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SOS Illuminazione pubblica in Quarto Municipio: un indirizzo mail per segnalare i guasti

24 Dic

[ROMA] Anche se la materia non è di stretta competenza municipale, l’amministrazione del Municipio Roma IV ha deciso di monitorare i disservizi legati all’illuminazione pubblica e supportare le strutture capitoline e dell’Acea nel risolverli.

Per questo è stato attivato il servizio “Sos Illuminazione Pubblica” per la segnalazione dei malfunzionamenti dell’illuminazione pubblica sul territorio del Quarto Municipio.

La cittadina quindi potrà segnalare il disservizio alla casella di posta elettronica sosilluminazionepubblica.mun04@comune.roma.it 

indicando:

la zona (strada e altezza civico);

la tipologia di guasto e da quanti giorni persiste;

il numero dei pali non funzionanti;

un recapito per le comunicazioni relative alla risoluzione del problema segnalato.

A cura di Alessandro PINO

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Il piccolo Davide batte Golia: confermata in appello la sentenza contro la Ta.ri. per i servizi non erogati ai residenti di Settebagni. Ora si dovrà discutere come rimborsare gli utenti, con accredito o somma scalata in fattura

24 Dic
Il volantino del 2017

Ci sono voluti cinque anni, dalla prima raccolta di dati alla sentenza appena emessa. In pochi – rispetto ai cittadini colpiti dalle conseguenze della mancata raccolta – scommisero su una strada sperimentale e conosciuta più che altro in linea teorica, una trentina di residenti e il direttivo del Comitato di Quartiere dell’epoca che scelse di metterci la faccia, insieme all’associazione Don Chisciotte che ne propose l’idea. Un percorso lungo e niente affatto scontato, nemmeno dopo la prima vittoria in Commissione Tributaria, immediatamente impugnata da Roma Capitale. Il precedente infatti rischiava di rivelarsi troppo pericoloso, visti i disservizi in materia di gestione rifiuti della città eterna.

Ora rimane un’unica incognita, le modalità di esecuzione della sentenza, ovvero come si deciderà di ristorare i ricorrenti vincitori, se con un accredito o scalando gli importi in fattura. Le spese di lite sono state compensate: ognuno paga le sue, forse questa decisione non è una delle più eque tra quelle possibili ma il precedente è comunque di quelli destinati a cambiare l’approccio delle pubbliche amministrazioni.

La dichiarazione pervenuta dall’associazione Don Chisciotte: “l’abbiamo aspettata 5 anni, ma è finalmente arrivata, e proprio come un regalo dimostrando che non si può pretendere il pagamento per servizi pubblici non forniti, o forniti in maniera insufficiente, mettendo a rischio la salute pubblica. Questo è un importantissimo precedente per altri quartieri, per altri cittadini romani, che ci auguriamo venga accolto con la giusta attenzione. E’ anche un monito per le istituzioni della nostra città. La democrazia è lenta, ma giusta e arriva, prima o poi, a patto che come cittadini vigiliamo e ci facciamo sentire, sempre pacificamente e secondo le regole. L’associazione Don Chisciotte ringrazia i cittadini di Settebagni che hanno creduto in questa causa, aderendo e pazientando, il Comitato di quartiere di quegli anni per il supporto fondamentale, e tutti coloro che ci hanno sostenuto, incoraggiato e dato voce”.

Luiciana Miocchi

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