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Malagrotta: fiamme sotto controllo ma serviranno giorni per spegnerle, aria ancora irrespirabile

16 Giu

[ROMA] É finalmente sotto controllo l’incendio divampato nel pomeriggio del 15 giugno nell’impianto Tmb di trattamento rifiuti di Malagrotta. Le squadre dei Vigili del Fuoco
hanno operato tutta la notte per evitare che il rogo si propagasse all’esterno dello stabilimento ma per spegnere completamente
l’incendio serviranno giorni.

Permane infatti una densa colonna di fumo e l’aria in tutto il quadrante e irrespirabile. Su via di Malagrotta e davanti all’impianto alcuni esponenti dei comitati di zona hanno trascorso a turno la notte esprimendo rabbia e preoccupazione alla stampa
A cura di Alessandro Pino

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Incendio al Tmb di Malagrotta | IMMAGINI ESCLUSIVE

15 Giu

[ROMA] Un incendio é divampato nell’impianto Tmb (Trattamento Meccanico Biologico) a Malagrotta nel pomeriggio del 15 giugno.

A quanto sembra il rogo ha coinvolto una vasca di contenimento dei resti della lavorazione dei rifiuti. Sul posto sono intervenute numerose squadre dei Vigili del Fuoco.

Siamo in grado di dare alcune immagini esclusive pervenuteci tramite persone presenti sul posto.

Il comitato dei cittadini della Valle Galeria ha lanciato il pericolo diossina:  “Oltre al rischio diossina liberata nell’aria – denunciano su Facebook – ci sono i depositi di gas e
benzina adiacenti che sono stati allertati. All’interno del capannone sono stoccati rifiuti. I vigili del fuoco dicono di chiudere le finestre o allontanarsi per chi e’ a circa un km”.

I lettori ricorderanno che un impianto simile di proprietà Ama- a lungo oggetto di proteste da parte dei cittadini per i miasmi da esso scaturenti e percepibili anche a chilometi di distanza- ha operato per anni lungo la via Salaria in zona Fidene/Villa Spada prima di finire distrutto da un incendio.

A cura di Alessandro Pino

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“Ama l’Opera”: il 23 aprile l’ex Tmb Salario in musica

20 Apr

[ROMA] Sabato 23 aprile la rimessa Ama presso l’ex stabilimento Tmb Salario ospiterà l’evento “Ama l’Opera”: sarà un concerto di musica da camera e operistica per restituire alla città gli spazi precedente occupati dal contestatissimo impianto di trattamento rifiuti.

Dopo un intervento del professor Luca Serianni sull’opera lirica, si esibiranno la Cantoria del Teatro dell’Opera di Roma diretta dal Maestro Giuseppe Sabbatini, accompagnata al pianoforte da Alessia Capoccia del Programma “Fabbrica” Young Artist Program. Interverranno anche Giona Mason al violino e Gianmarco Tonelli al pianoforte.

L’iniziativa è dell’Assessorato all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti insieme al Municipio III in collaborazione con Ama, Teatro dell’Opera e Città Ideale – Gau Gallerie d’arte Urbana.

Inizio previsto per le ore 18 con ingresso da via Sambuca Pistoiese. Ingresso gratuito su prenotazione. Scrivere a info@lacittaideale.eu per informazioni.
(A cura di Alessandro Pino)

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Il futuro dell’ex Tmb di via Salaria: ci saranno un polo dell’economia circolare e un parco pubblico | di Alessandro Pino

7 Gen

[ROMA] É stata per anni una vera e propria centrale della puzza che ha ammorbato le vite dei residenti dei quartieri circostanti. Una scelta a dir poco dissennata quella di collocare un impianto di trattamento rifiuti in mezzo a quartieri densamente abitati come Fidene, Villa Spada, Serpentara, per di più con evidenti difficoltà nel funzionamento regolare. Dall’entrata in servizio ci furono anni di proteste, di manifestazioni, di lotte dei cittadini esasperati dal fetore atroce che si spandeva anche a chilometri di distanza complici i venti. Proteste e vicende puntualmente seguite dalla stampa locale e cittadina e anche da questo sito, fino all’epilogo inatteso che ne segnò la fine traumatica, simboleggiata da una colonna di fumo nero visibile in tutta la città.

Ora però l’area dell’ex impianto di trattamento meccanico biologico (TMB) dei rifiuti di via Salaria 981 si avvia a diventare un polo per l’economia circolare: la mattina del 7 gennaio si è svolto infatti un sopralluogo presso la struttura-messa fuori uso da un incendio nel 2018- cui hanno partecipato l’assessore capitolino all’Ambiente Sabrina Alfonsi, il presidente della commissione capitolina Ambiente Gianmarco Palmieri, il direttore generale pro tempore di Ama Maurizio Pucci e il presidente del Terzo Municipio Paolo Emilio Marchionne con lo scopo di valutare il percorso da intraprendere in vista della bonifica.

Intendimento condiviso è quello di farlo diventare un polo cittadino dedicato ad attività virtuose dell’economia circolare, al riuso e al riciclo dei materiali.

I resti dell’impianto di trattamento rifiuti verranno demoliti e dovrebbe sorgere anche un parco pubblico mentre una parte dell’area continuerà a ospitare il centro servizi Ama con il rimessaggio e l’officina dei mezzi e un’isola ecologica.
Alessandro Pino

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Il Trasbordo illustrato ai cittadini all’Università Pontificia Salesiana il 23 luglio – di Luciana Miocchi

16 Lug

Martedì 23 luglio, dalle ore 18.00 alle ore 20.00, presso l’Aula 02 dell’Università Pontificia Salesiana, in Piazza dell’Ateneo Salesiano, si terrá un’assemblea pubblica con la partecipazione dell’Osservatorio NO TMB, per l’illustrazione del Piano dei siti per il trasbordo e delle aree interessate. “L’incontro – spiega Giovanni Caudo, Presidente del III Municipio – è l’occasione per informare i cittadini, in una logica di partecipazione e collaborazione istituzionale antitetica a quell’immobilismo latore di sfiducia e paura. Il Piano sarà illustrato da Roma Capitale e verranno chiariti i requisiti, le localizzazioni e specificate le attività che verranno svolte nelle piazzole per il trasbordo dei rifiuti nella nostra città”. All’incontro saranno presenti il Direttore della Direzione Rifiuti, Risanamenti e Inquinamenti del Dipartimento Ambiente di Roma Capitale Dott.ssa Laura D’Aprile, la Sindaca Virginia Raggi e il Presidente Giovanni Caudo. L’Assemblea è aperta alla partecipazione di tutti.

