Archivio | 13:58

Lettera aperta di Alessandro Cardente

11 Mag

Ricevo e pubblico una lettera aperta di Alessandro Cardente, ospite di Serpentara Tv mercoledì 9 maggio. L’ex presidente del IV Municipio deve aver riflettuto dopo aver rivisto la trasmissione, perchè con questo scritto approfondisce alcuni argomenti che aveva toccato in maniera molto fugace. Oltre che sulla questione rimborsi spese di viaggio torna anche sui rapporti con il Pd e l’Idv. Come sempre: leggere, capire, farsi un’idea propria

* * *

Ecco (nella tabella allegata) i rimborsi chilometrici percepiti dai consiglieri della Provincia di Roma (tre consiglieri sono anche al Consiglio Comunale) eletti in ogni partito, senza distinzione.

Cominciamo con il dire una prima verita’: ci piaccia o no, esiste una legge, che non da ora, consente questa possibilita’,  percio’ chi richiede questi rimborsi e’ legittimato a farlo, se segue le procedure che lo consentono.
Possiamo discutere dell’ opportunita’ di abolirla, e sarei il primo a farlo. Ma come si evince dal documento avviene ovunque nell’amministrazione capitolina, provinciale e probabilmente in quella regionale. Mi chiedo perciò, invece, perchè mai e’ stato presentato dai consiglieri del PD, che oggi mi attaccano ingiustamente, un atto in consiglio per eliminare tale regolamento o quantomeno per modificarlo ? Si predica bene e si razzola male…e si getta fango sulle persone per rovinarle politicamente ed eticamente, moralmente e personalmente. Mi dispiace solo che Il segretario del PD del IV municipio, il Consigliere Corbucci e il Giornalista Pazzi, ci stanno e si stanno togliendo tanto tempo per occuparsi della buona amministrazione generando ancora una volta un clima teso utile a nessuno- tanto meno ai cittadini.
Non ho mai percepito rimborsi chilometrici in Iv Municipio ed e’ riscontrabile! Pubblicate le carte se ne avete!

Oggi a me, di questo improvviso attacco immotivato e verbalmente violento rimane tanta infinita amarezza e tanta profonda tristezza. Ho sempre lavorato nel rispetto delle persone, dei cittadini e degli avversari politici, interni ed esterni alla realta’ polititica che ho sostenuto e che mi ha sostenuto.

Ho sempre mantenuto rapporti di cordialita’ e di stima con coloro, come il consigliere Antonio Gazzellone, con il quale condussi una serena e civile campagna elettorale…lavorammo poi con lo stesso stile e la stessa reciproca stima. Anche con il Presidente Angelo Bonelli, per quando ci dividano le ideologie e la storia passata, non ha mai raggiunto un livello di scontro tale…anzi…ci unisce un sentimento di simpatia reciproca. Perchè? Perchè si e’ esseri umani anche quando si ha in comune una vocazione: quella della politica.

Anche quando non esiste la simpatia, la stima; anche quando emerge in alcuni un brutto sentimento, quello dell’invidia, che purtroppo però rimane se pur brutto, un sentimento umano; anche quando si vorrebbe dimostrare con piu’ efficacia e proteggere le proprie idee i propri ideali da chi li contrasta…anche quando avviene tutto questo devono prevalere i sentimenti della ragione, della responsabilita’ istituzionale, della civiltà imposta dalla democrazia e dall’essere persona rispettando la persona.

Questo livello e questo stile di fare politica non mi appartiene. Quando esiste la buona fede, esiste il desiderio di giungere e di raggiungere il bene comune dei cittadini e delle istituzioni, le procedure sono altre…sono quella della comunicazione diretta, del dialogo pulito e non torbido, sono quella di difendere realmente un’alleanza costruita su programmi e progetti comuni rispettando gli accordi. Tutte le falsita’ sul mio conto, dai rimborsi, alla storia del Tuel nazionale, agli attacchi subdoli su enormi quantità di incacrichi che non ho come esponente IDV, sono pura falsità dimostrabile.
E in ogni luogo lo dimostreremo! Io contro l’alleanza con il partito democratico? Mai! Mi sono chiesto legittimamente pero’ se dopo tutti i duri attacchi contro la mia persona, di alcuni dirigenti locali del PD esistesse la voglia da parte loro di essere ancora coalizione in IV Municipio.
Ma sono loro a doverlo spiegare a noi.

Certo ho contestato anche duramente il Partito Democratico di Roma Montesacro, se non dopo essere stato ingiustamente attaccato e doverosamente intervenuto per legittima difesa. Il progetto politico del PD rimane un progetto importante e grandioso nel quale ho sempre creduto e nell’operato condiviso molte cose sia a livello Nazionale sia in quello Regionale,lo attesta il ricordo della campagna elettorale alle regionali in cui sostenni un candidato eletto.

