Archivio | dicembre, 2012

2012 in review

31 Dic

I folletti delle statistiche di WordPress.com hanno preparato un rapporto annuale 2012 per questo blog.

Ecco un estratto:

4,329 films were submitted to the 2012 Cannes Film Festival. This blog had 28.000 views in 2012. If each view were a film, this blog would power 6 Film Festivals

Clicca qui per vedere il rapporto completo.

IV Municipio di Roma Montesacro: caccia al tombino perduto

22 Dic

Oltre al rame anche i chiusini sono al centro del mirino

Viadotto dei Presidenti: una lunga fila di buche aperte

Viadotto dei Presidenti: una lunga fila di buche aperte

Guai a non guardare bene per terra. Negli ultimi tempi sta diventando sempre più pericoloso girare con la testa tra le nuvole e gli occhi rivolti altrove. I tombini vanno via come le caramelle e non importa che si tratti di una strada vicinale o del viadotto dei presidenti. Talmente sta diventando un fenomeno diffuso che ormai non vengono sostituiti nemmeno più, a meno che non si tratti di una situazione particolarmente pericolosa.

A volte sparisce soltanto il chiusino, come racconta un addetto alla manutenzione ed in quel

segnalazione provvisoria

segnalazione provvisoria

caso si tratta di qualcuno che mira ad un facile guadagno rivendendo il rottame a peso, quando il lavoro si fa accurato  viene espiantato anche il telaio di ferro – sempre secondo lo stesso addetto che per evidenti motivi tiene a rimanere anonimo – si tratta di opera di professionisti che rivendono la refurtiva al mercato nero . Si tratta di un guadagno facile e poco rischioso: a prezzo di listino ogni pezzo, comprensivo del telaio, va dai quaranta ai novanta euro.

zona Vigne Nuove

zona Vigne Nuove

Sulle nostre strade, complice anche la crisi e le casse vuote, rimangono una fila interminabile di barriere di plastica e cartelli stradali precari, tondini di ferro e nastro per segnalazioni. A volte, anche per mesi.

Le foto a corredo di questo articolo provengono dal viadotto dei Presidenti e da una strada nei dintorni di Vigne Nuove (per la quale si ringrazia la signora Carolina della segnalazione).

Luciana Miocchi

IV Municipio di Roma Capitale: Claudio Maria Ricozzi è il terzo candidato alle primarie per il candidato alla presidenza di Piazza Sempione

16 Dic

ricozzi1(pubblicato su http://www.di-roma.com)

Primarie del pd effervescenti, quelle per scegliere il prossimo candidato alla presidenza di Piazza Sempione. Con la proposta di Claudio Maria Ricozzi, presidente del partito in IV Municipio, salgono a tre i competitori ufficiali.

Perché chi si reca a votare per le primarie dovrebbe preferire lei rispetto agli altri competitori, Corbucci e Marchionne?

Ho molta esperienza maturata in tanti anni di amministrazione e personale: ho fatto l’assessore, ho un ottimo rapporto con la gente e mi piace interessarmi dei problemi del quarto. Ad esempio, mi sono già ono interessato del parco della Cecchina. Mi dedico alla comunità

Quando ha maturato l’idea di candidarsi?

Da due anni sono sono il presidente del partito democratico del IV municipio. Sono ritornato ad occuparmi più direttamente del territorio, per un periodo mi sono dedicato a problemi di più ampio respiro. Ho visto tante cose ingiuste, tipo la chiusura della casa di riposto di Casal Bertone, i disagi di Villa Spada a causa dell’impianto Ama. Credo che sia necessario dare un imput sulla capacità amministrativa che bisogna avere sul territorio. Mi piace molto dedicarmi a questo, lo faccio in maniera passionale e nel corso del tempo, insieme ad altri amici, ho maturato l’idea di candidarmi per la presidenza di questo Municipio

Sui social network è rimbalzata la polemica con Riccardo Corbucci, il primo a rendere pubblica la partecipazione alle primarie. Aveva un accordo con lui?