Dal comunicato non si evince se a latere si potranno fare domande specifiche. La grande preoccupazione dei residenti coinvolti rimane l’eventuale puzza che spanderebbe durante il trasbordo, il rumore causato dai mezzi all’opera, il fetore dei mezzi, che giá incrociati per strada vuoti riescono ad ammorbare l’aria per decine di metri, in quanto difficilmente sanificati e puliti, come testimoniato anche dalle incrostazioni esterne che ricoprono parecchi di loro, le quantità trasbordate e i precedenti che ci sono stati, sia a Ponte Malnome che al Tmb Salario, con incrementi repentini e date ignorate.

Luciana Miocchi

 

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E ora Ama chieda la revoca dell’Aia alla regione – di Luciana Miocchi

27 Giu

Derubricata la richiesta di Virginia Raggi a semplice manifestazione di volontà politica, ora i romani aspettano la richiesta di Ama, unica legittimata ad agire. Sperando che stavolta arrivi la parola fine su una vicenda che da quasi dieci anni appesta le vite degli abitanti di Roma Nord

Le parole pronunciate ieri sera durante l’audizione di Zingaretti davanti la commissione rifiuti e ecomafie non sono passate inosservate: la regione Lazio non può revocare l’aia al Tmb Salario perché la richiesta firmata dal Sindaco è nulla, in quanto è Ama che ha tale onere amministrativo. Non è quindi questione politica ma burocratica e d’altra parte le norme ci sono per essere rispettate.

Il presidente del III Municipio Giovanni Caudo, sul cui territorio insiste l’impianto Tmb, si è così espresso:“Sulla revoca dell’autorizzazione integrata ambientale da parte della Regione, nessuna speculazione politica. Ho sentito l’assessore Massimiliano Valeriani che, in merito alla dichiarazioni rese ieri, conferma la ferma volontà della Regione a procedere alla revoca ma secondo i percorsi amministrativi corretti. Correttezza vuole che, pur prendendo atto della chiara volontà manifestata dalla Sindaca con la lettera a Zingaretti, nella quale si decreta la chiusura del TMB Salario, la stessa volontà sia ora manifestata dall’AMA, in quanto società proprietaria dell’impianto. Società di cui Roma Capitale, quindi la sindaca, è proprietaria al 100%. La sindaca solleciti ad AMA questo mero adempimento burocratico”. E ancora: “Non c’è e non ci può essere nessuno scaricabarile su una vicenda dove ormai i soggetti implicati hanno manifestato la chiara volontà di chiudere definitivamente una pagina dolorosa per la città e dove i cittadini si aspettano coerenza di comportamento da parte di tutti gli attori istituzionali. Ribadisco la necessità e l’urgenza di chiudere il percorso amministrativo per la revoca dell’AIA, l’impianto è ormai chiuso e non riaprirà, bisogna pensare ora al futuro di quell’area, alla bonifica e al suo riuso”.

Anche il Pd Romano, attraverso un comunicato di Riccardo Corbucci, coordinatore del Pd Roma e Giulia Tempesta, consigliera comunale dem hanno rilasciato una dichiarazione su quanto il nuovo consiglio di amministrazione di Ama debba fare: “Il primo atto del nuovo cda dell’Ama, appena nominato dalla sindaca Virginia Raggi, sia la comunicazione alla Regione Lazio della revoca delle autorizzazioni per l’ex impianto Tmb Salario. La nota della sindaca, che rappresenta il socio di maggioranza dell’azienda dei rifiuti, ha manifestato la volonta’ politica di chiudere definitivamente la struttura sulla Salaria come chiesto da anni dalla popolazione. Il nuovo cda proceda immediatamente a comunicare la medesima volonta’ agli uffici della Regione, che molto correttamente hanno fatto notare come spetti all’azienda adempiere al corretto iter burocratico. Siamo convinti che l’impianto sia ormai chiuso e l’attenzione delle Istituzioni deve essere rivolto al futuro di quell’area, da decidere con Ama, Comune e cittadini del III municipio”.

Per Roberta Angelilli, dell’esecutivo nazionale FdI, che ha seguito le lotte per far chiudere il Tmb sin da quando era europarlamentare ” Senza una richiesta formale di revoca dell’Aia da parte di Ama, si rischia una possibile futura riapertura degli impianti di via Salaria. Infatti, qualche giorno fa, Virginia Raggi aveva annunciato con una lettera la chiusura dell’impianto Ama di via Salaria ma a tutt’oggi non risulta nessuna richiesta da parte di Ama SpA rivolta agli uffici competenti della Regione Lazio in merito alla revoca delle autorizzazioni. Infatti, benche’ Roma Capitale, come socio unico, detenga il 100% del capitale sociale dell’azienda, soltanto l’Ama e’ titolata a chiedere la revoca dell’Aia. Quindi, per evitare di assistere ad una farsa amministrativa e allo scarica barile di responsabilita’ a cui abbiamo assistito negli ultimi anni, chiediamo che Virginia Raggi solleciti con urgenza l’invio di un atto formale da parte di Ama alla Regione Lazio, conditio sine qua non per avere la certezza di ottenere la chiusura definitiva dell’impianto”.

“Presenteremo un accesso agli atti per verificare che la procedura di revoca dell’Aia sia stata effettivamente avviata, secondo le adeguate modalita’. Non si puo’ piu’ perdere altro tempo” dichiarano Holljwer Paolo, vicepresidente del Consiglio del Municipio II, e Stefano Erbaggi, direttivo romano di FdI.

Si attendono a breve le reazioni delle altre parti politiche.

Luciana Miocchi

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Colpo di scena per il Tmb Salario: la richiesta di revoca dell’aia fatta dal Sindaco Raggi è nulla. La deve fare Ama – di Luciana Miocchi

27 Giu

Rossella Muroni, deputata di Liberi e Uguali, attraverso un post sulla sua pagina pubblica, ha dato una informazione che ha del clamoroso. Nell’audizione di ieri sera, in commissione rifiuti ed ecomafie, veniva ascoltato il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

Qui è bene trascrivere le esatte parole che la Muroni ha affidato alla rete: “io non so bene come dirlo, perché è difficile da credere, ma il sia Presidente che l’Assessore Valeriani hanno spiegato alla Commissione che la lettera con cui il Comune di Roma ha chiesto alla Regione la revoca dell’AIA per il Tmb Salario è nulla! La lettera infatti avrebbe dovuto mandarla l’Ama non il Comune. Ho fatto presente al Presidente Zingaretti, all’Assessore Valeriani e alla Dirigente Tosini che i cittadini avevano creduto che almeno la vicenda dell’AIA fosse chiusa e che non si poteva più sacrificare il benessere della popolazione sull’altare della polemica politica tra Comune e Regione. Nicola Zingaretti mi ha risposto che il Presidente della Regione Lazio e la Sindaca di Roma Virginia Raggi non hanno alcun problema politico…..”.

