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Aggiornamenti sul SerD che non esiste a Settebagni ma è aperto..a Settebagni: qualcosa si muove a livello di attenzione municipale

23 Set

Dopo la protocollazione di una interrogazione urgente scritta sulla vicenda del SerD fantasma e la sparizione di ogni servizio sanitario pre-esistente o lo svanimento delle promesse di ripristinare le visite ambulatoriali cancellate in passato, venerdì 20, ad opera del consigliere del gruppo misto municipale Fabrizio Bevilacqua, sottoscritto anche dal consigliere Fdi Fabrizio Santinelli, per la quale però il tempo di risposta è di venti giorni; dopo l’annuncio di un’assemblea spontanea da tenersi stasera nei pressi della Asl di salita della Marcigliana che già si preannuncia seguitissima; dopo la passeggiata di protesta di alcuni residenti componenti del Cdq che sono andati a verificare l’effettiva apertura del servizio SerD al posto del centro prelievi; dopo la comunicazione delle iniziative di sollecitazione delle istituzioni, per le quali sono state richieste regolari autorizzazioni, qualcosa comincia a muoversi, almeno a livello municipale, l’istituzione di prossimità per eccellenza. Sono stati appena protocollati tre atti ad opera della consigliera Pd Federica Rampini: un ‘odg, una Mozione ex Art. 44 ed una Mozione ex Art. 45, che commenta cosi: «Sulle Case di Comunità ho sempre chiesto di fare chiarezza sui percorsi, non abbiamo mai avuto informazioni chiare o certe, così nel 2022 abbiamo prima fatto una assemblea pubblica sulla chiusura di Largo Rovani e poi come Consiglio del Municipio abbiamo approvato un ordine del giorno per chiedere, fra le altre cose, la permanenza dell’Ares 118 nello spoke di Settebagni, l’apertura di Via Lattuada e tempi certi per la sede di Via Paolo Monelli. Ad oggi, nonostante tutto, la sede di Via Paolo Monelli è ancora chiusa e Talenti è senza servizio sanitario da dicembre 2023, l’Ares 118 è stato tolto da Settebagni per essere spostato al Tufello, il SerD, che dovrebbe essere un servizio facilmente raggiungibile dagli utenti è finito oltre il raccordo, completamente isolato come è isolata Settebagni. Non posso fare a meno di sottolineare come continui a mancare il coinvolgimento dei territori ma anche dei consiglieri municipali, o almeno di alcuni. Siamo sempre tutti all’oscuro di quelle che sono le decisioni dell’amministrazione municipale».

E dal Campidoglio, Riccardo Corbucci, ex presidente del consiglio municipale ai tempi del Marchionne I ribadisce quanto detto nelle prime ore dell’allarme: «come sempre sarò al fianco dei cittadini di Settebagni che meritano di avere i servizi che difendono e chiedono da anni». Ora che l’apertura è ormai un dato di fatto, Fabrizio Bevilacqua, in quanto componente del consiglio municipale in carica nelle file dell’opposizione, specifica: «indipendentemente da chi possa aver fatto questo tipo di accordo, ogni volta che c’è un accordo di rilevanza municipale, questa giunta si contraddistingue per la poca chiarezza. E’ stato cosi per Casale Camerini, è stato così per le case di prossimità, è stato così per il Tmb e lo sarà sempre. Se qualcuno ha fatto un accordo, non lo ha fatto comunque con il Consiglio del Terzo Municipio e soprattutto, coinvolgendo la parte politica del terzo municipio e i cittadini locali. Ad oggi abbiamo l’unica certezza che ci sono stati dei rumors, qualcuno li ha segnalati in qualche modo alla parte politica del governo municipale, che ha preso subito l’iniziativa chiedendo chiarezza da parte della maggioranza e da parte della giunta di questo Municipio. Poi se abbiamo delle situazioni in cui la stessa maggioranza non si ritrova con questo tipo di gestione della cosa pubblica come se fosse cosa loro .. confidiamo in quella parte di cittadini che vogliono rivendicare la partecipazione attiva sulle problematiche dei quadranti che li riguardano in maniera diretta. Ben vengano le interrogazioni degli altri consiglieri. Sarei strafelice che vengano interrogazioni dalla maggioranza, sarebbe la dimostrazione della costante di tener nascosto ai cittadini e al consiglio municipali le argomentazioni piu importanti. Poi aspettiamo quello che arriverà dalla regione e così capiremo il quando e il perchè è stato fatto questo ma non mi stupirei se qualcosa è stato fatto ed è stato fatto all’insaputa dei cittadini e del consiglio».