Con Riccardo avevamo parlato della sua intenzione di candidarsi al Comune, avevamo cercato di fare un ragionamento. Poi la sua decisione è stata un’altra e in bocca al lupo. Non mi interessa fare polemica

Nel regolamento del partito sono previste le dimissioni da cariche dirigenziali in caso di candidatura alle primarie?

Assolutamente no. Non sono previste e non ritengo di doverle dare. Anche perché l’incarico di presidente che ho svolto in questo anni è stato proprio quello di mettere insieme le diverse anime del partito, unitamente al Segretario. Per quel che mi riguarda è l’obiettivo da raggiungere come dirigenti di partito. Credo di averlo fatto con estrema tranquillità

Giunti a questo particolare punto politico nazionale, le primarie municipali si faranno oppure no?

Le primarie sono l’obiettivo del partito, sono uno strumento che è un modo per coinvolgere più attivamente la gente.

Mi scusi ma intendevo per via del fatto che le politiche arriveranno a febbraio

Per le politiche, sembra agli inizi di marzo, ritengo che il Pd sarà impegnato, visto che la legge elettorale non è stata cambiata, con l’obiettivo di rinsaldare un legame diretto con gli elettori. Quindi ci saranno le primarie a fine dicembre per scegliere i candidati alle camere. E’ un modo per stabilire insieme, al di là della legge che non te lo consente, i candidati nazionali per il partito democratico. Credo che queste siano al momento le primarie più importanti. In caso, qualcosa dovremmo essere in grado di decidere anche da soli.

Una volta fatte le primarie per scegliere il candidato presidente del IV Municipio, o in alternativa, una volta designato, gli sfidanti odierni hanno intenzione di collaborare insieme o ognuno andrà da solo?

Io credo che questo non ci sia bisogno neanche di chiederlo, no. Mi auguro che chiunque sia il candidato del pd, dopo aver raccolto le firme necessarie sia tra gli iscritti sia tra la cittadinanza,anzi credo che una volta deciso questo, avrà l’appoggio incondizionato da parte di tutti

Lei ha finito di raccogliere le firme necessarie alla candidatura?

Per gli iscritti si, per i cittadini stiamo finendo di prenderle. Io sono tutti i giorni in via della Bufalotta dalle 16 alle 18 poi dalle 18 alle 20 al circolo Talenti a parlare con i cittadini, a cogliere le esigenze dei residenti al di là delle scelte della politica, per farne un supporto per quello che sarà il programma politico che si andrà a stilare insieme anche agli altri componenti la coalizione di centro sinistra.

Al di là delle ipotesi di vittoria del vostro candidato, avete avuto una consiliatura con un gruppo di consiglieri eletti in otto e ridottosi a quattro, siete arrivati al terzo capogruppo. Lei ha una sua idea su come si può impedire che si possa verificare nuovamente un simile salto di schieramenti?

Al di la di tutto, le diverse defezioni hanno avuto molteplici sfaccettature che sarebbe troppo lungo qui elencare. Il cambiare idea non si può impedire per legge perché il mandato è personale, non è dato al partito, fermo restando che il Pd anche in quattro ha svolto egregiamente il suo lavoro di opposizione, non mollando mai e stando sempre sul pezzo.

Magari in otto sarebbe stato più agevole

Sarebbe stata un’opposizione più forte ma non si può dire che in quattro sia stata di minore qualità. Una cosa che si può fare è scegliere i nomi in maniera oculata, lavorare sulle candidature. Sicuramente non saranno accettati rientri da parte di chi ha fatto il salto passando alla maggioranza e credo che non si potranno mettere in lista persone che hanno dato appoggio esterno facendo scelte che hanno dato modo di discutere. Stavolta è stato fatto un regolamento per le candidature e le scelte saranno fatte a livello municipale, tenendo presente tutte le realtà. Insieme dovremo valutare come abbiamo fatto anche in questi due anni, persone e candidature.

Che lei sappia, sono finiti i candidati alle primarie del Pd ?

