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La dirigente del Liceo Gassman non è indagata: “l’Istituto contrasta i fenomeni di intolleranza, razzismo e bullismo” – di Concetta Di Lunardo

2 Mar

La dirigente del Liceo Gassman non è indagata: “l’Istituto contrasta i fenomeni di intolleranza, razzismo e bullismo”

Gassman dirigente 2

Ha dell’incredibile ciò che accade nel Liceo romano “Vittorio Gassman” sotto i riflettori della stampa su presunti fatti di intolleranza e bullismo omofobico. L’attuale dirigente Maria Vittoria Serru, vittima della spettacolarizzazione di certa carta stampata, risulta indagata per fatti che non la riguardano. “Al tempo dirigevo un istituto fuori Roma. Chiedo al quotidiano che ha pubblicato la notizia, di rettificarla”

di Concetta Di Lunardo

È con estremo rammarico che la dirigente del Liceo romano “Vittorio Gasmann” Maria Vittoria Serru ripercorre i fatti che in questi giorni hanno visto la scuola sotto i riflettori della stampa nazionale in merito ad un episodio di presunta intolleranza e bullismo omofobico accaduti nella scuola nel maggio 2014. Vittima anch’essa della benché minima conoscenza della deontologia giornalistica e dell’effetto spettacolarizzante di certa carta stampata, la dirigente apprende dai giornali di essere oggetto di indagine della magistratura nella scuola che dirigerà dal primo settembre 2014, cioè l’anno scolastico successivo ai fatti.

Al tempo la Ds non era in forze presso l’Istituto poiché dirigeva un Istituto fuori Roma né aveva un ruolo all’interno del Gassman eppure paradossalmente apprende da vari quotidiani di essere indagata, per approfondire leggi articolo di La Repubblica: Bulli omofobi perseguitano compagno in chat. Indagini sui prof.

repubblica GassmanLa Ds Maria Vittoria Serru benché abbia chiesto ai redattori dell’articolo sopracitato la rettifica dei contenuti lesivi della sua persona e “ dell’ immagine che l’articolo rimanda dell’Istituto, del corpo docente e della dirigenza… “ è ancora in attesa di una risposta che non arriva.

Di seguito il testo della lettera inviata al capo redattore di La Repubblica Giuseppe Cerasa:

E’ con estremo rammarico che mi corre l’obbligo, dopo la lettura dell’articolo in oggetto, inviarle questa nota, con preghiera di pubblicazione, nelle forme da lei ritenute più opportune.

Preciso che non intendo entrare nel dettaglio giudiziario, vista la non conclusione dell’iter, confidando nella competenza della magistratura per l’accertamento di fatti e responsabilità, ma solo sollecitare un maggior rigore professionale nel pubblicare notizie di così forte impatto e contenuto.

L’immagine che l’articolo rimanda dell’Istituto, del corpo docente e della dirigenza è davvero quanto di più odioso possa essere rappresentato: un manipolo di vili, incapaci di assumersi responsabilità e ruoli.

In attesa che nelle sedi deputate si accerti la verità dei fatti, come attuale dirigente dell’Istituto (preciso che dirigo il Liceo Vittorio Gassman dal 1 settembre 2014, i fatti in questione risalgono alla fine dello scorso anno scolastico), posso, ma, soprattutto, tengo a sottolineare che, pur in un contesto territoriale non facile, l’Istituto da anni è impegnato nel contrasto a fenomeni di intolleranza, razzismo e bullismo, con progetti accompagnati dalle migliori e più competenti risorse interne e del territorio. Risulta essere una delle scuole più attente all’inclusione, con un gran numero di alunni con disabilità, seguiti con competenza e professionalità.

Ha partecipato, con docenti e studenti, lo scorso 18 febbraio, presso la Sala del Carroccio, al seminario con i partner del progetto europeo “Recall Porrajmos”: Opera Nomadi e Circolo Omosessuali Mario Mieli, che all’interno dell’Istituto cura un altro progetto che riguarda la prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale.

