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Le riflessioni sull’Expo nel primo libro di una nostra amica

18 Lug
Concetta Di Lunardo

Concetta Di Lunardo

La giornalista Concetta di Lunardo ha pubblicato “Expo 2015 – istruzioni per l’uso”

(pubblicato su http://www.di-roma.com)

Siamo lieti di presentare un libro scritto da Concetta Di Lunardo – giornalista e docente di filosofia che conosciamo ormai da anni – dall’eloquente titolo “Expo – istruzioni per l’uso” . Pubblicato dalla Armando Siciliano Editore,  è un saggio per capire l’evento scritto da Di Lunardo seguendo il binario PINOlibroexpo (1)della sua attività giornalistica e di insegnante. Prendendo spunto dall’incarico di addetta stampa in un convegno preparatorio alla partecipazione della Sicilia – sua regione di origine – all’Expo, vuole essere strumento di riflessione anche filosofica su di esso, ravvisandone le contraddizioni: la presenza ufficiale – in una manifestazione che dichiaratamente si fonda sul rapporto tra alimentazione e sviluppo sostenibile –  di  multinazionali dell’alimentazione globalizzata, non proprio esempio di salutismo alimentare (come una nota catena di fast food) e la carenza nei fatti di una riflessione su tale rapportoche pure era negli intenti fondanti. «Mi sembrava utile scriverlo per i miei studenti – afferma l’autrice – perché leggendo i documenti mi sembrava ci fossero cose che non quadravano. Poi ci sono stata e ho scoperto che era anche peggio: speravo non fosse una fiera del cibo e invece lo è, speravo ci fosse sensibilità rispetto al tema della biodiversità e invece ho trovato persino un padiglione in cui si uccide la biodiverità. Mi riferisco all’esposizione di borse, portafogli, bracciali in pelle di pitone, cammello, coccodrillo. Insomma una vera meraviglia il padiglione senegalese!».

Alessandro Pino

La dirigente del Liceo Gassman non è indagata: “l’Istituto contrasta i fenomeni di intolleranza, razzismo e bullismo” – di Concetta Di Lunardo

2 Mar

La dirigente del Liceo Gassman non è indagata: “l’Istituto contrasta i fenomeni di intolleranza, razzismo e bullismo”

Gassman dirigente 2

Ha dell’incredibile ciò che accade nel Liceo romano “Vittorio Gassman” sotto i riflettori della stampa su presunti fatti di intolleranza e bullismo omofobico. L’attuale dirigente Maria Vittoria Serru, vittima della spettacolarizzazione di certa carta stampata, risulta indagata per fatti che non la riguardano. “Al tempo dirigevo un istituto fuori Roma. Chiedo al quotidiano che ha pubblicato la notizia, di rettificarla”

di Concetta Di Lunardo

È con estremo rammarico che la dirigente del Liceo romano “Vittorio Gasmann” Maria Vittoria Serru ripercorre i fatti che in questi giorni hanno visto la scuola sotto i riflettori della stampa nazionale in merito ad un episodio di presunta intolleranza e bullismo omofobico accaduti nella scuola nel maggio 2014. Vittima anch’essa della benché minima conoscenza della deontologia giornalistica e dell’effetto spettacolarizzante di certa carta stampata, la dirigente apprende dai giornali di essere oggetto di indagine della magistratura nella scuola che dirigerà dal primo settembre 2014, cioè l’anno scolastico successivo ai fatti.

Al tempo la Ds non era in forze presso l’Istituto poiché dirigeva un Istituto fuori Roma né aveva un ruolo all’interno del Gassman eppure paradossalmente apprende da vari quotidiani di essere indagata, per approfondire leggi articolo di La Repubblica: Bulli omofobi perseguitano compagno in chat. Indagini sui prof.

repubblica GassmanLa Ds Maria Vittoria Serru benché abbia chiesto ai redattori dell’articolo sopracitato la rettifica dei contenuti lesivi della sua persona e “ dell’ immagine che l’articolo rimanda dell’Istituto, del corpo docente e della dirigenza… “ è ancora in attesa di una risposta che non arriva.

Di seguito il testo della lettera inviata al capo redattore di La Repubblica Giuseppe Cerasa:

E’ con estremo rammarico che mi corre l’obbligo, dopo la lettura dell’articolo in oggetto, inviarle questa nota, con preghiera di pubblicazione, nelle forme da lei ritenute più opportune.

Preciso che non intendo entrare nel dettaglio giudiziario, vista la non conclusione dell’iter, confidando nella competenza della magistratura per l’accertamento di fatti e responsabilità, ma solo sollecitare un maggior rigore professionale nel pubblicare notizie di così forte impatto e contenuto.

L’immagine che l’articolo rimanda dell’Istituto, del corpo docente e della dirigenza è davvero quanto di più odioso possa essere rappresentato: un manipolo di vili, incapaci di assumersi responsabilità e ruoli.

In attesa che nelle sedi deputate si accerti la verità dei fatti, come attuale dirigente dell’Istituto (preciso che dirigo il Liceo Vittorio Gassman dal 1 settembre 2014, i fatti in questione risalgono alla fine dello scorso anno scolastico), posso, ma, soprattutto, tengo a sottolineare che, pur in un contesto territoriale non facile, l’Istituto da anni è impegnato nel contrasto a fenomeni di intolleranza, razzismo e bullismo, con progetti accompagnati dalle migliori e più competenti risorse interne e del territorio. Risulta essere una delle scuole più attente all’inclusione, con un gran numero di alunni con disabilità, seguiti con competenza e professionalità.