Ci sono altre candidature, l’ultima è quella dell’ex assessore all’ambiente Dario Esposito che sta raccogliendo le firme. Lui ha fatto il regolamento , era nella commissione del partito, conosce bene le norme, il 20% degli iscritti e settecento firme di cittadini

Con questi numeri ci potrebbero essere fino a cinque candidati

La vedo un po’ complicata,perché i circoli sono abbastanza già schierati. Hanno già i loro candidati di riferiemento

Luciana Miocchi

Diario afghano 2012 – di Alberto Alpozzi, fotografo

12 Dic
PINOalpozzi 001

Alberto Alpozzi – 2011

Da oggi Lm accoglie il diario di bordo di Alberto Alpozzi, fotografo professionista aggregato alla Isaf per qualche giorno. Lui è bravissimo con le immagini, è stato laggiù anche l’anno scorso. Questa volta ha pensato di raccontare a parole frammenti di vita quotidiana. Sono onorata che abbia voluto condividere sul mio blog la sua avventura. Potete trovare il diario anche sul suo sito www.albertoalpozzi.it e guardare il suo lavoro.

* * * *

8 Dicembre, mattina

Destinazione Afghanistan, Rc-West, Camp Arena. Di nuovo come lo scorso anno in questo periodo. Dicembre. Si parte. Si prepara la sacca, con attenzione e precisione per non scordare nulla. Non è come preparare la valigia per le vacanze. Forse non è neppure uan valigia quella che stai preparando. E’ un pezzo di te, delle tua vita, che devi portarti dietro. Non devi dimenticare quelle piccole cose che ti rappresentano, che ti danno un’identità. Quando parti per certi viaggi è come mettere la tua vita in stand-by. Inizi a fluttuare in una dimensione fuori dal tempo e soprattutto dallo spazio della quotidianità…

08 Dicembre, sera – Fotografare, documentare, interpretare, testimoniare. Essere gli occhi e il cuore di tutti coloro che non possono vedere e toccare con mano certe realtà. Non è facile mettere in una immagine tutte le nostre emozioni, le nostre paure, i nostri desideri. Una, due, mille fotocamere non sono nulla se dentro di noi non abbiamo qualcosa da comunicare. Si prepara la sacca con l’attrezzatura, con i propri strumenti del mestiere che ti seguiranno anche in zone di crisi, in paesi nei quali alcuni credono che sarebbe meglio avere con sè un’arma piuttosto che una fotocamera… Ma la fotografia spesso fa più paura che un fucile. Se punti un arma a qualcuno in Afghanistan è molto facile che faccia altrettanto, ma se gli punti contro una fotocamera non “ha armi per risponderti”.

09 Dicembre, mattina – In attesa del treno alla stazione si fanno un sacco di pensieri. Non è il treno per le vacanze. Non è il treno dei sogni che ti porta via dalla quotidianità dalla quale costantemente vogliamo evadere. E’ il treno che ti palesa quanto la nostra quotidianità sia fatta da tutte quelle cose date ormai per scontate ma che fanno parte di noi, volenti o nolenti, nel bene o nel male. Di quella quotidianità che ti verrà a mancare. Di tutti i sacrifici ai quali andrai incontro. Non è una partenza. E’ un distacco. Una cesura. Fai i conti con quello che sei veramente, con quello che temporaneamente stai abbondonando e con quello che veramente ti racconta il nostro mondo fatto da innumerevoli capricci.

09 Dicembre, sera – Torino, Roma. Roma, aeroporto militare di Pratica di Mare. Briefing e chek-in. Controllo dei bagagli e raggi X all’attrezzattura. Si attende l’imbarco insieme ai ragazzi che stanno rientrando dopo la licenza a metà missione. Si chiacchera. Si scambiano considerazioni. Ognuna ha la propria storia, molti sono ragazzi più giovani di me, alla loro terza o quarta missione. I loro occhi parlano più di mille parole di fronte alle solite domande di rito: hai famiglia? quando rientrerai? laggiù com’è ora la situazione? Lungo la strada dall’Eur per arrivare all’aeroporto abbiamo costeggiato un centro commerciale: tutto illuminato e decorato per Natale. E’ stata una scena surreale che fino al giorno prima invece era non solo la normalità, ma una banalità. Certi viaggi ti fanno scontrare con i tuoi stessi pensieri: che significato ha tutto ciò in un luogo dove il tempo e lo spazio sono alterati? Laggiù tutti i giorni è lunedì. Lunedì fra la sabbia e i pericoli.