In nessun modo e in nessuna forma l’Istituto, nel il suo corpo docente tutto, ha mai sottovalutato il compito educativo che gli è proprio. E’ quindi in quest’ottica che sento di poter porgere all’attenzione di chi legge un’interpretazione differente, almeno per quanto attiene il comportamento dei docenti che non avrebbero sanzionato i ragazzi che sembrano essere coinvolti nella creazione della chat. Riterrei superfluo ricordare le problematiche del territorio, considerato “area a rischio”, ma il dato non è trascurabile, soprattutto per chi programma l’azione educativa e didattica. L’impegno principale del corpo docente è teso, come la rilevazione dei bisogni richiede, a svolgere una costante azione educativa, talvolta in assenza del supporto delle famiglie, e spesso “rieducativa”, a fronte di problematiche sociali, affettive e comportamentali di estrema difficoltà. Ritengo plausibile leggere in quest’ottica la mancata comminazione della sanzione: un atto teso alla “rieducazione” e non certo all’elusione o peggio all’indifferenza. Non sempre la “punizione” dà luogo alla consapevolezza dell’errore, in un’età connotata spesso da oppositività, reattiva o preventiva, con la continua e pervasiva sollecitazione di modelli mediatici e territoriali fortemente devianti. In una visione educativa, per alcuni “romantica”, il docente competente cerca direcuperare il gruppo nel suo insieme ( “vittime e carnefici”),per veicolare quei valori di rispetto, tolleranza e inclusione, di cui si parla spesso, ma che rendere veri e praticabili richiede impegno quotidiano, interesse, dedizione e cura dei propri allievi, tutti.

Maria Vittoria Serru

Mike Huckaby al Brancaleone – di Concetta Di Lunardo

3 Gen

Sbarca per la prima volta a Roma, al Brancaleone il 4 gennaio, Mike Huckaby, leggendario dj e produttore di Detroit, rappresentante del movimento underground della metropoli Techno. Professor alla Youthville, culla di tutto ciò che si cataloga sotto il genere musicale House e Techno! Motor City che, se con l’industria automobilistica vanta il primato di aver messo sulle ruote tutto il mondo, dalla metà degli anni 80 ai primi anni 90 produce e mette in pista Techno Music.

cover verticaleProduttore, tastemaker, insegnante: Mike vive per la musica elettronica, ne conosce le radici e le evoluzioni culturali. Ha sempre guardato oltre l’hype del momento con il merito di aver trovato l’equilibrio perfetto tra Techno e Deep House. Nell’ultimo periodo, oltre a svariate releases sulle sue etichette (Synth e Deep Transportation), ha avuto l’onore di mixare la compilation per il XX anniversario dello storico Tresor di Berlino.
L’evento, organizzato dal collettivo DayC, impegnato nella diffusione della musica elettronica a Roma e attento al ruolo di aggregazione sociale che riveste, sarà preceduto da un dibattito con l’artista che si terrà nei locali occuparti di Casale Alba2 su: Techno Music come prodotto del declino e come fonte di aggregazione sociale a partire da uno spazio occupato. Di cosa si intenda per ruolo sociale della musica, della forza che evoca rispetto al binomio marginalizzazione/emancipazione sarà Huckaby stesso a raccontarlo, avendone fatto esperienza  personalmente in una città complessa come Detroit (vedi programma a margine dell’articolo)

Casale Alba2, così si chiama il casale abbandonato all’interno del Parco di Aguzzano, occupato all’alba del 2 dicembre per restituirlo alla collettività  e sottrarlo alla cementificazione della città. Un dibattito funzionale non tanto all’approccio usa e getta dei frequentatori generici, che associano la techno all’uso di “sostanze”, quanto un modo per trattare la techno come fenomeno culturale, riconoscerne la deflagrante portata sonica e socio-antropologica al tempo stesso.

In serata, prove di musica al Brancaleone di via Levanna 13 che vedranno, insieme a Mike Huckaby, l’artista l’artista Franco B, purista del vinile e resident del “Dancity” di Foligno, realtà tra le più genuine ed autentiche nel panorama dei festival di cultura elettronica italiani. A seguire Ghezzy, il pupillo del collettivo DayC, nato a Montesacro è riuscito a conquistarsi una certa popolarità nell’ambito della Techno, Soul, House, infine Scual (Special Cures for Uncurable Anesthetized Lovers) un progetto multimediale con attività di vjing e performance di Lorenzo Ciciani.

