Ama starebbe per gettare la spugna e dichiarare chiusa l’esperienza della raccolta differenziata porta a porta nel quartiere di Settebagni a causa della difficoltà nel ritiro, specialmente nelle vie più strette. Non che le utenze sulla via Salaria non abbiano visto la raccolta ferma per giorni e giorni, senza nemmeno la motivazione della mancanza di mezzi adeguati, con la formazione di cumuli di sacchetti che venivano spesso poi raccolti tutto insieme, senza rispetto dell’impegno profuso a separare in casa i rifiuti e con buona pace del raggiungimento delle percentuali prefissate di differenziata.
Dal III Municipio, nei mesi passati, era partita la richiesta ad Ama di prendere un’iniziativa atta a risolvere i problemi del quartiere, con la parte collinare scenario di di degrado, con appese di buste non ritirate alle ringhiere dei giardini e con la parte in pianura altrettanto vittima della mancata raccolta, come testimoniato dal ricorso pendente in Tribunale, promosso da una parte dei residenti attraverso una class action e dalla app Junker, che attraverso la geolocalizzazione ha reso possibile la certificazione effettiva dei disservizi. La risposta di Ama, che dovrebbe divenire operativa nei prossimi giorni, salvo imprevisti o ripensamenti dell’ultima ora, sarebbe quella di tornare ai cassonetti stradali, di cui peró al momento la municipalizzata non avrebbe disponibilità, avendone per altro giá ordinati in buona quantità e in prossima consegna, gestibili con una sola tipologia di mezzi. I cassonetti che dovrebbero finire in strada non sembrerebbero previsti di nessun sistema per la rilevazione puntuale del rifiuto inserito.
Luciana Miocchi
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