Archivio | 20:10

Dalla tenda sotto il cavalcavia al set cinematografico scambiato per un insediamento abusivo

21 Mag

il centro di accoglienza e le macchine parcheggiate in divieto

Continua a produrre accese polemiche la presenza dei nomadi sul territorio del IV Municipio. Risale a pochi giorni addietro la notizia, riportata anche da http://www.affaritaliani.it, di proteste espresse di un gruppo di residenti della Cesarina, dove – quasi all’incrocio con la Nomentana – si trova un ex campeggio da tempo convertito a campo nomadi. I cittadini puntano il dito contro i veicoli che gli ospiti lasciano parcheggiati lungo la strada, stretta e senza marciapiedi,  che spesso finiscono per ostacolare la circolazione, specie quando transitano automezzi di grandi dimensioni come gli autobus della linea Atac  308. Altro motivo di lamentela sono i cumuli di rifiuti ai bordi della carreggiata – tra l’altro adiacente la riserva naturale della Marcigliana –  verosimilmente depositati dagli stessi zingari. Qualche chilometro più in là invece si torna a parlare di insediamenti abusivi lungo la Salaria, nelle immediate vicinanze della ex cartiera da tempo adibito a “centro di permanenza temporanea per l’emergenza abitativa” ma nei fatti sistemazione pressochè  definitiva – degli stessi nomadi: proprio di fronte al centro, sotto la rampa dell’adiacente cavalcavia di Villa Spada da qualche giorno è comparsa una tenda.

la tenda sotto il cavalcavia

Chi ci sia dentro non si sa ancora con certezza ma alcuni mesi addietro era sorta un vero e proprio accampamento nella boscaglia alle spalle della struttura, formato dai familiari di chi aveva trovato sistemazione all’interno, che premevano per entrare a loro volta, non volendosi separare dal resto del nucleo. Anche all’epoca molti cittadini espressero il proprio disagio, riferendo di persone che rovistavano in ogni cassonetto e salivano sugli autobus in condizioni igieniche imbarazzanti. Si sparse inoltre la voce secondo cui nella tendopoli fossero custodite diverse armi da fuoco, che tra le baracche si nascondessero, sotto mentite spoglie, alcuni pregiudicati dell’est europeo. Alla fine l’insediamento fu sgomberato, stessa sorte toccata poi a uno molto più piccolo ma ben nascosto da un recinto di lamiere a Settebagni. I cittadini hanno fatto la loro parte segnalando situazioni anomale, la palla adesso passa alle istituzioni. Nel frattempo sale la frustrazione e il risentimento di chi percepisce che le proprie preoccupazioni vengono ignorate dalle autorità competenti, anche perchè al momento, un vero e proprio piano per risolvere le situazioni di degrado non c’è. Gli sgomberi avvengono ma gli agglomerati risorgono immediatamente, gli abitanti di tanto squallore non hanno nulla da perdere, la maggior parte degli sfollati ha passaporto europeo e non può ricevere fogli di via.

il set cinematografico scambiato per l’ennesimo accampamento

Tanto che si creano anche falsi allarmi, come accaduto di recente in zona Vigne Nuove, dove un gruppo di malconce roulotte adoperate per un set cinetelevisivo è stato scambiato per un accampamento abusivo sorto nell’unico spazio verde rimasto tra gli edifici di edilizia residenziale pubblica.

Luciana Miocchi –  Alessandro Pino

Roma – IV Municipio: pulizie di primavera alla scuola Fucini – di Alessandro Pino

21 Mag

Il giardino rimesso in ordine da volontari della associazione “Esserci a Roma”

Con la bella stagione è normale che cresca la voglia di trascorrere più tempo all’aria aperta e ciò vale anche per gli studenti che frequentino scuole provviste di giardino: sarebbe però un peccato non poterne godere appieno perché questo – magari per la cronica mancanza di risorse – si trova in stato di trascuratezza, con l’erba alta che nasconde anche rifiuti e serpi. È quello che si è cercato di evitare alla scuola Renato Fucini di Talenti grazie all’intervento di un gruppetto di volontari dell’associazione “Esserci a Roma”con il loro presidente Manuel Bartolomeo che hanno dedicato un po’ del loro tempo libero per sistemare l’area verde facente parte del cortile dell’istituto. Il pomeriggio dello scorso 11  maggio lo hanno  dunque trascorso improvvisandosi giardinieri assieme a un membro del locale comitato “Salviamo il parco Capuana” che ha messo a disposizione il proprio rasaerba a scoppio. «Abbiamo chiesto alla preside Marina Esterini se aveva qualche esigenza particolare e lei ci ha suggerito questa iniziativa – spiega Manuel, cuor di ex studente della scuola – trovando una situazione di degrado assoluto,  con serpi, bottiglie, rami spezzati da vecchie potature  e mai raccolti e anche due siringhe». Una critica che a volte viene rivolta a iniziative come questa – che vedono i cittadini rimboccarsi le maniche per supplire a mancanze delle amministrazioni pubbliche – è che in tal modo si fornisce a queste ultime un comodo alibi per un ulteriore disimpegno. In ogni caso va apprezzato l’impegno di chi sente la necessità di curare un bene pubblico come fosse il proprio, rafforzando il senso di appartenenza a una comunità.

Alessandro Pino