
[ROMA] Per una comunità ancora relativamente raccolta e geograficamente staccata dal resto del Terzo Municipio come quella di Settebagni, la festa patronale di Sant’Antonio di Padova è uno dei principali momenti di coesione.

Dopo alcuni anni in cui -complice anche la segregazione di fatto imposta negli anni della pandemia- era passata un po’ sottotono, in questo 2024 sembra aver ripreso vigore tornando al suo ruolo di happening collettivo.

Dal punto di vista religioso l’appuntamento principale nella settimana di festeggiamenti è la processione la sera del 13 giugno, onomastico del Santo, che si snoda per le vie del quartiere passando per la parte collinare.

Il folto corteo di fedeli è stato guidato dal Vescovo Ausiliare per il settore Nord Monsignor Daniele Salera assieme al parroco Don Alberto.

Mentre il traffico veniva regolato dai Carabinieri e dalla Polizia di Roma Capitale, alcune soste di preghiera si sono tenute davanti le due edicole sacre di via delle Lucarie e della Salita della Marcigliana.

Anche dai balconi numerosi residenti che non hanno potuto partecipare al corteo hanno salutato i fedeli esponendo ai balconi immagini sacre del Santo di Padova.

Sul finale della processione, dal piazzale dove c’era la vecchia cartolibreria, illuminato da ceri votivi e candele, sono stati lanciati fuochi d’artificio.

Inevitabile pensare con malinconia a quegli storici residenti, fervidi animatori di tante feste del passato, che non ci sono più.
A cura di Alessandro Pino


