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Settebagni, III Municipio di Roma Capitale: la asl metterà un centro per le dipendenze al posto del laboratorio di analisi?

18 Set

La Asl ha pronto un centro per le tossicodipendenze da aprire al posto del laboratorio analisi?

Roma, 18 settembre 2024

La Asl starebbe per trasferire il servizio per le tossicodipendenze da sostanze legali e illegali all’ex condotta medica. Questo è l’inquietante passaparola che circola da qualche giorno per le strade del quartiere di Settebagni, periferia del III Municipio. E non arriva da fonti di gossip abituali, ma da ambienti solitamente molto riservati.

Al contrario di quanto asserito fin qui, il centro prelievi non solo non verrebbe implementato, come promesso ed auspicato con servizi sanitari mirati alla popolazione più anziana, in modo da renderla in massima parte autonoma dalla dipendenza dalle famiglie per gli spostamenti, ma verrebbe sostituito con un altro servizio sanitario, mai richiesto dalla popolazione.

Ovvero, al suo posto verrebbe catapultato sul territorio un Serd, Servizio per le dipendenze, che da pochi mesi ha preso il posto del più conosciuto servizio Sert, servizio per le tossicodipendenze. Cambia poco in realtà, sono state incluse tra le dipendenze trattate anche quelle generate dall’utilizzo di sostanze legali, tipo alcool o farmaci. Francamente, un servizio nemmeno necessario, dato che Settebagni e Castel Giubileo sono due quartieri, diretto bacino di utenza dell’ambulatorio della Marcigliana, in cui tutti conoscono tutti e si sa quanti possano essere i probabili utenti del servizio. Pochi, da contare sulle punte delle dita.

Il Comitato di Quartiere di Settebagni si è prontamente attivato ma per le vie brevi nessuno sembra saperne nulla, a partire dai referenti Municipali, che hanno detto al cdq di doversi informare in merito, prima di poter rispondere.

“Nessuno ci ha informato di nulla. Se fosse vero che la Regione abbia deciso senza nemmeno l’avallo del municipio sarebbe grave. Siamo al fianco del comitato di quartiere per tutte le iniziative che si renderanno necessarie” dichiara il consigliere comunale Riccardo Corbucci, presidente della Commissione Roma Capitale, statuto e innovazione tecnologica, raggiunto telefonicamente questa mattina.

Ma ricostruiamo un po’ di storia di quartiere e dell’ambulatorio di Salita della Marcigliana, con le finestre che danno direttamente sulla riserva della Marcigliana, con la sua distesa di Ulivi e sul Castello del Duca Grazioli, un angolo di bellezza e tranquillità incontaminata di cui gli abitanti vanno fieri.

I residenti nel corso degli anni si sono trovati varie volte a difendere l’avamposto sanitario pubblico dai tagli di bilancio e dal cambio di servizi. Presidio di vitale importanza per un quartiere che non ha collegamenti pubblici con il resto dei servizi locali – manca infatti un bus che porti in direzione degli ambulatori della Asl RM1, collocati principalmente in via Dina Galli a Vigne Nuove e a via Lampedusa, zona piazzale Adriatico ma anche con la realizzanda Casa della salute di via paolo Monelli a Bufalotta. Il progetto di una casa della salute, che andasse ad ampliare i servizi offerti nella ex condotta medica – quindi un presidio sanitario pubblico sul posto è presente da sempre – che è anche sede di una postazione di ares 118 giudicata strategica per via della vicinanza con l’autostrada e il Gra – è svanito, a seguito della decisione di ridimensionare il progetto, che allo stato sembrerebbe prevedere solo l’impianto di via Monelli, per altro già in sostituzione del servizio eliminato in via Rovani, dove la Asl era affittuaria. La popolazione di Settebagni era già stata penalizzata all’epoca dell’emergenza Covid, con l’ambulatorio analisi riconvertito fino a fine necessità – a centro per l’effettuazione tamponi Covid, data la posizione isolata rispetto ad altre strutture presenti in situazioni più densamente popolate – e fatta digerire ai residenti con la futura implementazione dei servizi a parziale ristoro per il sacrificio subito.