Ha partecipato, con docenti e studenti, lo scorso 18 febbraio, presso la Sala del Carroccio, al seminario con i partner del progetto europeo “Recall Porrajmos”: Opera Nomadi e Circolo Omosessuali Mario Mieli, che all’interno dell’Istituto cura un altro progetto che riguarda la prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale.

In nessun modo e in nessuna forma l’Istituto, nel il suo corpo docente tutto, ha mai sottovalutato il compito educativo che gli è proprio. E’ quindi in quest’ottica che sento di poter porgere all’attenzione di chi legge un’interpretazione differente, almeno per quanto attiene il comportamento dei docenti che non avrebbero sanzionato i ragazzi che sembrano essere coinvolti nella creazione della chat. Riterrei superfluo ricordare le problematiche del territorio, considerato “area a rischio”, ma il dato non è trascurabile, soprattutto per chi programma l’azione educativa e didattica. L’impegno principale del corpo docente è teso, come la rilevazione dei bisogni richiede, a svolgere una costante azione educativa, talvolta in assenza del supporto delle famiglie, e spesso “rieducativa”, a fronte di problematiche sociali, affettive e comportamentali di estrema difficoltà. Ritengo plausibile leggere in quest’ottica la mancata comminazione della sanzione: un atto teso alla “rieducazione” e non certo all’elusione o peggio all’indifferenza. Non sempre la “punizione” dà luogo alla consapevolezza dell’errore, in un’età connotata spesso da oppositività, reattiva o preventiva, con la continua e pervasiva sollecitazione di modelli mediatici e territoriali fortemente devianti. In una visione educativa, per alcuni “romantica”, il docente competente cerca direcuperare il gruppo nel suo insieme ( “vittime e carnefici”),per veicolare quei valori di rispetto, tolleranza e inclusione, di cui si parla spesso, ma che rendere veri e praticabili richiede impegno quotidiano, interesse, dedizione e cura dei propri allievi, tutti.

Maria Vittoria Serru

Mike Huckaby al Brancaleone – di Concetta Di Lunardo

3 Gen

Sbarca per la prima volta a Roma, al Brancaleone il 4 gennaio, Mike Huckaby, leggendario dj e produttore di Detroit, rappresentante del movimento underground della metropoli Techno. Professor alla Youthville, culla di tutto ciò che si cataloga sotto il genere musicale House e Techno! Motor City che, se con l’industria automobilistica vanta il primato di aver messo sulle ruote tutto il mondo, dalla metà degli anni 80 ai primi anni 90 produce e mette in pista Techno Music.

cover verticaleProduttore, tastemaker, insegnante: Mike vive per la musica elettronica, ne conosce le radici e le evoluzioni culturali. Ha sempre guardato oltre l’hype del momento con il merito di aver trovato l’equilibrio perfetto tra Techno e Deep House. Nell’ultimo periodo, oltre a svariate releases sulle sue etichette (Synth e Deep Transportation), ha avuto l’onore di mixare la compilation per il XX anniversario dello storico Tresor di Berlino.
L’evento, organizzato dal collettivo DayC, impegnato nella diffusione della musica elettronica a Roma e attento al ruolo di aggregazione sociale che riveste, sarà preceduto da un dibattito con l’artista che si terrà nei locali occuparti di Casale Alba2 su: Techno Music come prodotto del declino e come fonte di aggregazione sociale a partire da uno spazio occupato. Di cosa si intenda per ruolo sociale della musica, della forza che evoca rispetto al binomio marginalizzazione/emancipazione sarà Huckaby stesso a raccontarlo, avendone fatto esperienza  personalmente in una città complessa come Detroit (vedi programma a margine dell’articolo)

Casale Alba2, così si chiama il casale abbandonato all’interno del Parco di Aguzzano, occupato all’alba del 2 dicembre per restituirlo alla collettività  e sottrarlo alla cementificazione della città. Un dibattito funzionale non tanto all’approccio usa e getta dei frequentatori generici, che associano la techno all’uso di “sostanze”, quanto un modo per trattare la techno come fenomeno culturale, riconoscerne la deflagrante portata sonica e socio-antropologica al tempo stesso.

In serata, prove di musica al Brancaleone di via Levanna 13 che vedranno, insieme a Mike Huckaby, l’artista l’artista Franco B, purista del vinile e resident del “Dancity” di Foligno, realtà tra le più genuine ed autentiche nel panorama dei festival di cultura elettronica italiani. A seguire Ghezzy, il pupillo del collettivo DayC, nato a Montesacro è riuscito a conquistarsi una certa popolarità nell’ambito della Techno, Soul, House, infine Scual (Special Cures for Uncurable Anesthetized Lovers) un progetto multimediale con attività di vjing e performance di Lorenzo Ciciani.

Brancaleone – Via Levanna 13, Roma, dalle ore 23
Ticket:
5 € per i primi 100 acquistati in prevendita
7 € prevendita
10 € Porta

E-mail: daycproduzioni@gmail.com
Facebook: dayc produzioni
Siti web: Pullmaydayc e Brancaleone
Cellulare: 3280436141
Concetta Di Lunardo