
[ROMA] E puntualmente è bastato un acquazzone estivo abbattutosi nel pomeriggio di lunedì tra Monte Sacro, Nuovo Salario, Tufello e Val Melaina, per fare dimenticare le polemiche estive sulla siccità e gli incendi e spostare in anticipo la lente di ingrandimento sugli allagamenti, tema che si solito si riaffaccia verso ottobre novembre.

Perché oramai a è così, si passa da una emergenza all’altra: ed ecco il consueto panorama di strade allagate, tombini intasati, negozi impraticabili, cittadini impossibilitati a uscire dagli androni delle palazzine, con i volontari delle associazioni di Protezione Civile (in questo caso sono intervenute Fukyo e NSA) a correre di qua e di là prestando soccorso: tra le strade maggiormente colpite viale Pantelleria all’incrocio con viale Jonio, via Monte Cervialto, via Monte Cervialto, via di Valle Melaina, via delle Isole Curzolane all’incrocio con via Giovanni Conti.
Insomma, si è passati direttamente dallo stare in ammollo al mare a quello cittadino, anche se non è esattamente la stessa cosa…
A cura di Alessandro Pino
(Foto Fukyo Odv Protezione Civile)

Basterebbe tenere puliti i tombini e i canali di scolo Se ho capito bene nè il servizio giardini del comune nè l’AMA vogliono farsene carico, ma così avremo sempre cassonetti che galleggiano prendendo il largo in mezzo alla strada…
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