
[ROMA] Un piccolo mistero della toponomastica di una “Roma Sparita” si nasconde nel cuore di Monte Sacro, a un passo da piazza Sempione: quello di una stradina ancora percorribile in auto nei primi anni Sessanta, che collegava la vecchia via Nomentana al corso Sempione, giusto all’inizio del Ponte Tazio, costeggiando il parchetto pubblico dedicato poi a Sicinio Belluto.

Utilissima, in quanto evitava ai residenti di Città Giardino di fare un lungo giro per passare da Nomentana vecchia a Nomentana nuova.
A quanto riferisce Gherardo Dino Ruggiero, attore, regista e divulgatore di storia romana, era indicata come “via Guadagnolo” nello stradario del Governatorato di Roma del 1926 e visibilmente sulle piantine nella terza edizione dello stradario Atac sui collegamenti autofiloferrotramviari.

Poi venne sbarrata con dei paracarri tutt’ora visibili allo sbocco su corso Sempione e interdetta anche ai pedoni con delle inferriate sia all’ingresso che all’uscita nonostante le proteste dei residenti.
Recentissimamente vi è apparso una sorta di tratto di pista ciclabile che porterebbe al parchetto Sicinio Belluto ma è rimasta comunque inagibile per le inferriate suddette.

Il toponimo “via Guadagnolo” esiste tutt’ora e proprie nel Terzo Municipio ma già in uno stradario del 1993 si vede che era assegnato a una strada tra via delle Vigne Nuove e via della Bufalotta. Chissà se qualcuno risolverà l’arcano e chissà se in ogni caso la strada rimasta senza nome verrà riaperta…
A cura di Alessandro Pino
(si ringrazia per le immagini Gherardo Dino Ruggiero)