In parole povere, Sindaco e Presidente non hanno problemi a dialogare, peró in Campidoglio o Raggi prende iniziative senza chiedere all’ufficio legale – avvocatura comunale, via del Tempio di Giove n. 21 – che quanto meno in materia di rapporti tra Comune e aziende di proprietà dovrebbero essere ferratissimi, o i pareri li ha chiesti e sono stati clamorosamente sbagliati. O anche, si sta cercando di prendere tempo anche a costo di sfiorare il ridicolo, sacrificando finanche reputazione e dignità del singolo, ovvero della Raggi, avvocato a sua volta.

Chiarito l’intoppo, ora ci si aspetta che la richiesta venga prontamente riprodotta a firma dei responsabili Ama.

Luciana Miocchi

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Protesta contro la postazione di trasferenza Ama in via Ave Ninchi. Marcia indietro di Virginia Raggi – di Luciana Miocchi

29 Mag

Niente postazione di trasferenza negli spazi Ama di via Ave Ninchi, a Talenti.  La notizia è stata data dalla consigliera 5 stelle Roberta Capoccioni, già presidente del III Municipio fino allo scorso anno, nel suo intervento alla all’assemblea pubblica organizzata dal Cdq Talenti “e dai cittadini e commercianti”, che parlava per conto di Virginia Raggi, Sindaco di Roma. I fatti: qualche giorno fa la stampa ha riportato che erano state individuate quattro aree, una per ogni quadrante della città, dove i mezzi ama avrebbero fatto i trasbordi verso una macchina madre, per poter spedire poi l’indifferenziato in impianti fuori dal territorio comunale. Due di queste, già proprietà Ama o del Comune, sarebbero entrate in funzione entro il trenta giugno, le altre nei mesi successivi. Saxa Rubra, al posto del tendone del Gran Teatro, davanti alla stazione Fs, ai capolinea Cotral e Atac, di fianco ai parcheggi di scambio e a poche centinaia di metri dalla sede Rai, nonchè a meno di cinquecento metri in linea d’aria dal famigerato impianto TMB di via Salaria, aveva già l’ok, per via Ave Ninchi si ipotizzava l’utilizzo immediato. Tanto è bastato per scatenare la mobilitazione sui social. Il presidente del III, Giovanni Caudo rispondeva con un comunicato per ribadire la contrarietà del Municipio e la convocazione dell’osservatorio permanente per il 30 maggio (oggi), il Cdq Talenti con la convocazione in piazza Talenti per il 29 e una raccolta firme. La petizione lanciata su change.org in poche ore registrava più di mille adesioni.

Nessuna compagine politica si è astenuta dal commentare negativamente la decisione del Campidoglio, tanto che in piazza Talenti si è registrata la presenza di quasi tutti gli esponenti locali, da Giordana Petrella e Francesco Filini, Fdi, a Riccardo Evangelista, Fi, a Anna Punzo, Sabrina Cavalcanti e Paola Ilari del Pd, a Francesca Burri, ex 5s, solo per citarne alcuni, oltre la moltitudine di persone radunatesi per urlare con forza il proprio dissenso. Troppe poche notizie frammentarie, troppa confusione sui termini e sull’effettiva configurazione della “postazione di trasferenza” – da notizie reperite in rete sembrerebbe comunque trattarsi di un macchinario di 25×26 metri di lato, in grado di lavorare 25 tonnellate l’ora di rifiuto non differenziato, trasferendolo dai mezzi più piccoli a quelli più grandi – per mantenere un atteggiamento distaccato. Nella giornata di ieri poi, Daniele Diaco, assessore all’ambiente capitolino, pubblicava un post su fb con il quale liquidava come strumentalizzazione politica le vicende riferibili a Talenti:”non saremo noi a vessare i cittadini della zona Talenti: l’esperienza del TMB Salario, che i nostri predecessori hanno voluto, è chiusa e non abbiamo alcuna intenzione di far sostare o trattare la spazzatura a via Ave Ninchi.  Il trasbordo dei rifiuti, ossia il semplice trasferimento di essi da un mezzo più piccolo ad un mezzo più grande, è un’attività necessaria per condurre il carico negli impianti e si svolge già in diverse zone della città con un impatto minimo su chi le abita. Dunque non ci sarà alcuna trasferenza, stoccaggio o simili. Inoltre, ricordiamo che tale trasbordo è previsto solo temporaneamente.  Strumentalizzare le notizie, creando inutili allarmismi non fa bene a nessuno, tanto meno ai cittadini. ” Ma è proprio il termine temporaneamente a scatenare la diffidenza dei residenti, ormai disillusi dalla vicenda Tmb, dalla sua nascita come “officina di manutenzione a autorimessa” e trasfomata poi nel corso del tempo nella fabbrica di puzza che tutta Roma ha imparato a conoscere. Il post ha attirato valanghe di critiche, alcune piuttosto creative. La Raggi pubblicava poi un video con il quale dava la notizia che Roma Capitale non aveva intenzione di impiantare tmb nel terzo municipio. Anche qui, post  severi hanno dato il polso della situazione, niente affatto favorevole agli intendimenti del Campidoglio. Tanto da portare poi all’annuncio di Roberta Capoccioni, subito dopo l’intervento di Francesco Filini, dirigente romano di Fdi, fino a quel momento silente osservatrice, con la ripromessa che l’indomani (oggi ndr) la comunicazione scritta sarebbe stata recapitata al Presidente del Municipio Caudo, poco prima dell’ora di inizio dell’assemblea dell’osservatorio permanente sui rifiuti, convocata per il pomeriggio. Notati tra la folla Mario Novelli, ex presidente 5s del consiglio municipale e Mimmo D’orazio, ex assessore ai rifiuti. Le parole riferite della Raggi, ossia che nessuno avrebbe utilizzato per la trasferenza il sito di via Ave Ninchi ma che a questo punto tocca al Municipio indicare un’area idonea, perchè le operazioni andranno comunque svolte, hanno scatenato gli animi al grido “fuori dal raccordo anulare!” A quel punto, Silvia De Rosa, del cdq Settebagni, quartiere attaccato al GRA dal lato esterno ha preso la parola per ribadire fermamente che anche fuori dal Gra è territorio del Comune di Roma e abitato da migliaia di persone, quindi la soluzione va trovata necessariamente al di fuori dai centri abitati.