Brancaleone – Via Levanna 13, Roma, dalle ore 23
Ticket:
5 € per i primi 100 acquistati in prevendita
7 € prevendita
10 € Porta

E-mail: daycproduzioni@gmail.com
Facebook: dayc produzioni
Siti web: Pullmaydayc e Brancaleone
Cellulare: 3280436141
Concetta Di Lunardo

A Rebibbia Occupy parco! Il quartiere si riprende il Casale – di Concetta Di Lunardo

3 Dic

alba5Non finiranno mai di sorprendere né bisogna  smettere di segnalarli i continui tentativi di cementificazione che colpiscono periodicamente la nostra città. Ma si può fare di più per restituire i beni comuni alla cittadinanza, questa in sintesi  la posizione dei cittadini del Coordinamento per la tutela del Parco di Aguzzano a Roma, che stamattina hanno occupato il Casale Alba 2 “per restituirlo alla collettività, integrandolo con il Parco e la sua originaria destinazione socio-culturale”. In queste ore un centinaio  di cittadini di età compresa tra i 20 ed i 70 anni riuniti  in un’assemblea aperta a tutti , sta ragionando su come difendere e migliorare il futuro del parco d’Aguzzano, dei suoi casali, dei  quartieri che ruotano intorno al IV e  V municipio. Un percorso che  da un anno a questa parte ha impegnato il Coordinamento nella costruzione di un percorso che  non si è limitato solo a “ difendere il Parco dall’ennesimo attacco speculativo, ma che ha rappresentato per molte persone un’ occasione per conoscersi e condividere idee e sogni”. Occupy Alba2 è il risultato di percorso  nato in opposizione al progetto Icam (Istituto a Custodia Attenuata per Madri detenute con figli fino a tre anni di età) che, secondo i cittadini, aprirebbe la strada alla cementificazione del parco e delle zone limitrofe. Alba è l’acronimo di Anonima Laziale Bonifiche Agrarie, l’ente che gestì la bonifica dell’agro romano nel ventennio per restituirlo alla cementificazione della metropoli. Icam, il progetto dell’amministrazione penitenziaria, per la custodia delle madri detenute,  prevede di stravolgere l’area verde, immaginando modifiche radicali dell’area, la messa in sicurezza delle aree interne ed esterne al casale con dispositivi di sorveglianza illuminate h24 che farebbero del casale un campo di prigionia.

La storia
Il Coordinamento dopo aver elaborato un documento tecnico, tentato vanamente un minimo dialogo con le istituzioni, raccolto 3500 firme nel quartiere, dopo aver condiviso in questi mesi approfondimenti e ragionamenti  il Coordinamento è arrivato alla conclusione che è inaccettabile la realizzazione di un’area militarizzata dove rinchiudere e quindi isolare le madri con i loro figli. Un folle progetto che inoltre aprirebbe la strada alla cementificazione del parco e delle zone limitrofe.

No alla speculazione e cementificazione
Alla speculazione il Coordinamento oppone un nuovo modo di intendere la socialità e gli spazi, concepiti non come contenitori vuoti, ma come luoghi “vivi” di aggregazione, confronto e cultura: “non vogliamo più chiedere e reclamare per ottenere false promesse, bensì riscoprire la gioia della condivisione, del “fare” insieme con le proprie mani senza discriminazioni di colore, sesso, cultura, nazionalità”.

Sì all’originaria destinazione socio-culturale di “Alba2”

In continuità con queste idee ci siamo riappropriati del Casale Alba2 (restaurato e inutilizzato dal 2009) per restituirlo alla collettività, integrandolo con il Parco e la sua originaria destinazione socio-culturale. Sogniamo uno spazio dove ripartire dal basso, sottratto alle logiche di potere e di profitto senza prevaricazione di alcun tipo, aperto alla libera condivisione di saperi e risorse, in cui le persone non si limitino ad usufruire passivamente di un servizio, ma siano attivamente protagoniste dei suoi percorsi, delle sue attività, della sua gestione, della sua volontà di armonizzare e valorizzare le diversità.

