Le immagini forniteci da un nostro lettore testimoniano il livello di menefreghistico imbarbarimento raggiunto in tema di (in)civile convivenza. Ci si trova a via Sansepolcro nel quartiere Fidene, Terzo Municipio della Capitale: l’automobile è stata parcheggiata da qualcuno proprio rasente il cancelletto dell’abitazione del lettore, che essendo giovane e atletico per rientrare in casa sua si è dovuto improvvisare funambolo e saltimbanco. Fosse stato meno in forma sarebbe rimasto probabilmente fuori casa. Formalmente non è stato possibile – così afferma il lettore – chiedere il rilascio del divieto di sosta in quanto non è un passo carrabile (c’è un gradino di un paio di centimetri).
Qualcun altro sembra si sia attrezzato piazzando dei dissuasori di sosta che però non potrebbero essere montati su una strada pubblica. Ci si dovrebbe affidare dunque all’educazione del prossimo, merce che ultimamente sembra diventata rara. Concludiamo con una domanda: ma nel caso di un’emergenza come il trasporto di un malato o infortunato a mezzo barella, cosa sarebbe sucesso?
Alessandro Pino


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