Appuntamento ora al tavolo dell’osservatorio permanente sui rifiuti.  Il solco è tracciato: gli amministratori locali costituiranno un fronte trasversale compatto, anche se rimane ancora da capire quale sarà la posizione ufficiale del gruppo dei consiglieri municipali cinque stelle, se con la popolazione o con il Campidoglio.

Luciana Miocchi

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La fine di un mostro – di Alessandro Pino

12 Dic

[Roma] L’impianto di trattamento rifiuti (TMB) dell’Ama in via Salaria di fatto non esiste più: ancora si levano gli ultimi fumi dell’incendio che l’undici dicembre ha distrutto o perlomeno danneggiato irreparabilmente – così è stato dichiarato – il mostro meccanico che per anni ha ammorbato i quartieri residenziali in mezzo ai quali era stato costruito con una scelta a dir poco dissennata. Tutto in fumo letteralmente, con una specie di inquietante fungo atomico levatosi sulla città (dichiarato comunque non tossico dagli uffici competenti) e visibile anche da zone in cui nessuno aveva mai sentito parlare del Tmb. Alcuni residenti festeggiano seppur dopo un evento così eclatante e clamoroso ma si può comprendere il loro stato d’animo, dopo anni barricati in casa per sfuggire ai miasmi emanati dallo stabilimento, trascorsi tra proteste che di fatto rimbalzavano su muri di gomma. Certo, a voler pensare male si direbbe che la distruzione dell’impianto cade a fagiolo per togliere una patata bollente dalle mani di amministrazioni e amministratori che al riguardo stavano collezionando figure non esattamente brillanti tanto che sembrava ci si fosse infilati in un vicolo cieco – anche se adesso tutti giurano casualmente che la soluzione fosse a portata di mano: o il Tmb in funzione o le montagne di rifiuti in strada. La situazione adesso si è comunque sbloccata anzi spezzata e solo dei complottisti da aperitivo al bar potrebbero azzardare ipotesi fantapolitiche (ad indagini in corso) come quella dell’incendio dovuto non a un incidente ma a un sabotaggio attuato da professionisti in grado di calibrarne i danni in modo da rendere antieconomico il ripristino. Senz’altro poi – ove confermata la notizia apparsa sulla stampa – sarà solo una coincidenza che il sistema di videosorveglianza fosse fuori servizio da qualche giorno prima. Lasciamo le fantasiose trame di intrighi agli scrittori di genere, ai Frederick Forsyth e guardiamo ai fatti, senza dimenticarci dello spavento di chi nel Tmb ci lavorava: si risparmino i soldi dei ridicoli nasi elettronici con cui si voleva accertare ciò che era lampante, ora l’importante è che MAI PIÙ si costruiscano impianti del genere in mezzo alle case, né qui né altrove.

Alessandro Pino

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Colonna di fumo dall’ impianto Ama di via Salaria – di Luciana Miocchi

11 Dic

Dalla diretta su fb di qualche minuto fa di Maria Teresa Maccarrone, residente e attivista per la chiusura dell’impianto, si vede una spessa colonna di fumo salire dall’impianto Tmb di Ama in via Salaria. Sconosciute al momento le cause, in un primo momento non si vedevano le fiamme ma dopo pochi minuti sono divenute chiaramente visibili anche dalla strada, come da fotogramma qui sotto:

Sul posto, sono arrivate immediatamente due pattuglie della polizia di Roma Capita le, i carabinieri e diversi mezzi dei Vigili del Fuoco. Si consiglia di evitare via Salaria, anche se al momento risulta aperta.

Dopo un’ora la situazione è visibilmente peggiorata, una spessa colonna di fumo nero, sospinta dalla corrente, si sta abbattendo sui quartieri limitrofi.

Dentro l’impianto sono entrati il presidente del Municipio Giovanni Caudo e l’assessore all’ambiente municipale Francesco Pieroni.

Alle otto e mezza di notano tre colori distinti nella colonna di fumo. Un’altra squadra di vigili del fuoco arriva sul posto

Dalle notizie che giungono, le fiamme sono divampate intorno alle quattro di notte. Nell’impianto presente anche l’assessore capitolino all’ambiente, Pinuccia Montanari.

Attorno a mezzogiorno la situazione pare ormai normalizzata.

Luciana Miocchi

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“A Monte Sacro si canta, a Fidene si crepa” (di puzza) – di Alessandro Pino

30 Ago

(Roma) Nelle ultime ore si sono moltiplicate in rete le testimonianze di numerosi cittadini relative a una recrudescenza dei famigerati miasmi che ammorbano i quartieri circostanti il contestatissimo impianto Ama di trattamento rifiuti in via Salaria. Il fenomeno olfattivo informalmente e tristemente noto come “la puzza” è stato percepito anche a qualche chilometro dallo stabilimento la sera del 29 agosto – la stessa in cui sotto il portico di palazzo Sabbatini in piazza Sempione a Monte Sacro un nutrito pubblico assisteva a una performance del cantautore Filippo Gatti – esasperando ulteriormente i residenti. In segno di protesta, a Fidene in piazza dei Vocazionisti, ignoti hanno addobbato il volto della statua di Don Giustino Maria Russolillo con una maschera antigas, mentre su una mano della scultura riproducente il presbitero campano è stato collocato un foglio con la scritta “Il III Municipio dice NO Tmb”. Al riguardo sono intervenuti due consiglieri municipali della lista Lega Lazio Salvini, Fabrizio Bevilacqua e Mario Astolfi: “A Montesacro si canta, a Fidene si crepa – scrive Bevilacqua – mentre a piazza Sempione andava in scena l’ennesima manifestazione canora organizzata dalla giunta Caudo, i cittadini di Fidene, Colle Salario, Castel Giubileo e Serpentara subivano l’ennesima kermesse olfattiva del Tmb di via Salaria passando l’ennesima nottata in bianco. Speriamo che a breve la giunta del Terzo Municipio cominci ad operare concretamente per il bene del territorio con azioni che incidano realmente sul miglioramento della qualità della vita dei cittadini anziché produrre quasi esclusivamente atti inerenti manifestazioni culturali, come accaduto fino a oggi”. Aggiunge il suo collega Astolfi: “In considerazione dell’espandersi dei miasmi anche in zone fino ad oggi non interessate dal fenomeno Tmb, la sinistra in che modo risponde?
Come mai una Giunta Municipale molto “legata” alla squadra Zingarettiana della Regione Lazio non prende una posizione determinante per la risoluzione del problema?
È risaputo che la gestione del Piano Rifiuti sia a tutt’oggi competenza della Pisana!!! Un tema troppo importante per essere lasciato in balia degli “odori” di via Salaria. Eppure il silenzio incombe”.

