Immagine

Francesca Burri relatrice della mozione di sfiducia alla presidente Del III Municipio e replica della presidente Roberta Capoccioni – di Luciana Miocchi

21 Feb

Le opposizioni lasciano a Francesca Burri il compito di illustrare la mozione di sfiducia che potrebbe chiudere l’avventura dei cinque stelle alla guida del III Municipio. Viene accolta da una bordata di insulti degli attivisti, accorsi anche dagli altri municipi. Alle orecchie arrivano discorsi sconclusionati di persone che ne chiedono le dimissioni e l’andata a casa, che smetta di essere consigliera. Non tenendo conto che firmando quella mozione ha deciso di andarci, a casa. Il discorso svela quello che nell’ambiente non è un mistero: l’incompatibilità caratteriale che avrebbe minato i rapporti all’interno del gruppo di maggioranza. Francesca Burri conclude con “non ci sono vincitori ma solo sconfitti”. Al termine dell’intervento prende la parola Franco Rauccio, 5stellemun, per contestare il fatto che non sia stata illustrata la mozione ma sia stato fatto soltanto un discorso personalistico. Nel frattempo è arrivato Riccardo Evangelista. Gli sguardi sono tutti puntati sulla sedia vuota di Bonelli, che potrebbe comparire molto più in là, tenendo conto che tra la risposta della Capoccioni e gli interventi dei consiglieri, potrebbero passare almeno due ore.

L’intervento della Presidente del Municipio Roberta Capoccioni inizia con la lettura di un comunicato preparato in precedenza per “evitare di dire cose inopportune”. Dice che siamo in campagna elettorale e quindi..inizia a parlare a favore di Roberta Lombardi, candidata alla presidenza della regione Lazio. Immediatamente zittita dalla parte dell’aula che sostiene l’opposizione, passa a raccontare di come è stata cercata da alcuni consiglieri dell’opposizione, senza fare nomi, perché trovasse un’escamotage per evitare di votare la mozione di sfiducia. Poi annuncia che avrebbe parlato dei fuoriusciti dal movimento. Al momento si sta levando diversi sassolini dalle scarpe, ad ogni parola, l’aula corre il rischio di essere sgomberata, a causa dell intemperanze dell’una o dell’altra parte.

Il clou si tocca quando la Capoccioni fa riferimento a uno dei “moventi politici” di cui si mormora da sempre nei corridoi di piazza Sempione ma mai fino ad ora esplicitati davanti a tutti: l’ex marito della Burri sarebbe il fratello dell’attuale assessore Mimmo D’Orazio. Quindi si tratterebbe di beghe familiari, non di politica..

Ne ha anche per i tre candidati presidente all’ultima tornata elettorale. Comincia da Paolo Emilio Marchionne, passa a Vincenzo Di Giamberardino e finisce con Cristiano Bonelli, indicato come consigliere a caccia dell’ennesima candidatura ma avrebbe ricevuto solo risposte negative.

La Capoccioni passa finalmente ad illustrare i risultati ottenuti, ma viene contestata sull’origine dei fondi impiegati, che sarebbero provenienti dalle amministrazioni precedenti e dalla regione Lazio. Iniziò di rissa tra il pubblico, subito sedata dai vigili, attenti a spegnere sul nascere ogni possibile innesco. Arriva anche Cristiano Bonelli, molto prima del previsto. In effetti, era circolata la voce che si fosse proprio dimenticato dell’appuntamento. Ora i tredici firmatari sono tutti presenti.

Luciana Miocchi

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.