09 Dicembre, partenza – Notte. Imbarco. Buio. 4500 km in linea d’aria. Circa 10 ore di volo. L’aereo rulla sulla pista e si stacca. Destinazione Herat, Rc-West. Si viaggerà tutta la notte. Atterreremo con tre ore e mezzo di fuso orario. Si viaggia in silenzio. Per distrarsi c’è chi ascolta musica, chi guarda un film, chi legge. Solo la scorsa settimana ero in volo da e per Madrid. Non è proprio il medesimo viaggio. Un giro in cabina di pilotaggio. Stiamo viaggiando circa a 800 km/h ad una altezza di circa 11.000 m. Siamo sopra a Il Cairo. Sembra di guardare un mappa mondo. Silenzio. Il vettore viaggia incurante di tutto quello che ora sta accadendo là sotto…

10 Dicembre, mattina – Trasferimento terminato. Il portellone dell’aereo si apre. La cabina viene invasa da una fortissima luce. Esci e vieni colpito da un Sole abbacinante. Herat. Siamo arrivati. Si sbarca. Rombi di aerei, elicotteri in movimento e solo divise. Un mondo non solo distante chilomentricamente ma distante da tutta la nostra quotidianità; quella quotidianità attraverso la quale, molti, troppi, giudicano e sentenziano.

IV Municipio di Roma Capitale – primarie Pd per scegliere il candidato alla presidenza: Paolo Emilio Marchionne

12 Dic

marchionnepaolo1(pubblicato su http://www.di-roma.com)

Paolo Emilio Marchionne, attuale capogruppo Pd del IV Municipio di Roma Capitale ha finito di raccogliere le centocinquanta firme di iscritti al partito democratico, necessarie nella prima fase per presentare la propria candidatura. Da lunedì i circoli che lo sostengono ricevono le sottoscrizioni dei cittadini comuni, ne servono settecento, per completare la procedura. Alla luce degli ultimi accadimenti che hanno portato il premier Monti a decidere di rassegnare le dimissioni subito dopo il varo della legge di stabilità, le primarie rischiano di saltare e i candidati alla presenza dei municipi verrebbero decisi dalla dirigenza.

Dice Marchionne «il regolare svolgimento delle primarie allo stato attuale è complicato ma nonostante tutto abbiamo messo in moto il meccanismo. Anche nel caso di impossibilità a svolgerle a causa dell’anticipazione del voto per le elezioni politiche, non si potrà non tener conto del lavoro svolto fin qui».

Allo stato i tre aspiranti alle primarie – oltre a Marchionne e Corbucci si è proposto anche il presidente dell’assemblea del IV Municipio, Claudio Maria Ricozzi – sono tutti del IV, stavolta non si può dire che il candidato è estraneo alla realtà del territorio.

Il partito democratico è una forza di opposizione radicata sul territorio, che ha saputo proporre e indicare alternative diverse per governarlo e se anche non ci dovessero essere le primarie escludo categoricamente che verrà indicato un candidato alla presidenza da fuori perché, comunque sia, ci saranno delle proposte sul campo. Abbiamo un’ampia scelta

Quando è nato il suo proposito di candidarsi alle primarie?

È stato molto naturale. Sono il capogruppo del partito democratico e più che un mio proposito è la volontà di larga parte del collettivo del partito democratico del quarto municipio che ha visto in me uno dei candidati possibili alla presidenza, attraverso le primarie. E anche molti semplici cittadini che mi hanno manifestato il loro gradimento, che mi considerano una persona valida che conosce il territorio.