Luciana Miocchi

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Il SerD che nessuno sa che deve aprire a Settebagni, ha aperto oggi…a Settebagni. Addio ai servizi per la popolazione anziana

23 Set

Mentre il Comitato di quartiere attende ancora invano risposte chiare e certe da presidenza e giunta municipale, oggi, 23 settembre ha aperto al pubblico il serviizo SerD, eliminato prima dalla sede di Largo Rovani, grande struttura che ospitava tutte le specialità erogate in regime pubblico della asl ma chiusa per un contenzioso con la proprietà privata degli immobili, e poi dalla struttura di via di Monte Sacro. Tutto ciò, secondo quanto ha potuto ricostruire l’opera di ricognizione svolta dal cdq nella settimana precedente, appena avuto il sentore che qualcosa di anomalo stava avvenendo nella struttura, senza che venisse avvertito in via formale o informale alcun ufficio pubblico, né la popolazione o il cdq, i cui recapiti sono ormai presenti da anni nelle liste delle associazioni rappresentative dei cittadini, che viene invece convocato regolarmente in caso di inaugurazioni ed eventi simili. Il tutto in barba al principio di legalità e trasparenza che deve animare l’azione della pubblica amministrazione. Perche tanta segretezza, se non c’è nulla da nascondere? Il comportamento tenuto da chi ha omesso il confronto è particolarmente nocivo, cosi si ingenera nella popolazione un senso di sfiducia e di sopraffazione, che a lungo andare può sfociare in sentimenti di abbandono, se non di ostilità, delle periferie. Poi ci si interroga perché la gente non va a votare o da voti di protesta al primo populista che strilla piu forte degli altri.

Questa mattina alcuni residenti sono andati a vedere se la Asl fosse in funzione. Ebbene si, il SerD ha aperto regolarmente, anche se all’insaputa di tutte le istituzioni interpellate, che non hanno saputo – o voluto magari perché legati da documentazione resa riservata, un’ipotesi come un’altra anche se non è davvero comprensibile come il cambiare idea sulla riapertura e l’implementazione di servizi di analisi e visite mediche possano costituire un problema di pubblica sicurezza tale da dover segretare gli atti – Al momento nella struttura non si somministra metadone ma vi è un servizio di psicologia che si occupa di avviare le procedure di presa in carico.

Per questa sera è prevista una assemblea spontanea, alla quale saranno presenti, oltre a tutti i residenti che potranno, anche le mamme dei gruppi scuola e i rappresentanti del Comitato di Quartiere. Probabilmente non sarà presente alcun amministratore, visto che fino ad oggi nessun rappresentante eletto tra quelli interpellati ha saputo – o voluto, o potuto, a seconda delle ipotesi –  fornire alcuna notizia in merito, tutti all’oscuro, almeno così è stato asserito ad ogni richiesta di informazioni. Se non è stato nessuno a operare questo scambio, a tasferire l’ares 118 e a eliminare i servizi sanitari alla popolazione, chi è stato? Putin, gli alieni? I candidati alla presidenza americana in uno scambio senza riserva di colpi sulla politica straniera? A Settebagni ci sarà una settimana di manifestazioni e di incontri, a partire da questa sera, l’occasione per chiarire e venire a metterci la faccia non mancherà. Questa volta non ci saranno assenti giustificati.

Luciana Miocchi

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Settebagni, III Municipio di Roma Capitale: la asl metterà un centro per le dipendenze al posto del laboratorio di analisi?

18 Set

La Asl ha pronto un centro per le tossicodipendenze da aprire al posto del laboratorio analisi?

Roma, 18 settembre 2024

La Asl starebbe per trasferire il servizio per le tossicodipendenze da sostanze legali e illegali all’ex condotta medica. Questo è l’inquietante passaparola che circola da qualche giorno per le strade del quartiere di Settebagni, periferia del III Municipio. E non arriva da fonti di gossip abituali, ma da ambienti solitamente molto riservati.

Al contrario di quanto asserito fin qui, il centro prelievi non solo non verrebbe implementato, come promesso ed auspicato con servizi sanitari mirati alla popolazione più anziana, in modo da renderla in massima parte autonoma dalla dipendenza dalle famiglie per gli spostamenti, ma verrebbe sostituito con un altro servizio sanitario, mai richiesto dalla popolazione.

Ovvero, al suo posto verrebbe catapultato sul territorio un Serd, Servizio per le dipendenze, che da pochi mesi ha preso il posto del più conosciuto servizio Sert, servizio per le tossicodipendenze. Cambia poco in realtà, sono state incluse tra le dipendenze trattate anche quelle generate dall’utilizzo di sostanze legali, tipo alcool o farmaci. Francamente, un servizio nemmeno necessario, dato che Settebagni e Castel Giubileo sono due quartieri, diretto bacino di utenza dell’ambulatorio della Marcigliana, in cui tutti conoscono tutti e si sa quanti possano essere i probabili utenti del servizio. Pochi, da contare sulle punte delle dita.

