Da più di ventiquattro ore niente internet nel quartiere di Settebagni. La fibra non funziona per nessun gestore di telefonia, niente da tim, da Vodafone, wind3, Fastweb. All’inizio sembrava un guasto a macchia di leopardo poi, man mano che si entrava nel pieno delle attività della mattinata si è capito che il down era generalizzato. Valanghe di segnalazioni e di sfoghi sui social, almeno fino a quando non ha cominciato ad andare in sofferenza anche la rete internet da mobile, per i troppi accessi simultanei. L’emergenza covid ha infatti moltiplicato l’esigenza di collegamento in rete e dato impulso alla necessità di avere il servizio sempre funzionante, sia per il telelavoro che per la didattica a distanza, per non parlare dei pagamenti elettronici e il ritiro del contante presso i bancomat. E infatti le prime ripercussioni ci sono state già nel pomeriggio di sabato, con i commercianti costretti a dover avvertire i clienti che non avevano linea e non potevano accettare carte e bancomat, situazione invariata anche domenica, con i terminali bancomat fuori servizi e l’impossibilità di servirsi nel quartiere.
Non funziona praticamente nulla che abbia a che fare con la rete. Stesse drammatiche condizioni per le caserme di polizia e carabinieri, costretti a tornare all’antica e a funzionare in maniera rallentata.
Pare che il problema non sia del singolo gestore ma che si tratti di un guasto di rete, esteso e individuato. Che purtroppo ci sia di mezzo un fine settimana e il ponte del’Immacolata, operai a ranghi ridotti, qualche giorno di ferie e qualcuno in malattia.
Cosa succederà lunedi, con la ripresa dell’attività lavorativa di uffici e negozi, con le richieste dovute al telelavoro – che spesso è organizzato su turni anche festivi – e a quello in presenza, con la ripresa della dad per le scuole che non hanno deciso per il ponte dell’immacolata, con le lezioni dell’Università. Con gli anziani che vivono da soli e si servono dei servizi in rete?
La situazione è considerata drammatica, visto che i servizi clienti delle società di telefonia prevedono una ripresa del servizio per il dieci dicembre.
Un colpo al cuore dell’economia dei negozi di quartiere, che privati della moneta elettronica vedono i clienti partire per altri lidi, in quanto non si possono fare prelevamenti di contanti e a quel punto, trasferirsi per prelevare, tanto vale comprare altrove.
La situazione è drammatica perchè le accresciute esigenze fanno ripiegare tutti sul collegamento da mobile, che inevitabilmente risulta rallentato e impossibilitato a fornire il tutto traffico di dati necessario ai collegamenti video della dad, della visione streaming e al flusso dei dati del telelavoro.
La situazione è inquietante perché le forze dell’ordine si ritrovano a dover operare con mezzi alternativi da museo.
Senza contare che dall’otto dicembre parte l’operazione Cash back di Natale, che restituisce, per il tramite dell’agenzia delle entrate, il 10% dell’importo speso elettronicamente. Un’altra opportunità persa per i commercianti e i clienti del quartiere, in uno dei momenti più delicati dell’intera umanità. Può tutto questo durare altri quattro giorni, salvo e&o ?
Luciana Miocchi