(pubblicato su http://www.di-roma.com)
Qualcuno a Settebagni non deve proprio aver mandato giù la recente introduzione della raccolta differenziata spinta che ha comportato la scomparsa dei cassonetti tradizionali dall’intero quartiere. Non si sono ancora placate le polemiche sui ritardi nella raccolta dei sacchetti lasciati fuori la porta di casa dai residenti – conformemente a quanto disposto – che già altre situazioni guastano il panorama di una zona finora estranea a scene che finora si erano viste solo nelle telecronache napoletane ai tempi della crisi dei rifiuti.
Non si spiega altrimenti come in alcuni punti – come vicino ai cestini del giardinetto pubblico in via Sant’Antonio di Padova – si accumulino piccole montagne di spazzatura che superano anche il metro di altezza. Stessa situazione vicino ad alcuni cassonetti per il vetro più isolati.
Non è verosimile che si tratti solamente di materiale lasciato da chi, dopo aver consumato per strada una bibita in lattina – per fare un esempio – non voglia portarsi l’involucro fino a casa: quella visibile nelle immagini è indubitabilmente spazzatura che dalle abitazioni proviene. Forse, come ha dichiarato al microfono di Serpentara Tv il presidente del Quarto Municipio Cristiano Bonelli, fatti del genere sono accaduti ovunque in Italia vi sia stato un cambio analogo nello smaltimento dei rifiuti ed è solo questione di tempo prima che tutti si adeguino al nuovo regime. Si spera che abbia ragione perché – posto che così è come augurare buon appetito ai topi – se la situazione perdurasse anche con il caldo sarebbe davvero spiacevole.
Anche se vi è un’altra ipotesi che pare sommarsi al gesto di qualche incivile: il cambio nella modalità di gestione dei rifiuti sta mettendo in luce, nel territorio cittadino, utenze sconosciute agli uffici contabili Ama, come affitti in nero o abitazioni di cui non è mai stato denunciato l’uso ai fini del pagamento della Tarsu.
A complicare il tutto, la gestione dei rifiuti da strada che non è più competenza Ama ma di una ditta appaltantante, per cui gli operatori addetti alla differenziata possono solo fare segnalazioni.
Intanto, nel piccolo parco di via S. Antonio sono ormai due mesi che si accumulano i rifiuti, così come denunciato e documentato fotograficamente anche sul gruppo facebook Settebagni&Castelgiubileo.
Alessandro Pino – Luciana Miocchi



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