Alessandro Pino

Nuova manifestazione il 19 maggio per dire NO al Tmb Salaria – di Alessandro Pino

16 Mag

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L’annosa questione del Tmb Salaria tiene costantemente il banco e con la bella stagione ricominciano anche le iniziative all’aperto per protestare contro la presenza dell’impianto Ama: per il prossimo 19 maggio (venerdì) il Comitato di Quartiere Fidene ha organizzato una manifestazione itinerante da piazza dei Vocazionisti (zona Fidene) fino a via Cortona (Villa Spada) vale a dire i quartieri più esposti ai miasmi dello stabilimento. L’inizio è previsto per le ore venti.
Alessandro Pino

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I primi sei mesi della Giunta Capoccioni illustrati a piazza Sempione – di Alessandro Pino

3 Mar

 

Nel pomeriggio del 2 marzo l’aula consiliare di piazza Sempione ha ospitato la relazione ai cittadini riguardante i primi sei mesi di attività della giunta a Cinque Stelle del Terzo Municipio della Capitale guidata da Roberta Capoccioni. Spazio riservato al pubblico non affollatissimo, c’è da dire, ma comunque erano presenti i membri di alcuni comitati di quartiere e rappresentanti della stampa locale. Introducendo i lavori la presidente Capoccioni ha precisato che a relazionare non sarebbe stata solo lei  «ma il gruppo, per far capire il tanto lavoro che sta dietro anche ai piccoli successi». Si sono dunque alternati ai microfoni assessori e consiglieri della giunta municipale pentastellata. Ha  iniziato l’esposizione il consigliere Pasquale Cicala per quanto riguarda il bilancio:  Cicala ha ricordato l’esistenza al momento dell’insediamento della giunta Capoccioni di un debito fuori bilancio di oltre due milioni di euro contratto dalle precedenti amministrazioni.  A seguito di richiesta apposita la giunta capitolina ha variato il bilancio di previsione 2016 2018 per oltre un milione di euro e poi di un altro milione per un totale di due milioni per coprire i servizi fino a dicembre 2016, in particolar modo la manutenzione strade e i servizi sociali.

Il presidente del Consiglio municipale Mario Novelli ha illustrato la situazione del patrimonio immobiliare e lo sforzo operato per una regolamentazione trasparente di tutte le risorse:  il Municipio ha la gestione diretta di tre immobili del Comune di Roma, che a sua volta amministra un’altra quindicina di edifici sul territorio municipale. Per i primi, mancando la documentazione regolamentante la presenza di diversi soggetti al loro interno si è provveduto a sgomberarli non avendone essi titolo. Per quelli del Comune invece si è preferito non applicare alla lettera la direttiva che imporrebbe lo sgombero totale senza alcun riguardo ma si sta valutando caso per caso, a seconda che si tratti di realtà commerciali oppure  operanti nel sociale. È stata eseguita una verifica degli immobili dei centri anziani con la programmazione di una serie di interventi da effettuare. Per quanto riguarda gli ex alloggi dei custodi delle scuole, ancora non c’è un quadro completo della situazione.     20170301_171947

Sulla scuola ha relazionato l’assessore competente Gilberto Kalenda: è in itinere il processo di dimensionamento scolastico per l’anno scolastico 2017 – 2018. Dopo il rovinoso terremoto della scorsa estate è stata emessa una direttiva di giunta per il controllo delle strutture scolastiche. Sono stati effettuati  interventi di manutenzione del verde scolastico dopo le richieste di dirigenti d’istituto a seguito di verifiche con sopralluoghi in quasi tutti gli istituti comprensivi. Questo è stato il primo anno in cui l’iscrizione al trasporto scolastico veniva effettuata per via telematica:  23 famiglie erano rimaste escluse per difficoltà a utilizzare tale mezzo ma sono state comunque riammesse alla fruizione del servizio. Sono stati inoltre effettuati lavori di manutenzione in alcune scuole e per la prevenzione degli incendi sono stati destinati oltre tre milioni di euro.

Di cultura e sport ha parlato la consigliera Donatella Geretto ricordando la collaborazione con la Facoltà di Architettura per il censimento dei resti archeologici presenti sul territorio municipale per arrivare a una mappatura che verrà messa in rete e alla creazione di eventi per far conoscere tale patrimonio archeologico ai cittadini. A luglio è stata portata l’opera lirica all’aperto a piazza sempione – con l’esecuzione tra l’altro del “Barbiere di Siviglia” di Rossini. È stato accordato il patrocinio a iniziative come un concorso fotografico su Città Giardino, la rievocazione del passaggio di Carlo Magno a cura dell’associazione “Il Carro de’ Comici” di Gherardo Ruggiero, il campionato di calcio a otto, le corse podistiche di beneficenza “Run For Saletta” e “Corro per Vale” . La torre dell’orologio di palazzo Sabatini – sede del Municipio – è stata aperta alle visite. Si sta lavorando con il Campidoglio per il nuovo regolamento di assegnazione degli impianti municipali, ampliando e recuperando quelle a disposizione della cittadinanza (palestre abbandonate) e intanto si stanno conoscendo le realtà sportive presenti sul territorio. È stato inoltre presentato un atto a tutela della società Virtus Vigne Nuove, sotto sfratto dal campo di gioco casalingo.