I laboratori

Al via alcuni progetti come l’Osservatorio contro la cementificazione (indagine e informAazione contro la speculazione edilizia e per la salvaguardia dell’ambiente), laboratori pratici come la ciclofficina, il laboratorio di falegnameria, di erboristeria, di informatica (per la condivisione dei saperi e del saper fare), la biblioteca e la sala prove musica (luoghi di socialità, produzione, accoglienza ma anche di proposta sull’editoria cartacea e musicale autoprodotta), la BancarellaSprigionata (luogo di dialogo autogestito con le detenute di Rebibbia)

Appuntamenti nel Casale Alba2

Domenica 9 Dicembre 2012 dall’ Alba al Tramonto
ore 10.00 – attività per bambini (di tutte le età!)
ore 13.00 – Pranzo sociale
ore 15.00 – Assemblea Pubblica di presentazione
ore 18.00 – Aperitivo musicale
info: coordinamentoparcoaguzzano@inventati.org

Concetta di Lunardo

DayC: 31 ottobre – Halloween party all’atelier Montez

29 Ott

di Concetta Di Lunardo

Borgate invase da flussi disumani di macchine inanimate, assordate dai suoni metropolitani, popolate da  ragazzi seduti su scalette che affacciano  su strade percorse da masse di  donne  e uomini così vicini e inafferrabili.  In questa giungla di suoni, di odori e di visioni, si muove il collettivo montesacrino DayC.

Il tentativo di stare al passo con i tempi alla velocità ultrasonica della postmodernità, si trasforma nella ricerca  e produzione delle  nuove sonorità  che, nonostante escano da studi e laboratori, sembrano comporre la migliore rappresentazione della contemporaneità urbana “all around the world”.

Il 31 Ottobre alle ore 22.30,   all’ Atelier Montez, Via di Pietralata 147/a, DayC organizza  una festa di musica elettronica, al prezzo popolare di 5 euro, completamente incentrata sulla scena romana nella notte di  Halloween. La scelta di uno spazio periferico e dismesso, una  vecchia officina bruciata in quel di Pietralata, è la location da cui nasce il progetto artistico, un progetto pensato dal basso.

 L’Atelier Montez,  conferma il desiderio del giovane collettivo romano di animare e valorizzare le zone più autentiche di Roma, ma anche le più escluse e periferiche.  Ad aprire le danze  ci sarà quello che ormai  a Roma sta diventando IL “guru” della sperimentazione in campo elettronico: “il professor” Ynaktera, di Stochastic Resonance.

 A seguire Meze, forte della recente uscita sull’ etichetta Hidden Hawaii che occupa gli scaffali di Hardwax e Honest John’s, luoghi  di riferimento per l’elettronica a Berlino e Londra. Proporrà un live set carico dell’ oscurità della ambient e della profondità della dub.

Il danzereccio arriverà presto con i repentini e imprevedibili cambi di direzione della juke/ footwork/bass music con i set di Agent e Orree.  In chiusura la “cattiveria”, sempre sensibile, della techno di Ghezzy ci ributterà per strada con tanta carica e  voglia di imboccare a Roma Nord, alla ricerca di  un Batman party per  bere e fare i guastafeste “versando champagne su costose pellicce”.

Info: daycproduzioni@gmail.com

Facebook: Dayc produzioni   Sito: http://pullmydayc.tumblr.com

Cell: 3280436141-  ingresso: 5 euro

L’artista Regis, al Brancaleone dall’ Inghilterra inaugura la stagione techno

11 Set

Di Concetta Di Lunardo

Fermento e attesa a Roma, per l’apertura autunnale del Brancaleone, organizzata dal collettivo “DayC, che venerdì 14 settembre a via Levanna, 13(Montesacro) inaugura una stagione autunnale ricca di musica e di novità. La scelta di insediarsi, ancora una volta, nello storico locale capitolino e di affidare l’apertura all’inglese Regis (Sandwell District), confermano anche quest’anno come il progetto DayC, risponda alla necessità di creare una piattaforma di espressione artistica multilaterale, indipendente e dal basso. Che soddisfi al meglio i gusti e gli interessi dei giovani e risvegli il fascino delle relazioni collettive e dell’aggregazione.

