
Ci sono voluti cinque anni, dalla prima raccolta di dati alla sentenza appena emessa. In pochi – rispetto ai cittadini colpiti dalle conseguenze della mancata raccolta – scommisero su una strada sperimentale e conosciuta più che altro in linea teorica, una trentina di residenti e il direttivo del Comitato di Quartiere dell’epoca che scelse di metterci la faccia, insieme all’associazione Don Chisciotte che ne propose l’idea. Un percorso lungo e niente affatto scontato, nemmeno dopo la prima vittoria in Commissione Tributaria, immediatamente impugnata da Roma Capitale. Il precedente infatti rischiava di rivelarsi troppo pericoloso, visti i disservizi in materia di gestione rifiuti della città eterna.
Ora rimane un’unica incognita, le modalità di esecuzione della sentenza, ovvero come si deciderà di ristorare i ricorrenti vincitori, se con un accredito o scalando gli importi in fattura. Le spese di lite sono state compensate: ognuno paga le sue, forse questa decisione non è una delle più eque tra quelle possibili ma il precedente è comunque di quelli destinati a cambiare l’approccio delle pubbliche amministrazioni.

La dichiarazione pervenuta dall’associazione Don Chisciotte: “l’abbiamo aspettata 5 anni, ma è finalmente arrivata, e proprio come un regalo dimostrando che non si può pretendere il pagamento per servizi pubblici non forniti, o forniti in maniera insufficiente, mettendo a rischio la salute pubblica. Questo è un importantissimo precedente per altri quartieri, per altri cittadini romani, che ci auguriamo venga accolto con la giusta attenzione. E’ anche un monito per le istituzioni della nostra città. La democrazia è lenta, ma giusta e arriva, prima o poi, a patto che come cittadini vigiliamo e ci facciamo sentire, sempre pacificamente e secondo le regole. L’associazione Don Chisciotte ringrazia i cittadini di Settebagni che hanno creduto in questa causa, aderendo e pazientando, il Comitato di quartiere di quegli anni per il supporto fondamentale, e tutti coloro che ci hanno sostenuto, incoraggiato e dato voce”.
Luiciana Miocchi
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