedonalizzazione, con il pallino di tenere fuori i romani delle periferie, che dovrebbero accedere solo con autobus che non ci sono e non ci potranno essere per i noti fatti della municipalizzata dei trasporti e nel contempo li massacra con una tariffazione degli stalli che mangia un quarto di uno stipendio tipo. Almeno ultimamente ha confessato la necessità di far cassa, non l’intento pedagogico del provvedimento. Magra consolazione.

Però bisogna dare atto a questo “marziano” un po’ nerd un po’ gaffeur, di essere una persona fondamentalmente onesta, che magari a colpi di figure barbine non si è mostrato incline a partecipare alla “tavola” già apparecchiata in maniera talmente bipartisan che una delle intercettazioni rivela che se ai corrotti del Pdl versavano regolarmente stipendi pesanti, agli “amici” rossi pagavano le spese elettorali.

Il prefetto Pecoraro non esclude l’eventualità di sciogliere la giunta per arrivare a nuove elezioni. Perfino Marino potrebbe non esserne dispiaciuto: per lui diventa sempre più difficile capire di chi può fidarsi, chi ha taciuto o ha partecipato in maniera più o meno attiva. Probabilmente non si ricandiderebbe neppure, già mal sopportato da una dirigenza che non aveva gradito le sue esternazioni sullo scardinare il “sistema Roma” del Pd e consapevole di essersi giocato il consenso della popolazione sulle politiche di assistenzialismo ad oltranza a “caminanti” e “immigrati” mentre, nel contempo, la sua giunta aumentava tariffe e rette per i comuni romani portatori di isee.

Ma chiunque sarà, oggi o domani, alla guida del Campidoglio, dovrà prendere coscienza che tutto ciò è accaduto anche a causa dell’inadeguatezza morale e politica di alcuni dei funzionari e dei politici che hanno avuto la possibilità di governare la città senza esserne degni.

Roma, 4 dicembre 2014. Anno zero. Si ricomincia da qui.

Concluso con successo il “Premio Montesacro 2014” – di Alessandro Pino

4 Dic

Tutto esaurito al teatro Viganò per una serata di premiazioni e spettacolo

(Pubblicato su http://www.abitarearoma.net)

una visione del pubblico in sala

una visione del pubblico in sala in attesa che inizi la premiazione

Si è conclusa con una serata di premiazioni e spettacolo, tenutasi il primo dicembre presso il teatro Viganò di piazza Fradeletto, l’edizione inaugurale del “Premio Montesacro”, iniziativa tesa a dare il giusto riconoscimento a personalità e realtà attive nel territorio del Terzo Municipio e distintesi per il miglioramento della qualità di vita dei suoi abitanti.

i trofei in attesa di essere consegnati

I trofei in attesa della consegna ai vincitori

Voluto fortemente e patrocinato  dal presidente del Consiglio municipale Riccardo Corbucci e organizzato dalla associazione culturale Frog, senza sovvenzioni pubbliche e realizzato grazie alle sponsorizzazioni e al lavoro volontaristico, il premio aveva avuto una prima fase con l’apertura del proprio sito internet, utilizzato per illustrare le categorie in gara raccogliendo per ciascuna le segnalazioni da parte della cittadinanza. Tra esse, una giuria aveva poi selezionato tre finalisti scegliendo i vincitori, rimasti segreti fino all’apertura delle buste durante la serata a teatro presentata dalla giornalista Luciana Miocchi e da Simone Esposito, affiancati dal conduttore radiofonico Marco Baldini nel ruolo di impertinente commentatore: tutti divertenti e divertiti anche nello sdrammatizzare contrattempi come quello occorso alla cantante Nathalie  (vincitrice nella categoria Donna dell’anno) rimasta con la tastiera fuori uso al momento di esibirsi.

