
[ROMA] Questo non è un articolo di cronaca teatrale come ne vengono scritti usualmente, diciamolo subito.
Certo, è pur vero che con “Le cose che non ho mai detto” stiamo parlando di uno spettacolo andato in scena al Teatro 7Off di Monte Sacro- struttura diretta da Michele La Ginestra- nell’ambito della rassegna [Ri]aperture Mentali 2022, quindi un palcoscenico di tutto rispetto per di più con la sala completamente piena.
A essere veramente speciali sono stati gli attori, giovani anzi giovanissimi-dai 14 ai 18 anni- allievi del laboratorio Le capre lilla spontanei, freschi e spigliati nel portare in scena non tanto dei personaggi ma loro stessi e la loro generazione, con i loro progetti, problemi, sogni, ansie (la maturità su tutte), sofferenze e disagi esistenziali con testi scritti da loro stessi.

E nonostante questo sono comunque riusciti a concedersi e a concedere qualche raffinata citazione per intenditori come quella della celebre e divertentissima scena del “caffè con utopia” dal film Vieni avanti cretino.
Prova degna di nota dunque, ma senza la smania o la fretta di voler portare alla luce una nuova generazione di attori, come conferma il regista dello spettacolo e direttore dei laboratori del 7Off Andrea Martella: «Promettono bene come persone, come attori non è importante, a questa età devono pensare a essere quello che sono, ragazzi e ragazze che si divertono, la recitazione è uno strumento, non è un punto di arrivo».
Prosegue Andrea Martella: «Abbiamo fatto pochissimo teatro, abbiamo parlato tantissimo della loro vita, della scuola, dei fidanzati, delle fidanzate, la famiglia, i professori, le loro problematiche. Di teatro abbiamo fatto pochissimi minuti ogni volta. Il risultato è uno spettacolo in cui hanno detto veramente le cose che nessuno gli ha mai fatto dire. Una generazione meravigliosa che nessuno fa mai parlare. Una generazione che si è fatta il Covid e se lo sta ancora facendo a scuola, al liceo che dovrebbe essere l’età più spensierata. Hanno qualcosa da dirci, ascoltiamoli, questa è l’idea».
E va bene, il successo può attendere, però le ragazze e i ragazzi sono stati così bravi, belli e appassionati che meritano di essere citati tutti: in scena quindi c’erano Annaluna Bernari, Riccardo Billi, Olimpia Buompane, Letizia Calí, Aurora Cotrone, Giulia Cui, Giulia Mataloni, Michela Nonni, Gabriele Spaccini. Se vorranno andare avanti nel loro percorso teatrale, tutti ne saremo lieti.
A cura di Alessandro Pino