Quindi la sua volontà c’era da sempre

È stata un evoluzione naturale. Il partito democratico ha fatto il congresso ormai tre anni fa, è radicato sul territorio, ha proposto la festa dell’unità, ha organizzato il volontariato, ha partecipato alle primarie, organizzando ben 23 seggi. Io sono il capogruppo in Municipio e con l’avvicinarsi della scadenza, da un anno in qua questa era una delle intenzioni. Ora si è avvicinato l’appuntamento con le urne e quindi con i tempi giusti ho presentato, insieme a molti militanti del Pd la mia intenzione di candidarmi. Da lunedì stiamo raccogliendo anche le firme dei cittadini.

Perché un elettore dovrebbe votare per lei anziché per un altro, al momento di scegliere alle primarie

Qui non facciamo una scelta in base a chi è più popolare. Ci sono diverse opzioni, scegliere una politica che ha un radicamento popolare piuttosto che inseguire gli scandali sul territorio. Credo che nel mio profilo molti compagni e cittadini, le altre realtà territoriali vedano un profilo ambientalista, probabilmente un consigliere che ha contribuito a costruire l’opposizione in questo municipio rispetto alle speculazioni, che è stato molto vicino al comitato di piazza Corazzini in una battaglia contro l’abusivismo edilizio, che ha cercato, nonostante i tagli, di ascoltare chi chiedeva una istruzione pubblica di qualità in strutture decenti. Sono una persona disponibile, riconoscibile come persona affidabile, con una precisa identità politica nell’area di centro sinistra. Ho partecipato alla fondazione del partito democratico

Nel caso risultasse effettivamente il candidato alla presidenza del Municipio, Lei che è addirittura il terzo capogruppo Pd di una consiliatura che ha visto numerosi consiglieri cambiare casacca nel corso degli anni, pensa di poter avere lo stesso tipo di problema?

Quelli dei consiglieri sono un errore del partito alla sua fondazione, che sotto alcuni aspetti ci siamo trascinato fino ad oggi, cioè mettere persone in lista che poi non hanno un’idea politica che corrisponde al partito democratico. Le liste le fa il Pd in un assemblea locale, con i suoi organismi dirigenti. Per il consiglio municipale non vanno fatte incastrando puzzle, prestando il fianco a questo o a quel candidato al consiglio comunale che ha bisogno del suo galoppino nella lista municipale. Bisogna prendere persone che hanno dimostrato in questi anni di opposizione di dare una mano dentro una sezione, che hanno un’idea di attività politica, che hanno una visibilità, la stessa che credo di avere io , ricordando che non c’è il vincolo di mandato ma che non si può girare da uno schieramento all’altro come un anima in pena. Per quelli ci sono tante altre liste, non quella del partito democratico. Queste ovviamente non sono scelte che fa il presidente. Questo tema però io ce l’ho bene in mente, essendo diventato capogruppo dopo altri due, avendo vissuto anche con lacerazioni personali l’abbandono del nostro gruppo da parte di altri consiglieri. Non sono stati momenti edificanti né tantomeno semplici. Perciò lavoro da militante del pd affinché queste condizioni non si riproducano.

Luciana Miocchi

Roma – IV Municipio: Riccardo Corbucci conferma le voci che lo volevano in corsa per le primarie municipali

9 Dic

(pubblicato su http://www.di-roma.com)

Riccardo Corbucci, vice presidente Pd del consiglio municipale esce allo scoperto: sarà uno dei candidati alle primarie municipali che si svolgeranno il 20 gennaio 2013.

villaspada6dicembre5corbucciConsigliere Corbucci, sono sempre più insistenti le voci che la vogliono in corsa per una candidatura a presidente del Municipio. Le conferma o le smentisce?
Le confermo, perché come deciso dall’assamblea romana del Pd il 20 gennaio prossimo ci saranno, ci dovrebbero essere, le primarie per scegliere i candidati alla presidenza dei municipi. La date per le elezioni regionali e per quelle politiche potrebbero far slittare di qualche giorno questa data, ma credo che ormai le primarie per eleggere i candidati a Sindaco e a presidente di Municipio si terranno, comunque, prima delle elezioni amministrative. In questi sette anni abbiamo costruito un progetto politico per il quarto municipio e abbiamo deciso di raccogliere le firme tra gli iscritti come primo passaggio per presentare la candidatura, mentre da lunedì fino al 20 dicembre raccoglieremo anche le firme fra i cittadini per essere fra i candidati  che sfideranno Bonelli o chi per lui alle elezioni vere e proprie.