Il Comitato di Quartiere di Settebagni si è prontamente attivato ma per le vie brevi nessuno sembra saperne nulla, a partire dai referenti Municipali, che hanno detto al cdq di doversi informare in merito, prima di poter rispondere.

“Nessuno ci ha informato di nulla. Se fosse vero che la Regione abbia deciso senza nemmeno l’avallo del municipio sarebbe grave. Siamo al fianco del comitato di quartiere per tutte le iniziative che si renderanno necessarie” dichiara il consigliere comunale Riccardo Corbucci, presidente della Commissione Roma Capitale, statuto e innovazione tecnologica, raggiunto telefonicamente questa mattina.

Ma ricostruiamo un po’ di storia di quartiere e dell’ambulatorio di Salita della Marcigliana, con le finestre che danno direttamente sulla riserva della Marcigliana, con la sua distesa di Ulivi e sul Castello del Duca Grazioli, un angolo di bellezza e tranquillità incontaminata di cui gli abitanti vanno fieri.

I residenti nel corso degli anni si sono trovati varie volte a difendere l’avamposto sanitario pubblico dai tagli di bilancio e dal cambio di servizi. Presidio di vitale importanza per un quartiere che non ha collegamenti pubblici con il resto dei servizi locali – manca infatti un bus che porti in direzione degli ambulatori della Asl RM1, collocati principalmente in via Dina Galli a Vigne Nuove e a via Lampedusa, zona piazzale Adriatico ma anche con la realizzanda Casa della salute di via paolo Monelli a Bufalotta. Il progetto di una casa della salute, che andasse ad ampliare i servizi offerti nella ex condotta medica – quindi un presidio sanitario pubblico sul posto è presente da sempre – che è anche sede di una postazione di ares 118 giudicata strategica per via della vicinanza con l’autostrada e il Gra – è svanito, a seguito della decisione di ridimensionare il progetto, che allo stato sembrerebbe prevedere solo l’impianto di via Monelli, per altro già in sostituzione del servizio eliminato in via Rovani, dove la Asl era affittuaria. La popolazione di Settebagni era già stata penalizzata all’epoca dell’emergenza Covid, con l’ambulatorio analisi riconvertito fino a fine necessità – a centro per l’effettuazione tamponi Covid, data la posizione isolata rispetto ad altre strutture presenti in situazioni più densamente popolate – e fatta digerire ai residenti con la futura implementazione dei servizi a parziale ristoro per il sacrificio subito.

Con l’emergenza Covid dichiarata cessata a livello mondiale, Il locale comitato di quartiere ha più volte sollecitato la riapertura, tramite invio di pec, ottenendo delle risposte rassicuranti sulla prossima riattivazione del servizio, “a settembre”, come riportato dall’ultima comunicazione ricevuta.

Poi come un fulmine a ciel sereno, il chicchiericio insistente sulla natura dei lavori di ristrutturazione, che sono effettivamente iniziati nei locali di Salita della marcigliana.

Il direttivo del Cdq Settebagni, memore che ogni tempesta nasce da piccoli venti che all’inizio sembrano innocui, e stante la mancanza di conoscenza dei particolari della riapertura, ha messo in campo ogni iniziativa utile per ottenere in forma scritta risposte chiarificatorie in merito alle intenzioni di Asl, Municipio e Regione. Solite voci di corridoio, nei locali municipali, danno per finalmente risolto il problema di dove piazzare il Serd, che come si è capito nessuno vuole sotto casa, chi lo ha avuto sa bene cosa rappresenti in termini di degrado, senza però dire dove verrà posizionato. Il piu lontano possibile da piazza Sempione? In una zona talmente lontana, ai confini del territorio, da dove le proteste potrebbero giungere senza dare troppo fastidio? Magari poco collegata, cosi da limitare la possibilità che giungano in massa gli anziani manfestanti, colpiti dalla paventata sostituzione del servizio? Se poi a pagare il prezzo di una prestazione che va comunque offerta in qualche modo, sarà quella stessa comunità che lamenta scarsi collegamenti pubblici per raggiungere i servizi che non ha sul posto e difende a spada tratta l’unico bene pubblico che aveva, attribuendogli un significato profondo di dignità, nonchè insegna irrinunciabile di civiltà, che nel corso degli anni si è dovuta difendere da tentativi di risolvere i problemi dei “salotti buoni” trasformando il quartiere – piccolo e periferico ma dignitoso – in un tappeto sotto cui gettare la polvere dei quartieri bene, è una questione di poco conto. Elettoralmente parlando non sarebbe una gran perdita. Ubi Maior Minor Cessat..

Luciana Miocchi – Alessandro Pino