Gli interventi riguardanti i lavori pubblici sono stati divisi fra l’assessore competente per la materia Annalisa Contini e i consiglieri Franco Rauccio e Paolo Caviglioli (rispettivamente presidente e vice della relativa commissione): l’assessore Contini ha ricordato che il Municipio si occupa  della manutenzione della viabilita municipale collaborando inoltre con gli uffici dipartimentali per quella restante esistente sul proprio territorio (vedasi viadotto dei Presidenti e Salaria). Si è puntato al ripristino di un grado di sicurezza accettabile. Circa duecentomila euro sono stati destinati all’ abbattimento delle barriere architettoniche, settantamila per la pulizia delle caditoie (circa duecentonovanta interventi effettuati su di esse). Sono stati effettuati controlli a campione nei cantieri sul livello di sicurezza e sul rispetto del capitolato approvato. Per il viadotto dei Presidenti è stato richiesto al dipartimento competente che il ripristino dei tombini trafugati e mancanti da anni sia una priorità. Per quanto riguarda i piani di zona e i Pru (piani recupero urbano) ci sono alcune questioni aperte: Parco delle Sabine  con il completamento e il ripristino del decoro; a Parco Talenti e Casale Nei sono stati effettuati sopralluoghi per le opere da completare e programmazione di quelle da fare; l’area di largo Labia ancora non è stata acquisita dal Comune di Roma; c’è stata la partecipazione alla conferenza servizi  sulla nuova viabilità in zona Fidene Villa Spada, ancora non definitiva; è stato interrotto il processo processo edificatorio a piazza Minucciano; si è stretta una collaborazione con il centro religioso in corso di completamento a via di Settebagni che attirerà presumibilmente un notevole volume di traffico. Non ci sono novità per l’ingresso lato viale Jonio della omonima stazione Metro B1. È stata curata la manutenzione del patrimonio immobiliare municipale con sopralluoghi anche nei centri anziani per identificare le criticità maggiori. Si è provveduto a rifare la  copertura del mercato in viale Adriatico e a varare il progetto di riqualificazione del Menenio Agrippa. Si è proceduto al censimento dei “nasoni” di acqua pubblica. Si prevede l’installazione di una “Casa dell’Acqua Pubblica” presso il mercato di piazza degli Euganei al Tufello. È stata sottoposta a manutenzione l’illuminazone delle strade di competenza municipale ed è stato richiesto agli organismi privati ancora competenti in zona Porta di Roma di provvedere al riguardo nelle strade a loro affidate. L’iter per realizzare un ponte ciclopedonale sull’Aniene tra i quartieri delle Valli e Sacco Pastore è ripreso dopo il fallimento della ditta aggiudicataria. La deviazione richiesta per la linea Atac 340 a Cinquina diverrà operativa dopo il completamento di alcuni lavori. In via Giovanni Conti è stata tracciata una linea di sicurezza provvisoria ai bordi della aiuola spartitraffico centrale, dove affiorano le radici delle piante di alto fusto. Per quanto riguarda l’annosa questione del nuovo collegamento tra il quartiere di Settebagni e la Salaria,  la giunta si è incontrata con l’amministrazione ferroviaria ottenendo da essa l’impegno ad accordarsi con il Comune per il  progetto di una struttura che passi sopra o sotto la ferrovia.

Il consigliere Massimo Moretti ha trattato di trasparenza dando conto delle azioni dell’amministrazione per implementare il sito web municipale e avviare la ripresa in diretta telematica (streaming) delle sedute del Consiglio municipale.

Di commercio  hanno parlato l’assessore competente Simone Proietti e il presidente della relativa commissione Simone Said: si è puntato alla valorizzazione del commercio di vicinato e di strada con le mostre mercato rionali (con l’idea di riservarvi punti informativi per le aziende municipalizzate). L’ordinanza antialcool sulla movida a Monte Sacro dell’estate scorsa è stata estesa rispetto a quella del 2015. È stato richiesto che le bancarelle abitualmente montate fuori proprio di fronte ai negozi  – vedi via Ugo Ojetti – vengano spostate in zone più idonee. Sono stati richiesti alla Polizia Locale controlli nelle zone attorno ai mercati – vedasi marciapiedi di via Giovanni Conti – per verificare la regolarità di chi vi si installa con bancarelle o peggio ancora vendendo merce di provenienza quantomeno dubbia: al riguardo è stata prorogata l’operatività della task force con Ama. Grande impulso ha avuto la lotta alla cartellonistica abusiva con la rimozione di 61 impianti; era formalmente regolare invece il tabellone pubblicitario installato proprio davanti al murales in viale Tirreno noto come “La ragazza di Monte Sacro” ma si è riusciti a ottenerne lo spostamento per non coprire il disegno.

 

dsc_1217-1.jpg.jpeg Sull’ambiente  hanno riferito nuovamente Moretti ma soprattutto l’assessore con la relativa delega, Domenico D’Orazio (da tutti conosciuto come Mimmo):  è stato creato un osservatorio municipale sull’impianto Tmb di via Salaria – i cui miasmi ammorbano da anni i residenti dei quartieri circostanti – per un confronto con i comitati. L’ufficio regionale  competente per la Salute è  stato sensibilizzato al fine di effettuare un monitoraggio epidemiologico della zona. Il percorso con il Campidoglio per la riconversione dell’impianto è comunque iniziato. Serve però un risveglio delle coscienze  da parte di tutti – residenti e commercianti – per la corretta gestione dei rifiuti e l’attuazione di una filiera del recupero e riciclo e per questo ci saranno delle giornate formative. Una nuova Isola Ecologica Ama  verrà realizzata in zona Cinquina mentre nel nuovo piano rifiuti comunale c’è l’idea di punti di raccolta dedicati ai condomini con accesso controllato e incentivazione tariffaria in favore del corretto e responsabile conferimento della spazzatura. A tale fine sono utili anche applicazioni dedicate per smartphone come “Junker”, di recente introduzione nella zona di Settebagni.

La trattazione del sociale è stata affidata a Daniela Michelangeli e Marina Locatelli, rispettivamente presidente e vice della Commisisione municipale Politiche Sociali: una memoria di Giunta è stata presentata per l’assegnazione di spazi municipali a onlus; circa 35 realtà hanno aderito e a rotazione potranno fruirne. L’avvio stagionale del servizio Saish (mirato all’autonomia e all’integrazione sociale dei diversabili) è stato problematico per l’avvio del bando di poco successivo all’insediamento della Giunta ma successivamente è stato incrementato il monte ore disponibili. Nuovamente sono stati ricordati i sopralluoghi presso i centri anziani.                  20160416_180607-1.jpg

Di sanità ha parlato il consigliere Valerio Scamarcia: è stata richiesta l’istituzione di un nuovo punto di primo soccorso oltre a quello di via Lampedusa. Sono state date rassicurazioni sulla riapertura del centro prelievi e prenotazioni di Settebagni (poi annunciata ufficialmente per il 9 marzo dalla direzione Asl. Nelle settimane scorse è anche stata esaminata la situazione del servizio Cup fornito dalle farmacie della rete Farmacap.

L’assessore alla Sicurezza e al Personale, Giovanna Tadonio, ha svolto incontri con il personale per capire difficolta e disagi dei dipendenti.