Dove è possibile firmare la candidatura?
Organizzeremo banchetti per il territorio e poi ci sono i circoli di Piazza Bortolo Belotti 37 e Via Grottazzolina che saranno aperti tutti i giorni dalle 18 alle 20, sabato e domenica mattina.

Si conoscono già i nomi degli altri partecipanti alle primarie?
Del Partito Democratico sta raccogliendo le firme anche Paolo Marchionne. In più ci possono essere anche rappresentanti di altre forze politiche appartenenti alla coalizione, nonché della società civile visto che servono all’incirca settecentocinquanta firme di semplici cittadini per poter presentare una candidatura, sempre all’interno della coalizione di centro sinistra bene comune.

Al momento lei è l’unico che è uscito allo scoperto.
Non ho motivi per tenere segreta la cosa anche perché le firme fra gli iscritti sono ormai state ampiamente raccolte e siamo passati alla raccolta delle firme dei cittadini. Ovviamente questa candidatura dovrà essere verificata dal Pd e dalla coalizione, come prevede il regolamento interno.

Quindi le voci che la davano prossimo a spiccare il volo verso il Campidoglio erano infondate?
Per la verità ho sempre detto che avrei tentato molto volentieri un’esperienza al Comune di Roma, perché credo di aver dato molto non solo all’opposizione del IV Municipio, ma anche a quella cittadina, basta ricordare le battaglie sui mondiali di nuoto, sulla candidatura alle olimpiadi del 2020, sugli abusi edilizi i cui processi sono ancora in corso. Non sono state certo battaglie solo municipali ma di caratura cittadina, che mi avrebbero consentito di portare alcune idee e progetti all’interno dell’assemblea capitolina. Tuttavia le primarie per il municipio vengono prima delle possibili candidature al comune e rispetto ad una richiesta che è arrivata dalla base del mio partito – in modo particolare da tanti iscritti  e da tante persone con le quali abbiamo collaborato, penso alle battaglie sul dimensionamento scolastico e al mondo del sociale in cui ho tantissimi rapporti e tantissimi amici – di fronte ad una chiamata da parte di tante persone con cui ho condiviso una vita, del territorio del IV Municipio, in sono nato e in cui ancora vivo, francamente ho difficoltà a sottrarmi.

Il momento potrebbe essere favorevole al centro sinistra, forse se vincesse le primarie correrebbe davvero il rischio di essere eletto.
Le primarie saranno molto difficili, la vera sfida non sarà tanto vincere, quanto portare moltissime persone a votare. Saranno a gennaio e l’ultima volta abbiamo avuto la neve… speriamo di poterle fare bene e con la partecipazione di tante persone. Qualora queste persone dovessero decidere che io sia la persona più adatta sarà comunque una campagna elettorale difficilissima, perché il presidente Bonelli, se si ricandiderà, avrà comunque uno zoccolo duro di elettori fedeli a lui per vari motivi, uno tra tutti per il quale l’ho sempre criticato, ha sempre sovvenzionato e sostenuto il proprio elettorato e mi aspetto che di questo gliene siano riconoscenti. Credo anche tuttavia che noi abbiamo la forza come centrosinistra di proporre un programma elettorale forte, composto da tante visioni, di cui avremo occasione di parlare più avanti, proposti dai vari competitor, in grado di fornire un offerta politica che il centro destra municipale non è mai stata in grado di esprimere.

Ha mai pensato a come affronterebbe il verificarsi di una situazione analoga a quella consiliatura attuale, in cui l’estrema vivacità dei componenti dell’opposizione in consiglio si è dimostrata anche attraverso molteplici cambi di schieramento, tanti consiglieri sono confluiti al gruppo misto, alcuni sono entrati addirittura nella maggioranza. Come pensa si possa governare con una situazione del genere?
Abbiamo una squadra che se anche è stata rimaneggiata nel corso di questi anni, ora è forte è compatta. In più ci sono tante persone nuove che arricchiranno l’offerta politica del IV Municipio.

