A detta di molti, la sua è stata la presenza maschile più apprezzata sul palco del Premio Montesacro durante la serata di gala dello scorso 5 dicembre presentata da Luciana Miocchi: è il nostro Alessandro Pino, il giornalista da tempo braccio destro (e sinistro) di Luciana che nella edizione 2015 la brillante e stilosa conduttrice si è portata dietro nel ruolo di valletto, indaffaratissimo a gestire il
traffico di ospiti e finalisti sul palcoscenico. Per arrivare alla serata al teatro Viganò, però, ci è voluto un lavoro lungo e complesso che Alessandro ha svolto in qualità di segretario dell’associazione ComunicaRoma, organizzatrice della manifestazione: «Quello che si vede sul palco, quell’ora e mezza a teatro è solo la punta di un iceberg, ci sono mesi di preparazione con le ultime settimane che diventano frenetiche assorbendo tutto il tempo disponibile: contatti che vanno presi di persona con artisti, sponsor, premiati, autorità. Senza dimenticare l’Almanacco con i profili dei vincitori dell’edizione precedente, curato da me e Luciana: soltanto quello ha richiesto un lavoro durato quasi un anno. Luciana che è la presidente di ComunicaRoma ha compiuto uno sforzo titanico, io ho cercato di darle una mano come segretario ma lo avrei fatto anche se non avessi ottenuto il ruolo di valletto. Al proposito devo ammettere che l’ho tampinata per un anno intero chiedendole di darmi la parte, ci tenevo tantissimo, solo che onestamente mi ero parecchio appesantito, ero diventato un incrocio tra una tazza del cesso e una balena e son dovuto sottostare a un suo ricatto a fin di bene: “O dimagrisci e riprendi un aspetto decente oppure non ti metto nemmeno a vendere le noccioline in sala”. Alla fine ho perso quaranta chili e quando
sono stato sicuro di essere io il valletto – praticamente un paio di giorni prima della serata finale – mi sono concesso una botta di vita clamorosa, almeno per i miei standard: sono andato da Brioni e mi sono regalato una cravatta in stile 007 da indossare con l’abito di scena». Per il futuro che cosa bolle in pentola? «Di carne al fuoco, per restare in tema culinario, ce n’è parecchia perchè abbiamo tante idee che ci frullano per il capo. L’anno prossimo mi piacerebbe essere il secondo conduttore che affianca Luciana sul palco e credo prenderò delle lezioni di recitazione. Certo, davanti c’è un anno intero ma abbiamo già iniziato a lavorare all’edizione 2016. Siamo positivi e propositivi: qualcosa di bello accadrà».
Penelope Giorgiani
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