 

Il consigliere Roberto Monaldi ha trattato il tema sempre più scottante e sentito della sicurezza:  si è proceduto a sgomberi di accampamenti abusivi all’interno del Parco delle Valli nelle zone adiacenti via Val d’Ala e il Fosso di Santa Agnese. Obiettivo della amministrazione è arginare i fenomeni della prostituzione del bracconaggio e delle discariche abusive nella riserva naturale della Marcigliana. Per quanto riguarda le raffiche di furti nelle scuole si è auspicato un maggiore coordinamento con le forze dell’Ordine. Inoltre è stato richiesto un presidio per ostacolare la prostituzione sulla Salaria.

 

Per ultima ha preso nuovamente la parola Roberta Capoccioni: la presidente del Terzo Municipio dopo aver speso  sentite parole di ringraziamento per l’assessore uscente alle Politiche Sociali, Giuseppe Sartiano, chiamato a un nuovo prestigioso incarico, ha parlato di decentramento: si sono svolti incontri con presidenti e direttori dei Municipi per un reale e progressivo passaggio di competenze  dal Comune,  per realizzare il quale servono risorse economiche e umane.

L’incontro si è chiuso con l’impegno preso dalla presidente Capoccioni di tornare a relazionare sulle attività della Giunta ogni sei mesi.

Alessandro Pino

Assemblea pubblica per decidere sulla riconversione del Tmb Salaria – di Alessandro Pino

26 Set

Nel recente incontro tenutosi con l’assessore capitolino all’Ambiente Paola Muraro, la stessa aveva chiesto ai rappresentanto dei Comitati di quartiere intervenuti di formulare in breve tempo una

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proposta di riconversione del controverso stabilimento Ama di via Salaria, i cui miasmi come è  noto da anni affliggono i residenti delle zone circostanti. Per quanto possa lasciare perplessi il fatto che a presentare a dei professionisti una ipotesi alternativa siano chiamati dei cittadini che nella vita si occupano di altro e fermo restando l’orientamento dei Comitati per la chiusura della struttura, è stata dunque indetta per mercoledì 28 settembre alle ore 21 in largo Labia (di fianco al capolinea Atac) una nuova assemblea per decidere in tal senso.
Alessandro Pino

Impianto Ama Salario: rimandata la manifestazione in Campidoglio a dopo l’incontro con l’assessore Muraro – di Alessandro Pino

14 Set

Nelle intenzioni dei Comitati di quartiere che l’avevano organizzata, l’assemblea pubblica tenutasi la sera del 14 settembre in largo Labia (Terzo Municipio della Capitale) doveva servire a coordinarsi per organizzare sotto il Campidoglio una manifestazione di protesta contro l’impianto Ama di via Salaria e i miasmi da esso provenienti. Ci si aspettava quindi una 

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partecipazione massiccia e invece attorno al gazebo portato dal Comitato di quartiere Fidene ci saranno state una ottantina di persone. Mentre si raccoglievano le prime firme per sottoscrivere una denuncia – querela che verrà presentata al fine di chiedere una indagine per il presunto reato di inquinamento ambientale, ci ha pensato la presidente del Terzo Municipio Roberta Capoccioni – presente assieme ad alcuni consiglieri municipali di maggioranza e all’assessore all’Ambiente Domenico D’Orazio – a cambiare di fatto il programma della serata, annunciando di avere ottenuto per il prossimo 19 settembre un incontro tra l’assessore capitolino all’Ambiente Paola Muraro e i cittadini. A quel punto abbastanza spontaneamente – seppur con alcune contrarietà – si è convenuto di rimandare una eventuale manifestazione in Campidoglio a dopo l’incontro presso l’assessorato, cui a quanto sembra parteciperà solo una delegazione dei Comitati e i cui esiti verranno riferiti in una nuova assemblea annunciata sempre in largo Labia per le ore ventuno proprio il 19 settembre.
Alessandro Pino

Una nuova assemblea pubblica a largo Labia per dire no al Tmb Salaria – di Alessandro Pino

12 Set

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È stata indetta per mercoledi 14 settembre alle ore 21 in largo Labia (zona Serpentara, Terzo Municipio della Capitale) una nuova, ennesima assemblea pubblica riguardante la questione dell’impianto Ama di via Salaria. La partecipazione è aperta a tutti i cittadini. L’assemblea – si legge nella pagina Facebook creata per pubblicizzare l’iniziativa – ha anche lo scopo di organizzare una manifestazione fuori il Campidoglio per fare sentire ancora una volta la voce dei cittadini esasperati dai miasmi provenienti dallo stabilimento e chiederne la chiusura.
Alessandro Pino

Settimana decisiva per i rifiuti di Roma

18 Lug

Audizione in regione dell’Assessore all’ambiente, domani audizione pubblica. Giovedì scorso riunione dei residenti interessati alle esalazioni dell’impianto di via Salaria

13726676_870748813031838_8376317702358300769_nE’ iniziato alle tre e mezza di oggi il consiglio straordinario alla Regione Lazio sulla questione rifiuti. Ad esso sta partecipando una delegazione di cittadini che possono però soltanto assistere senza intervenire, mentre domani vi sarà un’audizione, sempre in regione, in cui i cittadini potranno intervenire.

Secondo quanto postato da chi è presente, l’assessore regionali dell’ambiente Buschini, nell’illustrare la sua relazione al consiglio, sull’impianto Ama Salario ha detto: «L’impianto e’ stato autorizzato il 31/3/2011 per 5 anni. La scadenza era quindi 31/3/2016. Nel frattempo l’approvazione del Dlg 46 nel 2014 ha precisato che la durata delle autorizzazioni venivano raddoppiate passando da 5 a 10 anni. L’Ama il 9/9/2015 ha chiesto indicazioni per presentare il rinnovo delle autorizzazioni e il 30/03/2016 ha presentato la fidejussione ottenendo la proroga dell’autorizzazione fino al 31/03/2021. L’ubicazione e la scelta degli impianti di trattamento dei rifiuti spetta a Comune e Ama. Se Ama non avesse chiesto come prorogare e non avesse presentato le garanzie per la fidejussione l’impianto ora NON sarebbe autorizzato. Spetta a Comune e Ama come riconvertire l’impianto».

13718689_10210046718554720_8684618055263109389_nQuindi, responsabili dei disagi che si trovano a sopportare i residenti del quadrante Nord della città di Roma, sono, ognuno per la propria competenza, l’azienda municipalizzata ambiente, il Comune di Roma e la regione Lazio per quel che riguarda il piano rifiuti, ma i primi due sono gli unici che possono decidere circa la delocalizzazione o la chiusura dell’impianto.

