Tag Archives: Marco Baldini
Galleria

Terzo Municipio di Roma Capitale: ingorghi pazzeschi per Rino Gaetano – in compagnia di Alessandro Pino

3 Giu

Manifestazione affollatissima per ricordare il cantante ma traffico e parcheggi selvaggi in tutto il quadrante attorno piazza Sempione

20150602_225037A

parcheggiati a piffero

La premessa doverosa è che al posto di questo breve scritto avreste dovuto leggerne un altro: quello sulla manifestazione (riuscitissima) in ricordo di Rino Gaetano, tenutasi a piazza Sempione la sera del 2 giugno. Nel pomeriggio di quel giorno avevo ricevuto infatti un subdolo messaggino dalla titolare di questo blog che dietro la cordiale forma “Ti andrebbe di andarci e scattare un paio di foto, ci sta anche Marco Baldini che presenta” nascondeva un ben più autoritario “Se non ci vai ti sego i rami, Pino”. Mangiata dunque la foglia con tutto il tronco e le radici, avevo programmato di essere in zona per le ventuno e qualcosa, fare i famosi due scatti e sgomberare il campo.

20150602_225313

In lontananza si scorge l’orologio luminoso di piazza Sempione

Effettivamente ero uscito (così credeva il solito candido) per tempo, previo controllo della schedina di memoria dentro la reflex onde evitare repliche di una recente figura da chiurlo da me rimediata. Dall’autoradio arrivavano le prime note di un’opera lirica in quattro atti, “Adriana Lecovreur” di Francesco Cilea: prendere nota di questo dato perché vedrete risultare non secondario. Già a più un chilometro di distanza dalla piazza, arrivando dalla Nomentana, mi era sorto il sospetto che non sarebbe stato facile trovare un buco dove lasciare la vettura: dopo numerosi giri – in compagnia di parecchi altri  sprovveduti – mi sono reso conto che l’intero quadrante da Sacco Pastore fino a via Cimone, da piazzale Adriatico a Conca d’Oro era diventato un monolitico blocco di vetture affastellate nei parcheggi più improbabili, segno inequivocabile del successo della manifestazione. Auto in tripla e quadrupla fila, micidiali ingorghi a croce uncinata (come in “Così parlò Bellavista”) talmente serrati da non permettere nemmeno il passaggio dei motorini. Le tento tutte (tranne quella di parcheggiargli sul palco) ma qualunque rotta si mostra disastrosamente inutile, sia vicino all’Aniene dove con la marea di pedoni scorre più birra che acqua del fiume, sia allontanandosi nell’illusione che un posto si trovi. Come nelle vecchie strisce di Disegni & Caviglia, ogni tanto arrivano dalla piazza le strofe del compianto Rino nazionale, ma subito sono sovrastate dal concerto di clacson che va in scena 20150602_222912inesorabile. Guardo le cifre verdi dell’orologio sul cruscotto e vedo che sono passate due ore: ormai l’obiettivo non è più scattare le foto ma riuscire almeno a svicolare da quella autocalisse (neologismo da me coniato per indicare una apocalisse automobilistica), essendo inchiodato su via Cimone: davanti a me qualcuno la prende più sportivamente, un gruppo di ragazzi fa amicizia con delle coetanee nella vettura affianco, mi trovo a riflettere che se scocca una scintilla è probabile che anche i battesimi si tengano qui. A un certo punto mi sorprendo a esaminare con interesse dei volantini pubblicitari che avevo portato per buttarli nella differenziata, rovistando sul sedile saluto con sollievo la scoperta di quello consegnatomi giorni prima dal divulgatore di storia romana Dino Ruggiero che illustra la Casa del Ferro a Fidene e mi garantisce almeno cinque minuti di lettura. Un altro tapino si arrende e spegne il motore dichiarando urbi et orbi che si accamperà qui trascorrendovi la notte, io tengo duro guardando fiducioso non tanto al futuro quanto all’autobus rimasto in mezzo a piazza Menenio Agrippa: è l’ultimo ostacololo verso la salvezza, se ce la fa lui a liberarsi posso svoltare in direzione di Talenti e andarmene, cosa che avviene dopo un’altra decina di minuti.  E l’opera lirica in quattro atti di cui parlavo prima? Iniziata quando ero uscito, termina esattamente mentre imbocco i vialetti di casa, il che può fare intuire la durata di questa piccola odissea semiseria…l’articolo sul memorial per Rino Gaetano mi sa che lo faccio l’anno prossimo.

Alessandro Pino

Concluso con successo il “Premio Montesacro 2014” – di Alessandro Pino

4 Dic

Tutto esaurito al teatro Viganò per una serata di premiazioni e spettacolo

(Pubblicato su http://www.abitarearoma.net)

una visione del pubblico in sala

una visione del pubblico in sala in attesa che inizi la premiazione

Si è conclusa con una serata di premiazioni e spettacolo, tenutasi il primo dicembre presso il teatro Viganò di piazza Fradeletto, l’edizione inaugurale del “Premio Montesacro”, iniziativa tesa a dare il giusto riconoscimento a personalità e realtà attive nel territorio del Terzo Municipio e distintesi per il miglioramento della qualità di vita dei suoi abitanti.