Mi scusi, siete rimasti in quattro.
Non siamo rimasti in quattro, siamo di più, mi riferisco a Michela Pace di Sel, che ha dimostrato di essere una persona onesta e capace, integerrima nei suoi valori. Mi riferisco al Pd che è rimasto con quattro consiglieri Marchionne, Rampini, Dionisi ed il sottoscritto, persone forti ed integre, ognuna per le proprie competenze e qualità. E poi ci sarà la nuova classe dirigente che è cresciuta nel territorio e nei circoli.

Eravate otto una volta.
Sulla questione scrissi anche un articolo, definendo gallinacci quelli che se ne sono andati dal Pd. Mi auguro che quelli che definii così ora non tentino di rientrare in nessuna delle formazioni di centro sinistra, ora che il centro sinistra è molto più forte delle altre formazioni politiche alle quali hanno aderito in questi anni. Sono convinto che la scelta sbagliata sia stata la loro, tanto che i voti del partito democratico stanno aumentando, noi abbiamo guadagnato dalla loro fuoriuscita.

E Romeo Iurescia?
Romeo pur non rappresentando certo una novità nel panorama politico locale, è comunque stato un consigliere che per cinque anni è stato all’opposizione ed ha comunque attaccato il centro destra municipale molto più di quelli che si definivano membri del partito democratico e invece sono finiti, guardacaso, nel Pdl o nell’Udc. Questo non va mai dimenticato.

Il Pd ha qualche idea per impedire che si verifichino nuove elezioni di consiglieri facili al cambiamento di pensiero?
Il partito ha finalmente eletto la propria assemblea municipale, che ha l’ultima parola sulle candidature dei consiglieri, cosa che non era presente alle ultime elezioni. Non si erano ancora costituiti gli organismi dirigenti e quindi c’era un’impossibilità di fatto nel selezionare la classe dirigente. Con l’assemblea municipale ora abbiamo la possibilità di garantire una lista selezionata. Per altro ci sono tante figure a mio avviso sul territorio che possono candidarsi legittimamente e portare la propria esperienza. Per quanto riguarda la coalizione io mi auguro che anche le altre forze politiche che aderiranno si dotino di strutture più forti che nel passato, in grado di eleggere delle persone che possano rappresentarle al meglio.
Luciana Miocchi

Settebagni – IV Municipio di Roma Capitale: illuminato finalmente vicolo delle Lucarie

5 Dic

Dopo più di vent’anni di richieste, promesse, rinvii a tempi migliori, finalmente vicolo delle Lucarie, una delle vie private ma aperte al pubblico transito, a Settebagni, da ieri gode dell’illuminazione notturna. La strada è una di quelle inserite in protocollo presentato dal consigliere municipale Marco Bentivoglio (Pdl) al dipartimento alle periferie di Roma Capitale, che un anno e mezzo fa aveva imposto di dare un ordine di priorità alle singole strade. Nel giro di poco venne illuminata via Piombino, sede di un supermercato e oggetto di insediamenti abusivi precari, quindi a rischio per quel che riguardava l’ordine pubblico.

Rimangono ora solo un altro paio di vie del quartiere non coperte dall’illuminazione pubblica, per le quali il Comune deve stanziare i necessari fondi.

Luciana Miocchi

A Rebibbia Occupy parco! Il quartiere si riprende il Casale – di Concetta Di Lunardo

