Archivio | 17:00

Nuovo sequestro per il Salaria Sport Village ma l’attività prosegue regolarmente

13 Apr

La notizia pubblicata dall’Ansa è stata rimpallata immediatamente da tutti i siti di informazione praticamente identica alla velina iniziale.

Il simbolo dei presunti abusi edilizi legati agli ultimi mondiali di nuoto, già posto sotto sequestro nelle parti realizzate ex novo,  torna nuovamente sotto i riflettori. Il Salaria Sport Village rientra tra le proprietà confiscate a Diego Anemone, alla moglie ed allo zio a seguito dell’ordinanza firmata dal gip del Tribunale di Roma, Nicola di Grazia su richiesta dei pm Felici, Calò e Calabretta in merito alle indagini sul G8.

Alla reception del centro sportivo impiegate sorridenti accolgono la moltitudine dei frequentatori, l’attività prosegue regolarmente. Nessuno nega il sequestro ma non sono stati predisposti, almeno per ora, comunicati stampa o bollettini di alcun genere.

All’esterno, sugli edifici indicati come sequestrati, non sono stati posti i cartelli di rito.

Presumibilmente si tratta di un sequestro conservativo, con la nomina di un custode giudiziario e con l’autorizzazione alla prosecuzione delle attività economiche, al fine di tutelare i lavoratori e lo Stato.

LM e AP

Ancora guai per Diego Anemone: sequestrati dalla GdF beni per 32 milioni di euro

13 Apr

Notizia battuta dall’Ansa poche decine di minuti fa:

“Sequestro di beni e proprietà, ad opera della Guardia di Finanza per oltre 32 milioni di euro nei confronti di Diego Anemone, l’imprenditore salito alla ribalta delle cronache in merito alla vicenda dei mondiali di Nuoto e dei mega appalti del G8 alla Maddalena, della moglie e dello zio. Tra le proprietà confiscate ci sono anche le palazzine G ed H, con annesse piscine, di proprietà della società sportiva Romana nel complesso del Salaria Sport Village”. Il provvedimento è conseguenza dell’ordine  firmato dal gip del tribunale di Roma, Nicola Di Grazia su richiesta dei pm Felici, Calò e Calabretta.

Gli avvocati difensori hanno già annunciato che faranno ricorso al Tribunale del Riesame.

LM

Roma IV Municipio: allarme bomba in via delle vigne nuove. Disinnescata una centralina di rilevamento del traffico

13 Apr

foto A. Pino

Effettivamente pareva un allarme per un pericolo immediato e reale, quello raccolto ieri, 12 aprile, dai carabinieri della stazione Talenti. Alcuni residenti avevano notato un involucro strano, fissato su un albero in via delle vigne nuove e mai visto prima, coperto di un rivestimento color carta da zucchero. Sembrava,  ad occhio e croce, un ordigno o quanto meno poteva passare per un pessimo scherzo in ritardo sul primo aprile. Il luogotenente Salvatore Veltri –  Comandante della stazione dei carabinieri di Talenti – intervenuto sul posto insieme ai suoi uomini, dopo aver strappato l’incarto ha visto apparire una sorta di valigetta che non mostrava  collegamenti elettrici visibili all’esterno ne meccanismi che potessero far pensare ad un controllo a distanza ma risultava ben ancorata con delle staffe.  Il graduato, uomo di grande esperienza,  ha vissuto sul campo gli anni di piombo, ordigni ne ha visti tanti ed ha deciso di assumersene la responsabilità e di rischiare, seguendo istinto e mestiere, riuscendo così nell’impresa di disinnescare….una stazione per il rilevamento del traffico. Il momento critico a quel punto era superato ma deve essere stato un bel tuffo al cuore aprire e vedere una batteria ed un dispositivo luminoso lampeggiante.

Peccato che nemmeno il comando dei Vigili Urbani – che ha competenza per il traffico – fosse al corrente dell’operazione e che sul “pacco” non ci fosse nessuna indicazione tecnica nè un riferimento all’organismo che ne ha disposto il dislocamento. Una pessima dimostrazione di quanto a volte nell’amministrazione ci sia un grave difetto di comunicazione tra uffici. Non risulta difficile immaginare quanto sarebbe costato un intervento a vuoto della squadra artificieri dotati di tutto punto, la chiusura del traffico, l’evacuazione delle vie limitrofe, il caos. Ancora, se per assurdo a forza di allarmi infondati, dovuti appunto alla mancata trasmissione di informazioni, qualcuno finisse per rimanere vittima di una situazione sottovalutata?

Stamattina una identica postazione, incartata con il medesimo materiale plastico azzurrino è apparsa in zona Bufalotta, altezza isola ecologica Ama. Tranquilli, non esplode. Stavolta lo sappiamo.

Luciana Miocchi