i trofei in attesa di essere consegnati

I trofei in attesa della consegna ai vincitori

Voluto fortemente e patrocinato  dal presidente del Consiglio municipale Riccardo Corbucci e organizzato dalla associazione culturale Frog, senza sovvenzioni pubbliche e realizzato grazie alle sponsorizzazioni e al lavoro volontaristico, il premio aveva avuto una prima fase con l’apertura del proprio sito internet, utilizzato per illustrare le categorie in gara raccogliendo per ciascuna le segnalazioni da parte della cittadinanza. Tra esse, una giuria aveva poi selezionato tre finalisti scegliendo i vincitori, rimasti segreti fino all’apertura delle buste durante la serata a teatro presentata dalla giornalista Luciana Miocchi e da Simone Esposito, affiancati dal conduttore radiofonico Marco Baldini nel ruolo di impertinente commentatore: tutti divertenti e divertiti anche nello sdrammatizzare contrattempi come quello occorso alla cantante Nathalie  (vincitrice nella categoria Donna dell’anno) rimasta con la tastiera fuori uso al momento di esibirsi.

PINOpremiomontesacroH

Premiazione della Polisportiva Vico

Con ventiquattro categorie (più una alla memoria, per la quale è stata scelto di ricordare la giovanissima Valentina Col) ogni tentativo va fatto per evitare la compilazione di una lista somigliante a un elenco telefonico di coloro che hanno portato a casa il premio vero e proprio, consistente in una riproduzione della sede municipale di piazza Sempione, realizzata dallo scenografo Giancarlo Renzi e consegnato sul palco da personalità del territorio assieme alla reginetta di bellezza Claudia Spinella, la Miss Terzo Municipio in carica: dunque il giovane Federico de Rosa, scrittore autistico, è stato nominato Uomo dell’anno aggiudicandosi anche il trofeo per la sezione scrittura.

Tra i giovani ha vinto Deborah Evangelisti, generosa e capace soccorritrice di una bambina vittima di soffocamento. Per la scuola  il dirigente Michele de Gaetano. Dominate dalle ragazze le categorie relative allo sport: quella per le società ha visto prevalere la Polisportiva Vico, mentre tra le atlete sono state premiate a pari merito le ragazze della Asd Ginnica 3 e le calciatrici della Roma XIV, che hanno il campo casalingo a Settebagni. Francesco Barresi de “La Repubblica” e Sara Mechelli di “RomaToday”  (sito che si è aggiudicato anche la propria categoria) hanno vinto rispettivamente le sezioni per i giornalisti della carta stampata e della rete.

i saluti del presidente del consiglio municipale Riccardo Corbucci

i saluti del presidente del consiglio municipale Riccardo Corbucci

L’emittente locale Teleroma 56 è stata premiata per il suo ruolo ormai storico nell’informazione locale. Per il senso civico il trofeo è stato ritirato da Pierluigi Monaco ed Ermanno Righetti, dirigenti della associazione “Sulla Buona strada” attiva nella promozione della sicurezza stradale. Il premio per il volontariato è stato diviso in due categorie: quello di area cattolica è andato alla associazione Televita, quello laico alla Anagramma Onlus. Per il sociale ha vinto il Centro Tangram, specializzato nell’assistenza alla disabilità. Il dinamico presidente del Comitato di Quartiere Serpentata, Domenico d’Orazio – che tutti conoscono come Mimmo – ha vinto la categoria attivismo politico. Nel campo delle arti, la pittura ha visto primeggiare Letizia Marabottini; il cineasta Michele Vitiello ha vinto la sezione cinema e corti, mentre per il teatro sono stati premiati a pari merito Flavio de Paola (direttore artistico del “Degli Audaci”)  e il regista-autore Tommaso Sbardella, di casa al Viganò. Il brillante intellettuale  Gherardo “Dino” Ruggiero ha vinto la sezione cultura; per la promozione musica la vittoria ha arriso alla Associazione Italiana Rino Gaetano, intitolata all’indimenticato cantautore che di  Monte Sacro fu residente e il cui nipote Alessandro si è esibito sul palco alla chitarra. Oltre la mente però anche lo stomaco reclama la sua parte di nutrimento e giustamente è stata premiata la rosticceria Papero Giallo nella categoria commercio, per l’artigianato ha invece vinto Roberto Carminati. Il premio alla carriera (costellata di onorificenze e medaglie) è andato al Luogotenente      Salvatore Veltri,  che ha comandato la stazione Carabinieri di Talenti per oltre un quarto di secolo, dagli Anni di Piombo fino al recente congedo.

premio alla carriera 2014 Salvatore Veltri

premio alla carriera 2014 Salvatore Veltri

Le performance del gruppo  musicale “The Mirrors” (simpatico omaggio ai Beatles) e degli attori rugantiniani Fabrizio Russotto  e Gilberta Crispino hanno fatto da contorno alla consegna dei trofei, ma anche i candidati che non sono riusciti ad aggiudicarseli hanno ricevuto una pergamena a ricordo della manifestazione: «Mi dispiace per tutte le persone e le realtà che non sono riuscite a vincere quest’anno – ha commentato al termine Corbucci – spero che partecipino anche l’anno prossimo e che questo premio diventi un fiore all’occhiello per il Municipio e si moltiplichino anche le candidature».

Alessandro Pino