
ingresso Tmb – foto di repertorio http://www.lucianamiocchi.com 2012
Il temuto impianto per il trattamento dei rifiuti da spazzamento, in grado di lavorare nelle previsioni almeno 30.000 tonnellate l’anno di materiale, che era stato previsto sorgesse al posto del TMB di via Salaria 981, andato distrutto in un incendio, non sorgerà più li. Lo ha dichiarato l’Assessora Capitolina all’ambiente e ai rifiuti Sabrina Alfonsi, in audizione alla Commissione Ambiente di Roma Capitale. Sono state cosi recepite le osservazioni avanzate dal III Municipio di Roma Capitale Monte Sacro, approvate all’unanimità dal consiglio di piazza Sempione il 14 settembre e citate anche nella mozione n. 124 del 21 novembre u.s. approvata in Campidoglio all’unanimità, a firma dei Consiglieri Caudo, Palmieri, Baglio, Parrucci, Luparelli, Michetelli, Bonessio, Converti e Fermariello.
Nell’immediatezza della rivelazione, grande soddisfazione per la capacità di ascoltare il territorio, tornando di conseguenza sulle proprie decisioni è stata espressa dai consiglieri del III Municipio Pd Federica Rampini, Filippo Maria Laguzzi, Giancarlo Cesarei e Nicoletta Funghi e dai capigruppo della maggioranza municipale Simona Sortino, Pd, Martina Testa, RF, Simone Filomena, SCE, Maria Tarallo, Lista Civica Gualtieri. Con due note separate, infatti, hanno ribadito l’impegno del territorio perché nel sito del tristemente famoso e famigerato TMB non venga installato mai più nessun impianto che tratti rifiuti di qualsiasi tipologia, anche la più innocua all’apparenza, vista la vicinanza alle abitazioni e alle attività lavorative della zona e alla particolare conformazione geofisica del territorio che crea flussi e vortici di aria in grado di trasportare e concentrare le molecole odorigene anche a distanza di centinaia di metri se non di chilometri, a seconda delle correnti ascensionali del momento, rendendolo insostenibile dal punto di vista dell’impatto ambientale. Paolo Marchionne, presidente del III Municipio di Roma Capitale – Monte Sacro così si esprime al riguardo: “Sono molto soddisfatto di quanto emerso dalla commissione Ambiente Capitolina di oggi convocata dal Consigliere Giammarco Palmieri. Sono state recepite le osservazioni promosse dal Municipio e redatte insieme all’Osservatorio permanente municipale, che puntavano ad evidenziare l’impossibilità di insediare un nuovo impianto di trattamento dei rifiuti in un centro densamente abitato come quello di Fidene, Villa Spada, Castel Giubileo e Serpentara, e per questa ragione non si farà. Ero convinto fin dall’inizio che questo sarebbe stato l’esito, perché sia come Municipio, con voce univoca, che come cittadinanza, con l’Osservatorio permanente che ringrazio per la tenacia e la serietà, mai abbiamo fatto prevalere nell’analisi della proposta di Ama di un nuovo impianto presso l’area del Salario ed evidenziando le criticità e le incongruenze, mai siamo stati animati da localismi o da sindrome ‘nimby’, ma dalla volontà di fare la nostra parte nella chiusura del ciclo dei rifiuti su cui per primo nella storia della città, il Sindaco Gualtieri, insieme l’Assessora Alfonsi, sta lavorando”.
Dichiara in una nota il presidente della commissione Roma Capitale, Statuto e Innovazione tecnologica Riccardo Corbucci, ex presidente del Consiglio del parlamentino di piazza Sempione: “Un grande risultato raggiunto dopo un lungo e articolato lavoro portato avanti dall’Assemblea Capitolina, dopo varie attività di verifica e sopralluoghi e soprattutto dopo numerosi confronti con il Sindaco che ha ascoltato i consiglieri comunali, il Municipio e i cittadini che da anni lottano perché l’area del Salario non abbia nessuna impiantistica.
Comincia cosi, la ricerca di una nuova location ove collocare l’impianto.
Luciana Miocchi