Archivio | 15:38

Al Museo dell’Aeronautica con le Alfa Romeo del Club Cuore Sportivo – di Alessandro Pino

18 Mar
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In carovana sul Raccordo

Si avvicina la primavera e aumentano le occasioni per veder circolare – specialmente i fine settimana – tante belle automobili italiane di una volta, oggi purtroppo quasi interamente sostituite da scatoloni e scatolette con gli occhi a mandorla. Tra queste meritano una menzione quelle dei soci laziali del Club Cuore Sportivo, sodalizio affiliato al Registro Italiano Alfa Romeo che lo scorso 15 marzo hanno organizzato un raduno con annessa visita al Museo Storico dell’Aeronautica Militare a Vigna di Valle. Di buon mattino e nonostante la pioggerella – un colpo di coda dell’inverno – una ventina di vetture tra Alfa Romeo di ieri e qualcuna di oggi si è

La Giulia nello specchietto della Giulietta

La Giulia nello specchietto della Giulietta

 concentrata in zona Anagnina, sud est della Capitale: il tempo di qualche convenevole, un caffè e via in colonna verso il lago di Bracciano. Lungo il percorso si aggiungono altri equipaggi e alla fine sono circa trenta le vetture che raggiungono il piazzale del Museo, parcheggiando in riva al lago dando vita a un belvedere che compensa il cielo cupo. Ci sono alcune Giulia (la berlina vista in tanti polizieschi all’italiana anni Settanta), la sua derivata coupè Giulia Gt, una rara “2600” blu ministeriale di

L'arrivo al Museo

L’arrivo al Museo

rappresentanza , due Alfetta, tre Spider (il Duetto guidato da Dustin Hoffman in “Il Laureato”), due berline “1750”, altrettante Alfette di cui una all’apparenza appena uscita dal concessionario e la sua erede Alfa 90, sempre elegante nelle linee tese firmate Bertone. Mancavano però le Alfa 75, modello di cui ricorre quest’anno il trentennale della presentazione e proprio per questo impegnate in un’altra manifestazione. Assieme a loro, alcune Alfa più recenti – come la Giulietta attualmente

Alfa di ieri e di oggi in riva al lago

Alfa di ieri e di oggi in riva al lago

in produzione – e un paio di auto storiche di altre marche. All’ingresso del Museo il gruppo degli alfisti è stato accolto dal maggiore Marco Bovesecco, responsabile della sezione espositiva del Museo e dall’ingegner Paolo Faleroni, capo delle guide: a loro volta sono stati ringraziati per l’ospitalità ricevendo in dono una targa a ricordo della visita e una cornice racchiudente un patriottico componimento in versi composto per l’occasione da uno dei soci. Guidata dall’ingegner Faleroni la comitiva ha completato la visita degli hangar in circa un’ora: a causa di prolungati lavori di

La spiegazione dell'ingegner Faleroni

La spiegazione dell’ingegner Faleroni

manutenzione, purtroppo, non è stato possibile accedere a quella che molti ritengono la parte più interessante del Museo, ospitante gli aerei della seconda guerra mondiale – alcuni equipaggiati proprio con motori Alfa Romeo – e delle epoche successive. Foto di gruppo davanti un biplano Fiat (chissà se ne sono accorti…) e uscita dall’ex scalo per idrovolanti, diretti verso un vicino ristorante dove tra un risotto e una fetta di arrosto è stato proposto un quiz rigorosamente di argomento

Copia dell'aereo dei fratelli Wright

Copia dell’aereo dei fratelli Wright

alfistico contenente domande riservate a dei veri esperti, quelli che sanno dire quanti carburatori aveva la “Giulietta Spider Veloce” o se le borchie delle ruote di una “Gt Junior” fossero le stesse della “Gt 1600”. Anche chi non ha saputo rispondere però ha ricevuto una medaglia realizzata appositamente. Sono ormai le quattro del pomeriggio quando la comitiva esce dal locale – sempre sotto la pioggia – per i saluti con le Alfa Romeo storiche che tornano verso Roma.
Alessandro Pino

 

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Incontro pubblico sulla viabilità a Settebagni, Terzo Municipio di Roma Capitale: un fiasco? – di Alessandro Pino

18 Mar

Si è tenuto il 17 marzo presso la sala parrocchiale di Settebagni (Terzo Municipio di Roma Capitale) un incontro pubblico per discutere alcune possibili variazioni alla viabilità locale, già illustrate lo scorso dicembre a piazza Sempione dal consigliere municipale Fabio Dionisi – presidente della commissione Lavori Pubblici – a un gruppo di cittadini vicini alla associazione “Il mio quartiere” che si erano assunti il compito di farle conoscere agli altri residenti in vista, appunto, di successive riunioni. Oltre allo stesso Dionisi era presente il funzionario della Polizia di Roma Capitale Sonia Pompili che ha spiegato come le diverse 20150317_184857bozze di modifica della circolazione siano state studiate per venire incontro alle lamentele ricevute da numerosi genitori di alunni delle scuole di via dello Scalo di Settebagni – attualmente a doppio senso di marcia – in merito agli ingorghi che la intasano specialmente in orario di ingresso o uscita degli studenti, spesso accompagnati in macchina; da qui l’idea di istituire il senso unico su quella strada, giudicando utile inoltre – almeno secondo uno dei progetti – invertire quello del vecchio e stretto sottopasso di via Sant’Antonio di Padova destinandolo all’uscita in direzione Salaria. Tutto questo per provare a snellire il traffico in un quartiere che da alcuni anni sta aumentando nel numero di abitanti per via delle nuove edificazioni, in mancanza però di nuove infrastrutture – come un nuovo ipotetico sottovia – che sembrano sempre più appartenere alla fantascienza. Spiegazioni più approfondite non c’è stato modo di ascoltarne, sia perché le possibili modifiche erano in parte già note anche in seguito ad articoli di stampa, ma soprattutto perché l’incontro è consistito pressoché integralmente in una sovrapposizione di animate discussioni non solo sul merito della materia – tra i sostenitori e detrattori di una nuova eventuale viabilità – ma anche sulla forma, essendo stato contestato da alcuni un presunto ruolo privilegiato avuto dalla associazione “Il mio quartiere” nei rapporti con l’amministrazione municipale. L’impressione è che la viabilità sia stata forse una sorta di scintilla che ha fatto detonare definitivamente un malanimo latente nella zona, venuto allo scoperto dopo anni di reciproci malumori che covavano sotto la cenere. Sta di fatto che dopo poco più di un’ora l’incontro è terminato senza concludere nulla, se si esclude la proposta da parte di alcuni partecipanti di un senso unico alternato nel vecchio sottopasso, regolato da semaforo; Dionisi si è detto possibilista al riguardo, assicurando che avrebbe sottoposto l’idea agli uffici competenti per vagliarne la fattibilità, sulla quale però aveva già espresso dubbi il funzionario Pompili per la mancanza di spazio nel quale attendere la luce verde. Certamente non era in programma di prendere alcuna decisione nell’occasione e Dionisi ha più volte ripetuto che i differenti progetti sono senz’altro passibili di modifiche che tengano conto dei pareri dei residenti, come pure di rimanere lettera morta se fosse evidente la contrarietà degli stessi. In tal caso sarebbe necessario stabilire in quali forme e modalità tali pareri andranno espressi (un referendum di quartiere, forse?) così da evitare astiose polemiche. È innegabile però che a Settebagni qualche provvedimento vada preso, altrimenti si continuerà a rimanere in coda impiegando un quarto d’ora solo per uscire dal quartiere.
Alessandro Pino