In tal senso l’ospite della serata rappresenta la scelta simbolicamente migliore. Regis oltre ad aver attraversato le evoluzioni più significative della scena tecno, ha svolto un ruolo centrale per la rigenerazione della Birmingham dei primi anni novanta, contribuendo ad affermare il ruolo dell’espressione artistica popolare e multiculturale – nel suo caso la cultura techno –  in risposta alla crisi sociale ed urbana della sua città.

Una sintesi tra arte come mezzo per emanciparsi dalle omologazioni e spirito punk, che unito alle sollecitazioni  della strada sembrano rappresentare e ripercorrere al meglio le linee guida tracciate dal collettivo DayC. L’evento mira, inoltre ad essere accessibile -non solo economicamente- a tutti coloro che vogliano sentirsi parte di un progetto più ampio. Motore di un possibile cambiamento in grado di stimolare e diffondere creatività e ricerca artistica in rottura con le tendenze di massa,

A supporto della performance di Regis, tre  pupilli della scena romana: Ghezzy, Ayarcana e Scual Vj.

 

Per info:

E-mail: daycproduzioni@gmail.com

Facebook: dayc produzioni,

Sito: http://pullmydayc.tumblr.com/ / http://www.brancaleone.it/

Cell: 3381247700

 

 

 

Roma: Samuele Piccolo, dopo l’arresto, si dimette dalla sua carica – di Concetta Di Lunardo

17 Lug

(pubblicato su http://www.di-roma.com)

In mattinata una raccomandata a firma dei prefetto Pecoraro è stata recapitata al sindaco di Roma, Gianni Alemanno, al presidente dell’assemblea capitolina, Marco Pomarici, e al segretario generale di Roma Capitale, Liborio Iudicello, che chiede la “sospensione di diritto di carica di consigliere presso codesta amministrazione comunale” di Samuele Piccolo, “destinatario di ordinanza di applicazione di misura cautelare personale” perché ritenuto responsabile dei reati di associazione a delinquere, appropriazione indebita, illecito finanziamento ai partiti e frodi fiscali.

A supplire Piccolo (Pdl) dopo la sospensione arriva Roberto Bianchini, primo dei non eletti nella lista Pdl del 2008.  Trattasi di sostituzione temporanea, “con affidamento della supplenza per l’esercizio delle funzioni di consigliere capitolino”,  passata con 44 voti favorevoli su 44 votanti (su 46 presenti).

Samuele Piccolo, viene eletto dopo il pasticcio all’epoca dell’esclusione delle liste del Pdl alle ultime elezioni regionali del Lazio, circostanza che non impedì alla Polverini di vincere egualmente le elezioni. Enfant prodige classe 1981, eletto nella  tornata del 2008, quella che ha portato Alemanno sindaco di Roma, fu il più votato: entrò in Campidoglio con 12 mila voti, risultato di una massiccia campagna politica sul territorio. In particolare si contestano cene elettorali ed il call center della propaganda elettorale.

“Ad inizio attività – scrivono i magistrati – sono state somministrate al call center una lista di circa 500mila anagrafiche di abitanti di Roma, da chiamare secondo esigenze, che fossero inviti a cena, ricerca rappresentati di lista, appuntamenti, avendo ben specificato di non utilizzare le stesse anagrafiche per più di un evento per non incorrere nell’incontrare sempre le stesse persone”. Dell’attività del call center, creato in via Casilina 1803d in un seminterrato dove era stata sistemata la segreteria politica di Piccolo nel 2010 quando era candidato per le elezioni regionali, il gruppo Piccolo, sarebbe rimasto “insoddisfatto, tanto da affidare ad un legale una valutazione circa le eventuali azioni da intraprendere”. Ad ogni modo fu poi “fatto un piano di cene da rispettare, con indicato il numero di persone da invitare in base alla capienza del ristorante e di quante avevano necessità di incontrare per strategie politiche. Alcune cene si sono aggiunte in seguito in base a necessità e poteva capitare di informarli anche la mattina prima della cena, tenendo in considerazione che le postazioni da richieste erano ben 268, un numero altissimo di operatori che, chiamando contemporaneamente ad una media di 12 chiamate con risposta l’ora per otto ore al giorno avrebbero dovuto sviluppare un numero elevatissimo di inviti”.

