Un quartiere ormai densamente abitato, un centro commerciale grandissimo che attira visitatori da ogni parte di Roma ma strade e servizi non risultano ancora ufficialmente in carico al Comune di Roma perchè l’area è ancora di cantiere, mancando diversi lotti di edificazione. Il dramma degli ultimi anni di una città cresciuta senza che norme chiare e attente venissero previste a tutela di chi nelle nuove centralità vive e lavora. Porta di Roma non sfugge a tutto ciò, con l’aggravante che la società originaria titolare delle aree è stata dichiarata fallita e la subentrante sembra avere l’intenzione di contestare parecchi dei gravami previsti. Per cui, per molti mesi, a seguito di un allagamento, uno dei sottopassi vicini al centro commerciale è rimasto chiuso, sbarrato dalla ormai famigerata rete di plastica rossa e dai new jersey provvisori. I lavori necessari al ripristino, la pietra del contendere.
Stamattina, a seguito di lavori minimi per la riapertura, di cui si sono fatte carico le casse municipali, sono state finalmente rimosse le barriere e il sottopasso potrà tornare a esercitare la sua funzione, alleggerendo così il traffico sulle altre strade.
Dice Francesco Pieroni, assessore ai lavori pubblici del III Municipio: “ieri la Giunta Municipale ha approvato la mia proposta di riaprire il sottopasso davanti Porta di Roma, chiuso dopo un grave allagamento. Dopo mesi di inutili sollecitazioni a Roma Capitale per chiedere i necessari interventi dei Dipartimenti competenti, il nostro ufficio strade, pur senza poter effettuare una manutenzione straordinaria per mancanza di fondi, ha eseguito la disostruzione di tutte le caditoie ed effettuato il monitoraggio per settimane. Un grazie ad AMA e Servizio Giardini che hanno contribuito con la rimozione di rifiuti e ramaglie (l’intervento sarà completato con il diserbo la prossima settimana), e alla polizia locale che nei prossimi giorni predisporrà gli atti per la definitiva riapertura. Se Virginia Raggi ci avesse risposto avrebbe riaperto prima!”.
Luciana Miocchi
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