Ma dal contesto, sia critico che di stima, che rivolgo a questa importante realtà politica, trovo e contesto tanto immotivato sentimento irriverente e arrogante, di alcuni suoi uomini. Mi rattrista, mi ferisce e…mi umilia!
Mai questo però, concedera’ al mio sentimento l’insopportabile sensazione di odio anche contro chi oggi colpisce me duramente … sarebbe questo l’errore piu’ inquietante e irriverente presso tutti coloro che nella politica e nel dialogo civile ancora credono.

Viva la lealtà , la libertà di espressione corretta e viva la politica che ancora esiste e deve essere difesa da tutti noi per mantenere smpre Viva la democrazia.
Con sentita sincerità

                                                     Alessandro Cardente

rimborsi consiglieri provinciali.rtf ok

Alessandro Pino: Cardente a Serpentara Tv

11 Mag

Non sembrano scemare le polemiche nate nei giorni scorsi quando ha avuto diffusione – dopo una sordina iniziale preferita dall’interessato – la notizia della candidatura di Alessandro Cardente e della sua successiva elezione in una lista civica di minoranza del minuscolo comune siciliano di Castelmola, provincia di Messina.

Cardente, che è stato presidente del Quarto Municipio, è attualmente membro del Consiglio della medesima municipalità nonché vicepresidente della Commissione Roma Capitale. Una somma di incarichi che ha originato critiche – prima su un blog di Castelmola poi su una testata romana on line – sia sulla legittimità sia sull’opportunità della sua scelta: Cardente secondo i suoi detrattori  avrebbe contravvenuto al Tuel (Testo Unico degli Enti Locali) e comunque gli rimarrebbe difficile conciliare gli impegni relativi a due realtà tanto lontane, come qualcuno – così è stato scritto – che tiene il piede in due scarpe.

 L’interessato dopo alcuni scambi avvenuti sui social network, per replicare definitivamente all’attacco ha scelto il salotto televisivo di Serpentara Web Tv ondotto dalla giornalista Luciana Miocchi. Quello che segue è il riassunto necessariamente stringato di un’intervista di oltre un’ora durante la quale il politico ha respinto al mittente ogni accusa contrattaccando su tutta la linea gli avversari che pur senza venir mai nominati, nel corso della trasmissione hanno cominciato ad assumere delle fattezze abbastanza riconoscibili.

 Cardente ha definito l’accaduto “una triste e mediocre polemica”, spiegando prima come è nata l’idea di candidarsi – lui abituato a ribalte politiche più importanti – in uno sperduto borgo che probabilmente pochi conoscevano prima di questa vicenda: la pluriennale frequentazione di quel territorio – “microscopico  e delizioso” – che ultimamente è stato colpito da fenomeni di dissesto idrogeologico. L’impegno profuso per dare una mano , la conoscenza tramite amici dell’allora sindaco e alla fine la richiesta di un impegno anche dentro l’amministrazione: «E perché no, mi sono detto».

 Cardente non lo ha detto in trasmissione ma è facile immaginare che proprio mantenendo i propri interessi e contatti nella politica romana “che conta” avrebbe potuto far pervenire qualche risorsa al piccolo comune del messinese. Terminata la premessa l’ex presidente del Quarto Municipio si è prodotto in quella che è stata al contempo una difesa delle proprie scelte – sia nel merito che nella forma -. e un attacco a chi secondo lui ha strumentalizzato la vicenda.

 Nessun ripensamento sulla candidatura siciliana che ritiene perfettamente legittima ( “prima di candidarmi ho consultato dei legali e non credo che il Tuel sia interpretabile – come invece altri sostengono, ndr – si parla chiaramente di incompatibilità tra medesime cariche”) e dalla quale non pensa possano scaturire impedimenti alle sue precedenti attività: «Ritengo di essere in grado di servire due amministrazioni così distanti, non vedo problemi: è un borgo, uno o massimo due consigli al mese». Attività comunque ridottesi da quando non guida più il Quarto: «Io tutta la mia vita l’ho impostata non solo sul territorio municipale, prima di arrivare in Municipio ho avuto incarichi nazionali nei Verdi e nella Cgil, scartati quando ho fatto il presidente ma dopo è chiaro che sono tornato più libero. Il problema è di chi tutti questi impegni non ce li ha». Nemmeno per quanto riguarda la riservatezza che ha avvolto la presentazione ritiene di dover spiegare alcunché: «Lo sapeva solo il partito (l’Idv anche se ha ancora la tessera dei Verdi, ndr) e le persone che era giusto lo sapessero. Al cittadino di Roma cosa volete che interessi».