3 Dic

alba5Non finiranno mai di sorprendere né bisogna  smettere di segnalarli i continui tentativi di cementificazione che colpiscono periodicamente la nostra città. Ma si può fare di più per restituire i beni comuni alla cittadinanza, questa in sintesi  la posizione dei cittadini del Coordinamento per la tutela del Parco di Aguzzano a Roma, che stamattina hanno occupato il Casale Alba 2 “per restituirlo alla collettività, integrandolo con il Parco e la sua originaria destinazione socio-culturale”. In queste ore un centinaio  di cittadini di età compresa tra i 20 ed i 70 anni riuniti  in un’assemblea aperta a tutti , sta ragionando su come difendere e migliorare il futuro del parco d’Aguzzano, dei suoi casali, dei  quartieri che ruotano intorno al IV e  V municipio. Un percorso che  da un anno a questa parte ha impegnato il Coordinamento nella costruzione di un percorso che  non si è limitato solo a “ difendere il Parco dall’ennesimo attacco speculativo, ma che ha rappresentato per molte persone un’ occasione per conoscersi e condividere idee e sogni”. Occupy Alba2 è il risultato di percorso  nato in opposizione al progetto Icam (Istituto a Custodia Attenuata per Madri detenute con figli fino a tre anni di età) che, secondo i cittadini, aprirebbe la strada alla cementificazione del parco e delle zone limitrofe. Alba è l’acronimo di Anonima Laziale Bonifiche Agrarie, l’ente che gestì la bonifica dell’agro romano nel ventennio per restituirlo alla cementificazione della metropoli. Icam, il progetto dell’amministrazione penitenziaria, per la custodia delle madri detenute,  prevede di stravolgere l’area verde, immaginando modifiche radicali dell’area, la messa in sicurezza delle aree interne ed esterne al casale con dispositivi di sorveglianza illuminate h24 che farebbero del casale un campo di prigionia.

La storia
Il Coordinamento dopo aver elaborato un documento tecnico, tentato vanamente un minimo dialogo con le istituzioni, raccolto 3500 firme nel quartiere, dopo aver condiviso in questi mesi approfondimenti e ragionamenti  il Coordinamento è arrivato alla conclusione che è inaccettabile la realizzazione di un’area militarizzata dove rinchiudere e quindi isolare le madri con i loro figli. Un folle progetto che inoltre aprirebbe la strada alla cementificazione del parco e delle zone limitrofe.

No alla speculazione e cementificazione
Alla speculazione il Coordinamento oppone un nuovo modo di intendere la socialità e gli spazi, concepiti non come contenitori vuoti, ma come luoghi “vivi” di aggregazione, confronto e cultura: “non vogliamo più chiedere e reclamare per ottenere false promesse, bensì riscoprire la gioia della condivisione, del “fare” insieme con le proprie mani senza discriminazioni di colore, sesso, cultura, nazionalità”.

Sì all’originaria destinazione socio-culturale di “Alba2”

In continuità con queste idee ci siamo riappropriati del Casale Alba2 (restaurato e inutilizzato dal 2009) per restituirlo alla collettività, integrandolo con il Parco e la sua originaria destinazione socio-culturale. Sogniamo uno spazio dove ripartire dal basso, sottratto alle logiche di potere e di profitto senza prevaricazione di alcun tipo, aperto alla libera condivisione di saperi e risorse, in cui le persone non si limitino ad usufruire passivamente di un servizio, ma siano attivamente protagoniste dei suoi percorsi, delle sue attività, della sua gestione, della sua volontà di armonizzare e valorizzare le diversità.

I laboratori

Al via alcuni progetti come l’Osservatorio contro la cementificazione (indagine e informAazione contro la speculazione edilizia e per la salvaguardia dell’ambiente), laboratori pratici come la ciclofficina, il laboratorio di falegnameria, di erboristeria, di informatica (per la condivisione dei saperi e del saper fare), la biblioteca e la sala prove musica (luoghi di socialità, produzione, accoglienza ma anche di proposta sull’editoria cartacea e musicale autoprodotta), la BancarellaSprigionata (luogo di dialogo autogestito con le detenute di Rebibbia)

Appuntamenti nel Casale Alba2

Domenica 9 Dicembre 2012 dall’ Alba al Tramonto
ore 10.00 – attività per bambini (di tutte le età!)
ore 13.00 – Pranzo sociale
ore 15.00 – Assemblea Pubblica di presentazione
ore 18.00 – Aperitivo musicale
info: coordinamentoparcoaguzzano@inventati.org

Concetta di Lunardo