Con l’emergenza Covid dichiarata cessata a livello mondiale, Il locale comitato di quartiere ha più volte sollecitato la riapertura, tramite invio di pec, ottenendo delle risposte rassicuranti sulla prossima riattivazione del servizio, “a settembre”, come riportato dall’ultima comunicazione ricevuta.

Poi come un fulmine a ciel sereno, il chicchiericio insistente sulla natura dei lavori di ristrutturazione, che sono effettivamente iniziati nei locali di Salita della marcigliana.

Il direttivo del Cdq Settebagni, memore che ogni tempesta nasce da piccoli venti che all’inizio sembrano innocui, e stante la mancanza di conoscenza dei particolari della riapertura, ha messo in campo ogni iniziativa utile per ottenere in forma scritta risposte chiarificatorie in merito alle intenzioni di Asl, Municipio e Regione. Solite voci di corridoio, nei locali municipali, danno per finalmente risolto il problema di dove piazzare il Serd, che come si è capito nessuno vuole sotto casa, chi lo ha avuto sa bene cosa rappresenti in termini di degrado, senza però dire dove verrà posizionato. Il piu lontano possibile da piazza Sempione? In una zona talmente lontana, ai confini del territorio, da dove le proteste potrebbero giungere senza dare troppo fastidio? Magari poco collegata, cosi da limitare la possibilità che giungano in massa gli anziani manfestanti, colpiti dalla paventata sostituzione del servizio? Se poi a pagare il prezzo di una prestazione che va comunque offerta in qualche modo, sarà quella stessa comunità che lamenta scarsi collegamenti pubblici per raggiungere i servizi che non ha sul posto e difende a spada tratta l’unico bene pubblico che aveva, attribuendogli un significato profondo di dignità, nonchè insegna irrinunciabile di civiltà, che nel corso degli anni si è dovuta difendere da tentativi di risolvere i problemi dei “salotti buoni” trasformando il quartiere – piccolo e periferico ma dignitoso – in un tappeto sotto cui gettare la polvere dei quartieri bene, è una questione di poco conto. Elettoralmente parlando non sarebbe una gran perdita. Ubi Maior Minor Cessat..

Luciana Miocchi – Alessandro Pino

L’ambulatorio Asl di Settebagni non riapre e molte persone rimangono deluse fuori dai cancelli. Falso allarme. La struttura entrerà in funzione la prossima settimana

11 Ott

Tantissimi utenti stamattina si sono recati presso l’ambulatorio Asl di Salita della Marcigliana, a Settebagni, convinti di trovarlo aperto e operativo per i prelievi delle analisi di laboratorio e per leprenotazioni attraverso il cup. Invece, contrariamente da quanto annunciato a mezzo volantini dall’associazione il Mio Quartiere nei giorni scorsi, le porte della struttura sono rimaste sbarrate. Si è trattato di un falso allarme.

Immediatamente contattati presidente del comitato di quartiere di Settebagni Domenica Vignaroli e il vice presidente del consiglio municipale, Riccardo Corbucci, Pd , che da sempre seguono le annose vicende del centro Asl –  unica fonte erogatrice di servizi a livello municipale e comunale presente nel quartiere e perciò difesa con strenuo impegno contro ogni logica di tagli portati solo con criteri tecnici ma non di opportunità sociale – , hanno confermato che nonostante i contatti pressoché quotidiani con il Dottor Cristofanelli, dirigente Asl da cui dipendono le sorti dell’ambulatorio, non avevano notizia dell’apertura odierna, che quindi doveva ritenersi infondata. E’ invece vero che è previsto si torni ad erogare – seppur in maniera minima e del tutto insufficiente ma allo stato è ciò che si è potuto ottenere, un solo giorno a settimana – il servizio di prelievo e ritiro analisi, nonché prenotazioni cup per giovedì prossimo, 18 ottobre. Questa volta è confermato, la lettera firmata dalla dirigenza sarà disponibile tra pochi minuti.

Il consigliere Corbucci si spinge a fare una considerazione: “ringrazio il comitato di quartiere e tutti quelli che si adoperano ogni giorno per migliorare Settebagni, ma credo che bisogna essere cauti con le informazioni da dare ai cittadini. Le fonti istituzionali sono le uniche accreditate a dare date e orari dei servizi”.

Luciana Miocchi