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Perché il sindaco Gualtieri ha ragione a volere la Ztl estesa: una scelta di civiltà per la Capitale

3 Mag

[ROMA] C’era da aspettarselo: sta suscitando un vespaio di polemiche il progetto della Nuova Ztl Estesa e prolungata che il Comune di Roma sta attuando con l’installazione lungo la Fascia Verde di telecamere per rilevare le targhe dei veicoli fanno scattare multe salatissime per quelli non in regola e che inizierà a entrare a regime dal prossimo novembre con una serie di inasprimenti progressivi.

Sono state annunciate petizioni on line e raccolte di firme mentre si moltiplicano gli interventi inferociti via social dove esplode la rabbia e la frustrazione dei possessori delle auto più vecchie che di fatto saranno da buttare.

E grazie a Dio, ci sarebbe da aggiungere. Perché l’iniziativa della Giunta del sindaco Gualtieri è sacrosanta, è una scelta di civiltà coraggiosa e responsabile che guarda all’ambiente e al futuro delle nuove generazioni di romanə senza curarsi del becero ricatto delle parti più retrive della popolazione che minacciano già di vendicarsi nella cabina elettorale non votando più per il Partito Democratico.

I numeri che vengono sventolati con modalità tra il terroristico e il pietistico da chi proprio non vuole saperne di ecologia e ambiente parlano di trentamila residenti che non potranno più usare le loro vecchie auto- e dovranno cambiarla o decidersi finalmente a prendere i mezzi pubblici, si spera pagando l’abbonamento come si usa nei Paesi che vogliano dirsi civili- arrivando poi a una cifra che oscilla tra i 300mila e i 350mila titolari di auto vecchie che entrano nella Fascia Verde da zone periferiche o da fuori Roma.

Beh, a fronte degli ululati di lamento che più o meno recitano tutti “Non posso permettermi una macchina nuova, il sindaco colpisce i più deboli con un provvedimento egoistico da fanatici rossi col Rolex” ci sarebbe invece da rispondere che l’egoismo è proprio quello di chi continua a voler anteporre i propri meschini interessi e la propria pigrizia al bene comune e vuole proseguire ad avvelenare il prossimo con i gas di scarico di catorci vecchi e inquinanti anziché dotarsi di un veicolo elettrico o meglio ancora usare i mezzi pubblici che a Roma ci sono e vengono rallentati proprio dal traffico privato.

E se vogliamo parlare di “più deboli” questi sono proprio coloro che devono subire l’arroganza indolente degli inquinatori a oltranza, che oltretutto sfogano platealmente e in modo eclatante il fatto di non potersi permettere non diciamo il Rolex ma nemmeno una macchina nuova: mera conseguenza del fatto che se si fossero impegnati di più nella vita studiando, adesso potrebbero cambiare auto e soprattutto capire la bontà di un provvedimento che finalmente renderà respirabile l’aria della Capitale, come grazie al cielo sta invece facendo la parte più responsabile, istruita e consapevole dei cittadinə che sono la stragrande maggioranza delle romane e dei romani.

Ce lo chiede l’ambiente ed è doveroso nei confronti di coloro ai quali lasceremo la città in eredità. E allora diciamolo chiaramente: se c’è una petizione che andrebbe promossa è quella per assegnare il Nobel per l’Ecologia al Sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
Alessandro Pino

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