Giovedì sera, alla riunione spontanea a Largo Labia, dove erano presenti un numero di persone tale da riempire ogni spazio a margine del parco, durante gli interventi di Fabrizio Lai, interventista a favore di una manifestazione sotto gli uffici della regione, Daniele Poggiani del comitato spontaneo Villa Spada, esperto della parte tecnico-burocratica della vicenda e Cristiano Bonelli, consigliere della LM, erano stati esposti i risultati l’incontro tra tecnici e legali, ovvero la decisione di procedere ad una raccolta firme e a una denuncia contro Ama, tentando di protare in Procura il danno alla salute per i residenti, oltre che proseguire nel portare documentazione in Comune e in Regione, battendo anche la via politica alla risoluzione del problema. Inoltre, dato il numero elevato di residenti che hanno manifestato il desiderio di portare supporto alla delegazione che verrà ricevuta martedì, è stata presa la decisione di organizzarsi per arrivare, in maniera pacifica e assolutamente non polemica, fino alla remota sede degli uffici regionali

Nella giornata di giovedì vi era stato anche un incontro con il nuovo presidente m5s del Muncipio, Roberta Capoccioni, intervenuta anche nell’incontro serale, tornata a dichiararsi disponibile a farsi promotrice presso Regione e Comune perchè si trovi una soluzione politica ai rifiuti di Roma, invitando Arpa, asl, Regione e Comune ad un tavolo.

Luciana Miocchi

 

Una petizione in rete sull’impianto Ama Salaria – di Alessandro Pino

6 Lug

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La questione dell’impianto di trattamento rifiuti sito in via Salaria (nel territorio del Terzo Municipio della Capitale) e le roventi polemiche legate ai miasmi che da esso si diffondono nei quartieri circostanti è ormai annosa, si sono susseguite decine di manifestazioni e assemblee, fiumi di inchiostro sono  stati scritti al riguardo. Ultima – per adesso – iniziativa è una petizione in rete per chiederne la chiusura, sottoscrivibile sul sito http://www.change.org (basta cliccare direttamente la seguente stringa
https://www.change.org/p/regione-lazio-fermiamo-la-puzza?recruiter=59357713&utm_source=share_petition&utm_medium=facebook&utm_campaign=autopublish&utm_term=mob-xs-share_petition-no_msg )

e i cui risultati, si dichiara, verranno poi consegnati al Comune di Roma e alla Regione Lazio.
Alessandro Pino

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Fuori dal Tmb Salaria: raccontare una puzza orrenda

20 Mag

13256340_838852442888142_2489689591375948901_nMetti un pomeriggio piovigginoso, senza il sole che batte. Metti che il candidato Sindaco del Pd Roberto Giachetti ha pubblicizzato l’incontro con i residenti che sono obbligati a convivere con i miasmi del Tmb Salaria da cinque anni, davanti ai cancelli dell’impianto…e vai a vedere cosa sarà capace di dire, con i rinvii e le emergenze dell’anno santo che hanno posposto la chiusura fino ad ora.

Già quando ho appoggiato il piede fuori dall’auto, qualche centinaio di metri prima, ho capito che sarebbe stato un lungo pomeriggio: sottovento, vengo investita da un odore simile a quello di un cassonetto pieno di verdura marcia dimenticato per giorni sotto al sole di agosto. Davanti ai cancelli si scherza un po’ per sdrammatizzare l’attesa: dopo cinque anni, ci si conosce un po’ tutti, residenti, politici locali, aspiranti tali, giornalisti. Siamo tutti qui in attesa che arrivi Giachetti, dirottato all’ultimo minuto dalla notizia della morte di Marco Pannella. C’è un puzzo talmente forte e nauseabondo che faccio fatica a mettere insieme i pensieri. Mi sfottono pure. Dice che la pioggia e il vento hanno disperso il grosso del fetore. In anni di cronache, di visite agli impianti, di sit in e manifestazioni non mi ero mai scontrata con questa puzza particolare. Avevo sempre sentito quella chimica del biofiltro, quella di “zozzo” derivante dallo scarico dell’indifferenziata ma questa no. Gli odori sono l’unica cosa che al momento la tecnologia non è in grado di riprodurre nè in realtà virtuale nè in realtà aumentata e sono sicura di non riuscire a parole a descrivere l’immondo bouquet. Dicono che poi ci si abitua. Non credo, altrimenti i residenti non ci farebbero più caso dopo cinque anni. Mi domando come fanno i dipendenti, gli autisti dei camion, gli addetti dell’impianto. Le frasi fanno fatica ad uscirmi di bocca, mi devo concentrare. Dall’altro lato della strada, dopo la ferrovia ci sono già le prime case, un asilo. Penso di essere fortunata, posso andarmene via tra poco, fuggire lontano da qui, portare in salvo il mio naso e la ragione.

Le puzze sono sincere, non nascondono la loro origine. Oggi qui, è l’umido in gran quantità quello che si fa sentire. Ci sono zone in cui gli abitanti hanno lamentato che appunto, sono dieci giorni che gli avanzi di cucina si accumulano nei cassonetti appositi. Quindi, o han cominciato a buttare tutto nell’indifferenziato o…alla fine l’umido l’han portato qua anziché al centro preposto, per un motivo qualsiasi. Chissà.

Passa in bicicletta la nostra famosa “bocca di rosa” e offre uno show fuori programma, approfittando del fatto che due tir dell’Ama stanno entrando e uscendo dallo stabilimento, rallentando di fatto il traffico: volteggia varie volte in tondo davanti a noi, offrendosi ai flash con una gran sfrontatezza condita da un pizzico di esibizionismo. Per alcuni istanti non penso alla puzza che mi stordisce e mi vien da ringraziarla. Poi entro nella scia di un profumo femminile e parto alla ricerca della portatrice. La sfrutto biecamente, mi metto sottovento a respirare credo un Tendre poison e realizzo che sto applicando il rimedio che aveva proposto Ama in una delle prime riunioni: l’utilizzo di deodoranti per l’ambiente. Certo come no…

Arriva la comunicazione ufficiale che Giachetti passerà alla tappa successiva, la sua tabella di marcia è rigida e compressa, tanto il Tmb, ahimè, non sparirà nella notte. Rompiamo le file, chi può, lontano da questo cassonetto gigante. I forzati, gli abitanti nelle zone limitrofe, a tapparsi in casa, cercando di sopravvivere.

(Si ringrazia Maria Teresa per la foto)

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