Ormai era da più di un anno che la fontanella pubblica presente nella piazzetta formata dagli edifici che ospitano il bar Glicine e la pizzeria Aldino, la profumeria, l’alimentari Massimiani, il forno e la delegazione Aci era stata portata via dai tecnici dell’Acea perché difficilmente riparabile senza un intervento radicale, lasciando al suo posto una buca transennata alla male e peggio.
Nonostante l’interessamento a livello municipale dell’Assessore Rizzo e del consigliere Marco Bentivoglio, Pdl, che produceva un corposo fascicolo di documentazione e corrispondenza con i vari uffici coinvolti, sembrava non si riuscisse ad arrivare a capo della vicenda.
Infatti l’intera area è privata, in comune tra i vari frontisti proprietari e Acea Ato2 era intenzionata ad eliminare per sempre lo storico nasone, messa lì non si sa perché né quando, ché un servizio pubblico come una fontanella che da acqua a tutti per regolamento deve stare su un’area pubblica, non recintabile in alcuna maniera.
In poco tempo l’area e il buco rimasto ad imperitura testimonianza della passata presenza sono andati trasformandosi in una discarica di foglie secche, bottiglie, cartacce e tutto il possibile campionario dei rifiuti da strada, tanto da diventare un pericolo per la salute e l’incolumità pubblica. Infatti né Ama, che si tirava fuori dall’obbligo di pulizia adducendo la natura privata dei luoghi, né i proprietari, che si ritenevano danneggiati dall’asportazione senza i lavori di ripristino stradale, provvedevano a mantere il decoro del sito.
Il problema è che l’intera piazzetta è si privata ma da sempre aperta al transito e al parcheggio della clientela delle attività commerciali, quindi è classificabile come area privata su cui insistono servizi – anche la fontanella lo era, a ben guardare – ma non è mai stata acquisita al patrimonio del Comune di Roma come area pubblica.
Degradandosi così in maniera particolare l’ambiente però, la presidenza del Municipio – nella persona del presidente Cristiano Bonelli, titolare nella sua veste istituzionale di poteri particolari sul decoro urbano – è potuta intervenire, sollecitato da varie segnalazioni, per richiedere un intervento straordinario di pulizia ad Ama. Forti di questo intervento anche Acea Ato2 ha dovuto recedere dai suoi precedenti intendimenti e ripristinare il servizio nello stato originario dei luoghi pre-discarica, intervenendo anche sulla tubatura che aveva generato la perdita d’acqua, causa della chiusura e dell’asportazione della fontana, portando a termine una bonifica completa.
Ciò non toglie però il problema a monte che ha generato l’intera vicissitudine: l’origine privata dell’area. Per questa volta i lavori sono stati fatti ma negli uffici municipali non è ancora ben chiaro se rimarranno a carico dell’amministrazione pubblica o verrà presentato il conto alla proprietà. Certo è che le prossime manutenzioni dei luoghi saranno a carico dei frontisti, pena multe e sanzioni. Anche se l’area è aperta al pubblico transito per gli avventori. Il principio è lo stesso delle strade private aperte alla circolazione. Il comune può provvedere alla manutenzione di buche e manto stradale per evitare danni a terzi ma poi presenta il conto ai frontisti. Il patto di stabilità non lascia scampo.
Non si conoscono ancora i tempi precisi in cui la fontanella tornerà a zampillare ma non ci dovrebbe volere ormai più molto.
Luciana Miocchi