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Premiazione della Polisportiva Vico

Con ventiquattro categorie (più una alla memoria, per la quale è stata scelto di ricordare la giovanissima Valentina Col) ogni tentativo va fatto per evitare la compilazione di una lista somigliante a un elenco telefonico di coloro che hanno portato a casa il premio vero e proprio, consistente in una riproduzione della sede municipale di piazza Sempione, realizzata dallo scenografo Giancarlo Renzi e consegnato sul palco da personalità del territorio assieme alla reginetta di bellezza Claudia Spinella, la Miss Terzo Municipio in carica: dunque il giovane Federico de Rosa, scrittore autistico, è stato nominato Uomo dell’anno aggiudicandosi anche il trofeo per la sezione scrittura.

Tra i giovani ha vinto Deborah Evangelisti, generosa e capace soccorritrice di una bambina vittima di soffocamento. Per la scuola  il dirigente Michele de Gaetano. Dominate dalle ragazze le categorie relative allo sport: quella per le società ha visto prevalere la Polisportiva Vico, mentre tra le atlete sono state premiate a pari merito le ragazze della Asd Ginnica 3 e le calciatrici della Roma XIV, che hanno il campo casalingo a Settebagni. Francesco Barresi de “La Repubblica” e Sara Mechelli di “RomaToday”  (sito che si è aggiudicato anche la propria categoria) hanno vinto rispettivamente le sezioni per i giornalisti della carta stampata e della rete.

i saluti del presidente del consiglio municipale Riccardo Corbucci

i saluti del presidente del consiglio municipale Riccardo Corbucci

L’emittente locale Teleroma 56 è stata premiata per il suo ruolo ormai storico nell’informazione locale. Per il senso civico il trofeo è stato ritirato da Pierluigi Monaco ed Ermanno Righetti, dirigenti della associazione “Sulla Buona strada” attiva nella promozione della sicurezza stradale. Il premio per il volontariato è stato diviso in due categorie: quello di area cattolica è andato alla associazione Televita, quello laico alla Anagramma Onlus. Per il sociale ha vinto il Centro Tangram, specializzato nell’assistenza alla disabilità. Il dinamico presidente del Comitato di Quartiere Serpentata, Domenico d’Orazio – che tutti conoscono come Mimmo – ha vinto la categoria attivismo politico. Nel campo delle arti, la pittura ha visto primeggiare Letizia Marabottini; il cineasta Michele Vitiello ha vinto la sezione cinema e corti, mentre per il teatro sono stati premiati a pari merito Flavio de Paola (direttore artistico del “Degli Audaci”)  e il regista-autore Tommaso Sbardella, di casa al Viganò. Il brillante intellettuale  Gherardo “Dino” Ruggiero ha vinto la sezione cultura; per la promozione musica la vittoria ha arriso alla Associazione Italiana Rino Gaetano, intitolata all’indimenticato cantautore che di  Monte Sacro fu residente e il cui nipote Alessandro si è esibito sul palco alla chitarra. Oltre la mente però anche lo stomaco reclama la sua parte di nutrimento e giustamente è stata premiata la rosticceria Papero Giallo nella categoria commercio, per l’artigianato ha invece vinto Roberto Carminati. Il premio alla carriera (costellata di onorificenze e medaglie) è andato al Luogotenente      Salvatore Veltri,  che ha comandato la stazione Carabinieri di Talenti per oltre un quarto di secolo, dagli Anni di Piombo fino al recente congedo.

premio alla carriera 2014 Salvatore Veltri

premio alla carriera 2014 Salvatore Veltri

Le performance del gruppo  musicale “The Mirrors” (simpatico omaggio ai Beatles) e degli attori rugantiniani Fabrizio Russotto  e Gilberta Crispino hanno fatto da contorno alla consegna dei trofei, ma anche i candidati che non sono riusciti ad aggiudicarseli hanno ricevuto una pergamena a ricordo della manifestazione: «Mi dispiace per tutte le persone e le realtà che non sono riuscite a vincere quest’anno – ha commentato al termine Corbucci – spero che partecipino anche l’anno prossimo e che questo premio diventi un fiore all’occhiello per il Municipio e si moltiplichino anche le candidature».

Alessandro Pino