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Pezzi di Settebagni (e di cuore) che vanno via: arrivederci a Mimmina, Caterina e Camilla

30 Ott

[ROMA] Non sembra essere un gran periodo, questo, per il quartiere di Settebagni: sono venute a mancare persone e animali che da sempre vivevano qui. Domenica Vignaroli che era per tutti Mimmina, storica commerciante e attivista del vecchio Comitato. Chi fra i residenti non era mai entrato nel suo negozio, forse uno degli ultimi empori di una volta?

Caterina Ciccarella era la vedova di Dario Miocchi: sempre discreta e ritirata ma sempre con una buona parola per tutti.

E la cagnolina Camilla, forse l’animale- ma ormai aveva tratti caratteriali da persona- più anziano del quartiere, veterana del condominio Il Colle fin dalla costruzione. Non solo sono pezzi di vita ma pezzi di cuore. Ma è solo un arrivederci.

(A cura di Alessandro Pino)

Dopo più di dieci anni Settebagni saluta con affetto padre Mario. L’ex parroco di S. Antonio da Padova va a Capestrano

29 Set

Dopo quasi dieci anni trascorsi alla guida della parrocchia di Sant’Antonio di Padova a Settebagni, il padre francescano Mario Stepak è stato chiamato ad altro incarico che lo porterà lontano, in terra d’abruzzo, a Capestrano (AQ). La comunità dei credenti settebagnini – ma non solo – lo ha voluto salutare lo scorso 22 settembre con una messa ed una serata in suo onore.

La funzione  pomeridiana ha visto infatti gli interventi – alcuni anche molto commossi – dal pulpito di esponenti della società civile che hanno ringraziato il religioso per l’opera prestata in questi anni, volta a riportare in chiesa e alle attività parrocchiali tanti più fedeli possibili. Tra gli altri si sono avvicendati al microfono la presidente del comitato di quartiere di Settebagni, Domenica Vignaroli – a tutti nota come Mimmina – e i consiglieri municipali Marco Bentivoglio e Riccardo Corbucci, entrambi da sempre molto attivi nella zona. Assieme a loro, alcuni bambini che frequentano il catechismo. Padre Mario ha ricevuto in omaggio alcune targhe dedicategli dai fedeli e vi è stato un intervento del nuovo parroco, padre Giustino, già viceparroco.

Terminata la cerimonia religiosa tutti si sono ritrovati sul sagrato della chiesa, piatti di carta alla mano, per un seguito senz’altro più profano ma graditissimo: l’ormai classica degustazione delle penne all’arrabbiata preparate dalle stesse cuoche che in estate si adoperano per i festeggiamenti in onore di Sant’Antonio. A seguire, l’esibizione della banda Giuseppe Verdi, sulle cui note un po’ malinconiche è stato dato il commiato all’amato padre Mario, che nel corso degli anni ha saputo farsi apprezzare per i suoi modi garbati e la capacità di risolvere con diplomazia le piccole o grandi questioni della comunità.

Alessandro Pino