
[ROMA] Dopo lunghe indagini svolte dalla Squadra Investigativa del III Distretto Fidene – Serpentara della Polizia con il III Gruppo “Nomentano” della Polizia Locale di Roma Capitale sono stati arrestati un uomo e una donna, marito e moglie, accusati di aver esercitato una attività di usura estesa su più municipi della capitale fino alla zona sud della Provincia di Roma. Questa mattina lui è finito in carcere mentre lei si trova ai domiciliari.
Le indagini, coordinate dal Pool Reati Gravi contro il Patrimonio, hanno mostrato la mancanza di scrupoli degli indagati che anche durante il lockdown avevano chiesto i pagamenti dei prestiti.
Venti le persone cui avevano prestato denaro da un minimo di 500 euro ad un massimo di 22.000 euro, solitamente con un tasso usurario oltre il 52,14% annuo, fino a un massimo, in un’occasione, del 223,46% annuo.
É emerso che per l’uomo l’attività di usura era l’unica fonte di guadagno, ereditata dal padre di cui alcuni dei soggetti usurati erano già stati “clienti. La moglie risulta essere titolare di reddito di cittadinanza.
Alessandro Pino
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