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Settebagni, l’ufficio postale chiude per più di un mese. Disagi anche per i prelievi al postamat – di Luciana Miocchi

5 Nov

L’ufficio postale di RM 111 chiuderà per più di un mese, dal 15 novembre al 22 dicembre 2021, se le consegne saranno rispettate. Nessuno degli operatori sembra informato sul tipo dei lavori che verranno eseguiti, d’altra parte non v’è ancora un direttore nominato, la sede è vacante e si va avanti con i sostituti da un bel po’. Se per il pagamento delle bollette la soluzione si può trovare facilmente presso i punti abilitati da lottomatica e altri intermediari, le preoccupazioni maggiori sono per i servizi di spedizione pacchi, raccomandate e notificazioni giudiziarie per le attività e per il postamat, perché durante tutta la durata dei lavori non sarà possibile rifornirlo di contanti, quindi l’unica alternativa per prelevarli rimane l’atm della banca Intesa, qualche centinaio di metri più in là, con le ovvie commissioni aggiuntive. Un bel problema, soprattutto per la popolazione più anziana. C’è agitazione tra l’utenza, il presidio di poste serve sia il quartiere di Settebagni che quello di Castel Giubileo e una buona parte di Colle Salario e di recente ha subito un declassamento, per cui c’è anche il timore che alla riapertura scompaia l’apertura pomeridiana, soluzione molto comoda anche per le centinaia di attività produttive del bacino d’utenza, che pare dipenda però dalle disposizioni del direttore titolare, quando arriverà, secondo le sue valutazioni.

Per ovviare alle necessità degli utenti è stato predisposto un sportello dedicato presso l’ufficio postale di via Sinalunga, a Fidene, dove rivolgersi per il ritiro delle raccomandate in giacenza e tutte le problematiche legate ai depositi del 111. La direzione ha scelto quello perché è il più vicino. Infatti lo sportello della Motorizzazione, sulla via salaria, è ormai chiuso in via definitiva. Purtroppo per i residenti più fragili, sarà una via crucis fino alla riapertura, un duro colpo all’autonomia: non c’è un collegamento diretto dei trasporti pubblici, bisogna contare su un passaggio offerto da parenti o amici. E anche per chi guida, via Sinalunga soffre da sempre l’assenza di parcheggi, con tutte le complicazioni del caso.

Non resta che sperare nella celerità dei lavori, anche se da stime approssimative potrebbe volerci molto di pìù del mese dichiarato e che Poste Italiane, per lungo tempo un presidio di prossimità anche nei posti più sperduti della penisola al pari dei Carabinieri, che in questo caso distano poche decine di metri, rendendo di fatto l’ufficio uno dei più sicuri di Roma, mantenga tutti i servizi con l’orario di apertura pomeridiano.

Luciana Miocchi

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Fonte Nuova: anziano rapinato con il coltello al bancomat, un arresto | di Alessandro Pino

7 Mag

[FONTE NUOVA- RM] È stato arrestato dai Carabinieri un pregiudicato quarantatreenne di Monterotondo accusato di aver rapinato un anziano a Fonte Nuova lo scorso febbraio davanti a un Postamat. Molto complesse le indagini che sono state condotte dei militari della Stazione di Mentana assieme ai colleghi del Ris di Roma e coordinate dalla Procura della Repubblica di Tivoli.

I FATTI: erano le prime ore del mattino dello scorso 25 febbraio quando la vittima, un sessantacinquenne, dopo aver prelevato del denaro dallo sportello automatico dell’ufficio postale di via Palombarese a Santa Lucia, era stata minacciata con un coltello puntato alla pancia da un uomo col volto nascosto da mascherina e berretto con visiera, venendo costretta a consegnare i soldi.

LE INDAGINI: proprio la mascherina e il cappello hanno reso difficoltosa l’identificazione del rapinatore per mezzo delle immagini della videosorveglianza e a quel punto i militari del Ris hanno compiuto un sopralluogo ricostruendone le caratteristiche antropometriche e psicosomatiche. In base ai dati raccolti, i militari di Mentana e della Compagnia di Monterotondo, sfruttando la conoscenza del territorio e dei soggetti noti alle Forze dell’ordine in esso presenti, hanno ristretto il campo pedinando e filmando alcuni sospettati. Le loro immagini sono state passate nuovamente al Ris che ha chiuso il cerchio su uno dei possibili autori, quello con il maggior numero di caratteristiche corrispondenti all’individuo ripreso dalle telecamere dell’ufficio postale.

L’esito delle indagini è stato così comunicato alla Procura della Repubblica di Tivoli che ha disposto la custodia cautelare del sospettato, rintracciato a Viterbo e che ora al processo rischia una condanna fino a venti anni.

Alessandro Pino