Intanto ieri l’ex vicepresidente del Consiglio comunale di Roma, da due giorni  agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sul finanziamento illecito ai partiti, ha annunciato di volersi dimettere dalla sua carica. Lo ha riferito il suo difensore, Luca Petrucci. Il testo della lettera di dimissioni di Samuele Piccolo è stato reso noto all’Assemblea capitolina da Marco Pomarici : “Caro presidente e cari colleghi, in queste ore di profondo scoramento mi rivolgo a voi consapevole delle accuse mosse e che oltre alla libertà mi hanno, ne sono convinto solo temporaneamente, privato della necessaria autorevolezza politica per rappresentare al meglio nella mia figura di vicepresidente vicario l’importante istituzione a cui appartengo. Mi vedo pertanto costretto a formalizzare le mie dimissioni di vicepresidente dell’aula, nella convinzione che il tempo galantuomo mi consentirà di dimostrare la totale estraneità dei fatti contestatimi. Lo devo, prima che a me stesso, a mia moglie e ai miei figli, ai tanti amici che negli anni mi hanno sostenuto, lo devo alle istituzioni di cui faccio parte e al mio partito. Con l’augurio di tornare presto tra di voi, in fede Samuele Piccolo”.

Concetta di Lunardo

 

 

Roma Capitale: arrestato il vicepresidente del consiglio comunale, Samuele Piccolo. L’accusa è di associazione a delinquere e finanziamento illecito ai partiti

14 Lug

Agli arresti domiciliari il vicepresidente del consiglio comunale di Roma, Samuele Piccolo, con l’ accusa di associazione a delinquere e finanziamento illecito ai partiti, nell’inchiesta coordinata dai pm Paolo Ielo e Barbara Sargenti. Arrestato anche il padre e il fratello Massimiliano, quest’ultimo considerato dalla Procura il “capo” dell’associazione a delinquere. I  reati contestati quelli di associazione a delinquere, appropriazione indebita, illecito finanziamento ai partiti e frodi fiscali.Ai domiciliari sono finiti anche altri soggetti riconducibili alle 60 società cooperative che avrebbero frodato l’Iva: Franco Cannone, Silvia Fortuna, Rosario Meglio e Riccardo Sorbara. In totale sono indagate 13 persone, tra cui anche la madre di Piccolo, Elena Ciaravolo.  I pm avevano chiesto l’arresto anche di Ezio D’Angelo, assessore all’VIII municipio della Capitale ma la richiesta è stata respinta. Sette in totale i provvedimenti di custodia cautelari firmati dal gip Filippo Steidl. In base all’impianto accusatorio, attraverso una serie di società sarebbero stati creati finti crediti Iva e dirottati i fondi drenati al fisco all’attività politica del vicepresidente del consiglio comunale. Le perquisizioni effettuate nell’ufficio del presidente e l’acquisizione di carte e documenti sono partite anche sulla base di accertamenti dell’ Agenzia delle Entrate. “Ho fiducia nel lavoro della magistratura. Speriamo in un rapido chiarimento di una vicenda sicuramente molto, molto brutta”, ha detto il sindaco Alemanno. Samuele Piccolo, classe 1981, eletto nella  tornata del 2008, quella che ha portato Alemanno sindaco di Roma, fu  più votato: entrò in Campidoglio con 12 mila voti. Viene eletto dopo il pasticcio all’epoca dell’esclusione delle liste del Pdl alle ultime elezioni regionali del Lazio che non impedì alla Polverini di vincere egualmente le elezioni.
“La notizia circa l’arresto di Samuele Piccolo, primo dei consiglieri eletti nel Pdl e vicepresidente dell’assemblea capitolina, getta l’ennesima ombra inquietante sull’amministrazione Alemanno”. E’ quanto dichiarano i capigruppo del Pd e di Sel in Campidoglio, Umberto Marroni e Gemma Azuni, chiedendo che “sia fatta piena luce sulla vicenda e di verificare se siano intercorsi rapporti tra le societa’ della famiglia Piccolo e il comune di Roma”. Inoltre, “pur nella presunzione di innocenza appare opportuno che il consigliere Piccolo, in attesa dello svolgimento del procedimento della magistratura, si dimetta immediatamente almeno dalla carica di vicepresidente dell’assemblea capitolina al fine di tutelare l’istituzione”.

Concetta Di Lunardo