Era la fine dello scorso settembre quando via Villa di Faonte – nel Terzo Municipio della Capitale – fu chiusa in via cautelativa in seguito allo
smottamento di un marciapiede. Dopo un paio di settimane la strada – che collega via della Bufalotta con via delle Vigne Nuove – fu riaperta al traffico mentre il marciapiede danneggiato venne interdetto al passaggio e transennato con le classiche reti arancione. A distanza di alcuni mesi però non solo il marciapiede presenta ancora le tracce del cedimento ma delle
reti di delimitazione non c’è quasi più traccia: ne sono rimasti pochi brandelli afflosciati a terra. Ad aggravare la situazione di pericolo – portata all’attenzione del pubblico nei giorni scorsi da Manuel Bartolomeo, presidente del CdQ Talenti – il fatto che i tondini di ferro alti circa un metro che sostenevano le reti sono rimasti in piedi senza alcuna protezione sulla sommità appuntita.
Alessandro Pino