 Dunque nessun ripensamento, anzi dito puntato contro i suoi oppositori, da lui identificati paradossalmente nella propria stessa coalizione politica: «Nel Pd siamo abituati a vedere che ci si massacra a vicenda», chiarendo che «non ce l’ho col partito ma con alcuni dirigenti locali e con il loro comportamento aggressivo». Una questione non solo di sostanza ma anche di metodo, di forma: «Chi si fosse preoccupato avrebbe potuto fare una chiamata se non a me al mio partito. Tra persone civili ci si comporta così ma quando c’è del marcio sotto si cerca di invadere siti e blog. Il dubbio mi è venuto perché alcuni vocaboli usati non sono assolutamente usati da chi è del posto».

 Chiaro il riferimento ad alcuni interventi apparsi in rete nei giorni delle consultazioni, che secondo Cardente rendono riconoscibile chi sta dietro a una operazione che definisce di “sputtanamento” per come è stata condotta: «La mano sembra la stessa che all’epoca della elezione in quarto aveva sollevato lo stesso problema della non appartenenza al territorio (non risiedendo a Monte Sacro, ndr)». Un politico ormai navigato come lui – nonostante sia ancora abbastanza giovane –   non rimedia scioccamente querele facendo nomi e cognomi, ma sa come fare arrivare i messaggi: «Chi ha orchestrato tutto questo voleva passare con Idv e mi aveva chiesto di spianargli la strada. Non faccio il nome, non serve; lui sa».

 Ma quale è secondo lui lo scopo, quello vero, che ha mosso tutto ciò? Non di certo l’opportunità di sommare impegni a quelli già assunti: «Vengono a fare la morale a me gli esponenti di un partito che affida tripli incarichi alle persone», ricordando «che ci sono sindaci che sono parlamentari» senza che nessuno abbia a eccepire. La minore efficienza nell’attività politica sarebbe solo un pretesto per attaccarlo: «Non è che un Municipio non funziona perché per tre volte non vai. E poi il Municipio sono soprattutto le commissioni e il presidente.Ho sempre detto che i consiglieri vanno dimezzati se non eliminati». Il motivo vero per lui è che «a qualcun altro interessa prendere il posto di Cardente» in Quarto Municipio. Dunque «sotto c’è dell’altro, tutta una operazione per fare entrare la prima dei non eletti del PD». Ci tiene a mettere in chiaro che «se mi dimetto a Castelmola lo faccio per rispetto di chi ha lavorato bene e non è stato rieletto. Ma decido io». Certo, se da tutto questo economicamente ne ricaverebbe solo i dieci euro di  gettone di presenza per ogni consiglio comunale in Sicilia viene da chiedersi chi glielo abbia fatto fare e forse se lo chiede anche lui: «Sto cambiando impostazione alla mia vita, mi muovo tra tre città di cui una estera anche per questioni personali». Enigmatica la sua ultima dichiarazione: «Non è detto che si debba fare politica per tutta la vita.Ho tante belle cose da fare e sono uno che non fa più programmi. Conviene non farli».

 Insomma, Cardente non ravvisa nel suo operato niente che possa essere classificato come inopportuno rispetto al comune sentire di questi tempi di crisi, anche per quel che riguarda il rimborso delle spese di viaggio generate dal suo cambio di residenza interregionale, per altro perfettamente lecito, ex Tuel.

 Il compito della trasmissione era quello di porre domande ed ottenere risposte, che sono arrivate, più o meno condivisibili, a secondo del modo di sentire di ognuno. I molti accessi durante la diretta hanno gratificato tutta la redazione per lo sforzo impiegato nel confezionare una trasmissione di informazione credibile ed imparziale.

Alessandro Pino

Saluti da Serpentara Tv

11 Mag

foto Alessandro Pino

Ed ecco la puntata di Serpentara Tv  del 9 maggio 2012 alla quale tutti fanno riferimento per la vicenda Cardente eletto a Castelmola. Destinata a dividere gli addetti ai lavori, come da linea editoriale non si suggeriscono ipotesi interpretative ma si fanno domande semplici, chiare e dirette. A chi risponde il compito di farsi capire, a chi ascolta il dovere di farsi delle idee proprie.

Qualcuno ha scritto che la scenografia richiama alla mente i covi delle br. Come li mostravano le foto sgranate e in bianco e nero di trentacinque ‘anni fa, aggiungo io. Nonostante questo – nessuna velleità di design minimal o post atomico, semplice, gaia, orgogliosa scarsità di mezzi – gli ospiti istituzionali ci scelgono perchè siamo credibili.

http://www.livestream.com/serpentara/video?clipId=pla_bcef7c21-2ea2-4e12-9b99-2cac17f357d6

Luciana Miocchi