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Cimitero Flaminio: commemorato l’agente Roberto Antiochia, assassinato dalla mafia nel 1985

7 Ago

[ROMA] La Questura ha ricordato l’agente della Polizia di Stato Roberto Antiochia, vittima del dovere, nel trentottesimo anniversario della sua morte.

Era il 6 agosto del 1985 quando il giovane agente della Polizia di Stato Roberto Antiochia, in servizio presso la Squadra Mobile di Palermo, stava accompagnando il Vice Questore Antonino Cassarà presso la sua abitazione.

Un gruppo di uomini armati di Kalashnikov crivellarono di colpi l’Alfetta di scorta. Antiochia fu ucciso mentre cercava di fare scudo con il suo corpo al dottor Cassarà, che morì anch’esso più tardi in seguito alle numerose ferite.

Il 17 febbraio 1995, la Corte d’Assiste di Palermo ha condannato all’ergastolo cinque persone quali mandanti del delitto tra cui Totò Riina e Bernardo Provenzano.

In occasione della commemorazione, il Primo Dirigente della Polizia di Stato dottor Roberto Ricciardi, ha deposto a nome del Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Vittorio Pisani, un omaggi di fiori sulla lapide nel cimitero Flaminio.

Alla cerimonia religiosa hanno partecipato funzionari della Questura, i colleghi, il padre e la sorella della vittima e un gruppo di scout dell’associazione Libera.
A cura di Alessandro Pino

(foto Questura di Roma)

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Serpentara: truffa del finto nipote a una signora di 95 anni, due arresti

7 Ago

[ROMA] Ancora un tentativo di truffa agli anziani con il trucco del finto nipote, crimine tanto odioso quando dilagante a opera di di batterie di criminali che raggiungono la Capitale da Napoli.

Due giovani di 17 e 19 anni, provenienti dall’hinterland partenopeo, arrivati Roma con un’auto a noleggio, sono stati arrestati in zona Serpentara dai Carabinieri.

I militari della Stazione di Roma San Basilio stavano effettuando dei controlli antidroga in una piazza di spaccio del quartiere, quando hanno intercettato l’auto con i due a bordo, scambiandoli in un primo momento per spacciatori e seguendoli fino a via Virgilio Talli.

I militari hanno poi notato il minorenne che scendeva dall’auto dirigendosi verso una palazzina e citofonando a un interno ma proprio in quel momento si è accorto della presenza dei Carabinieri ed è quindi risalito velocemente sull’auto per scappare.

La fuga è durata pochi metri e i militari hanno raggiunto l’auto con i due a bordo. Ci è voluto poco per capire che i due erano arrivati lì per mettere a segno una truffa. Da lì a poco i Carabinieri hanno individuato l’abitazione dove con ogni probabilità i due erano diretti, quella di una signora di 95 anni. L’anziana ha confermato di essere stata contattata al telefono poco prima di una donna che si era spacciata per la nipote dicendo che avrebbe dovuto consegnare la somma di 400 euro, per evitarne l’arresto, a un uomo che da li a poco si sarebbe presentato a casa.

L’anziana donna non convinta della telefonata si è rivolta subito al figlio che vive proprio sopra il suo appartamento e con lui hanno contattato il 112 senza pensare che pochi minuti dopo i militari si sono materializzati con i due fermati.

Entrambi sono stati accompagnati in caserma e successivamente, il diciassettenne denunciato e consegnato ai genitori, il diciannovenne invece è stato arrestato e trattenuto presso le camere di sicurezza della caserma di San Basilio, e successivamente condotto presso le aule di piazzale Clodio dove il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e disposto per lui l’obbligo di dimora nel comune di residenza.
A cura di Alessandro Pino