A quanto sembra, si starebbero moltiplicando sul ponte delle Valli (specialmente nei momenti di forte traffico, quindi di giorno) le aggressioni agli automobilisti fermi in coda o al semaforo per derubarli di telefoni cellulari e borse lasciati in vista
nell’abitacolo, approfittando delle sicure alle portiere lasciate disinserite: ne aveva già riferito la giornalista Raffaella Paolessi in un articolo su “La Voce del Municipio” un paio di mesi fa, ma i riflettori sul fenomeno li ha accesi nuovamente un intervento apparso su un gruppo Facebook di zona l’undici maggio nel quale una cittadina invitava gli iscritti a fare attenzione perché accadutole la mattina stessa. Le manifestazioni di consenso (i “mi piace”) sono state numerose ma soprattutto i commenti andrebbero esaminati con la massima attenzione non solo da chi si candida ad amministrare il territorio a qualunque livello: in molti non hanno avuto dubbi nell’indicare gli abitanti (zingari? Stranieri allo sbando?) degli accampamenti sottostanti il viadotto come autori delle intrusioni e dei furti. Parecchie sono state le testimonianze di esperienze analoghe accadute sul ponte. Più di qualcuno si è lasciato andare a commenti parecchio sopra le righe, augurandosi soluzioni estreme. Tenendo le distanze da ogni comportamento illegale – cosa che però deve valere per tutti – specialmente ricordando il recente deprecabile lancio di petardi verso un accampamento adiacente al viadotto dei Presidenti (espressione di un becero giustizialismo fai da te) non si può fare però a meno di osservare come l’esasperazione e la paura dei cittadini siano arrivati a livelli estremi così come il senso di impotenza e abbandono, al punto che spesso si ritiene inutile anche denunciare l’accaduto alle autorità.
Alessandro Pino e Luciana Miocchi

Ma che si pretende da uno stato che impedisce alla propria polizia di agire? Dai oggi è dai domani e prima o poi il problema lo si affronta da soli.
Denunciare? A che serve? A chi serve? Solo alle statistiche.
Siamo uno stato volutamente allo sbando!
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Siamo un popolo senza una guida, senza leggi giuste, solo doveri sbagliati, il minimo che ogni cittadino possa lanciare petardi ai campi Rom.
Che sia fatta giustizia, loro ci derivano, noi lanciamo le pietre sopra le loro teste, avanti così
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