E’ appena apparso il sole, la neve sta cominciando a cadere dai rami. Sulla via Salaria metà dei negozi sono rimasti chiusi, anche se le rivendite di generi alimentari ed il forno, pur con mille difficoltà sono riusciti a fornire il servizio ai cittadini. A forza di colpi di telefonate il consigliere Marco Bentivoglio è riuscito ad ottenere l’invio di un mezzo spazzaneve e di uno spargisale, previsto per oggi anche se non si sa bene quando, di preciso, perchè ci hanno messo in coda alla lista che si è formata. Bene, mezzi prenotati. Mi domando quanti siano. Già cominciano i rimpalli di responsabilità, tra Comune e protezione civile. A Settebagni aggiungiamoci anche Ferrovie e Anas. Speriamo nel Signore, che mandi un sole a picco che scioglie tutto prima che arrivi il gelo, altrimenti apriamo un pattinodromo, con i marciapiedi coperti di neve bella pressata dalle pedate di chi ci è passato sopra. Me li ricordo ancora, nel 1985. Nessuno venne a spalarli, si trasformarono in una lastra di ghiaccio. Non verrà nessuno neanche stavolta, dopotutto sarebbe un impresa titanica farlo in tutta Roma. Dal Campidoglio la raccomandazione più semplice non è arrivata: se avete una pala, provvedete a liberare il pezzetto di marciapiede che si trova davanti casa vostra. Allora il consiglio lo fornisco io: se non vogliamo andare a gambe all’aria nel caso di gelate repentine, spazziamo ognuno il nostro pezzetto, basta anche una scopa vecchia. Nel giro che ho fatto stamattina, sulla Salaria ho visto solo due persone intente ad aprire un varco fino alla strada.
Luciana Miocchi