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Dopo più di dieci anni Settebagni saluta con affetto padre Mario. L’ex parroco di S. Antonio da Padova va a Capestrano

29 Set

Dopo quasi dieci anni trascorsi alla guida della parrocchia di Sant’Antonio di Padova a Settebagni, il padre francescano Mario Stepak è stato chiamato ad altro incarico che lo porterà lontano, in terra d’abruzzo, a Capestrano (AQ). La comunità dei credenti settebagnini – ma non solo – lo ha voluto salutare lo scorso 22 settembre con una messa ed una serata in suo onore.

La funzione  pomeridiana ha visto infatti gli interventi – alcuni anche molto commossi – dal pulpito di esponenti della società civile che hanno ringraziato il religioso per l’opera prestata in questi anni, volta a riportare in chiesa e alle attività parrocchiali tanti più fedeli possibili. Tra gli altri si sono avvicendati al microfono la presidente del comitato di quartiere di Settebagni, Domenica Vignaroli – a tutti nota come Mimmina – e i consiglieri municipali Marco Bentivoglio e Riccardo Corbucci, entrambi da sempre molto attivi nella zona. Assieme a loro, alcuni bambini che frequentano il catechismo. Padre Mario ha ricevuto in omaggio alcune targhe dedicategli dai fedeli e vi è stato un intervento del nuovo parroco, padre Giustino, già viceparroco.

Terminata la cerimonia religiosa tutti si sono ritrovati sul sagrato della chiesa, piatti di carta alla mano, per un seguito senz’altro più profano ma graditissimo: l’ormai classica degustazione delle penne all’arrabbiata preparate dalle stesse cuoche che in estate si adoperano per i festeggiamenti in onore di Sant’Antonio. A seguire, l’esibizione della banda Giuseppe Verdi, sulle cui note un po’ malinconiche è stato dato il commiato all’amato padre Mario, che nel corso degli anni ha saputo farsi apprezzare per i suoi modi garbati e la capacità di risolvere con diplomazia le piccole o grandi questioni della comunità.

Alessandro Pino

Roma IV Municipio: a Settebagni sta per arrivare una recizione dove potranno accedere i cani senza guinzaglio

28 Mag

Sono passati ormai ben tre anni da quando fu approvata,  con il voto di tutte le forze politiche rappresentate in consiglio municipale, la risoluzione per “istituire un’area cani nell’area verde davanti al Parco Nobile a Settebagni” . L’ atto presentato dal consigliere Pd Riccardo Corbucci, emendato dai consiglieri Pdl Vaccaro, Bono e Bentivoglio.  Rimasta lettera morta per mancanza di fondi necessari.

(per visionare il documento http://riccardocorbucci.files.wordpress.com/2009/07/area-cani.jpg )

In tutto il quartiere non esiste un’area destinata alla libera conduzione dei cani da parte dei proprietari. Per regolamento comunale, una norma di civiltà e buon senso vieta di lasciarli senza guinzaglio nei luoghi pubblici, compresi strade e parchi e impone ai proprietari la raccolta delle deiezioni canine.

Ultimamente ci sono state frizioni tra i detentori di cani e i frequentatori del parco Nobile, perchè si sono verificati casi in cui di domenica mattina, quando il parco non è ancora visitato da famiglie e bambini il cancello di accesso viene chiuso e i cani lasciati liberi di scorrazzare senza guinzaglio, chi si trova ad arrivare con passeggini e biciclettine poi se li ritrova davanti all’improvviso. Sono così arrivati i vigili a controllare e sanzionare ignavi che cadevano dalle nuvole perchè non sapevano che i cani vanno portati al guinzaglio, o muniti di museruola, in ogni luogo pubblico.

E anche per le cacche non va meglio. Quelle sono raccolte nella minima parte delle volte, creando un clima davvero poco piacevole, anche per i proprietari che invece raccolgono i regalini del cagnolino di casa e lo conducono con tutto il rispetto dovuto in una convivenza civile.  Si ricorda a proposito l’ art. 34 regolamento comunale dei diritti degli animali, ultimo comma: non è ammesso lasciar defecare i cani nel raggio di cento metri dalle aree attrezzate per il gioco dei bambini. Uno dei motivi di grande urto nelle ultime settimane è stato proprio il ritrovamento di escrementi sullo scivolo e nel brecciolino intorno.

Da poco è partita una raccolta firme perchè venga finalmente dato seguito a quanto approvato in consiglio municipale. Il consigliere Marco Bentivoglio, Pdl, che a Settebagni è nato e cresciuto e tutt’ora vi lavora, ha dichiarato “a causa del patto di stabilità, soldi non ce ne sono. Impegnando l’assessorato all’ambiente e interessando l’Arch. Rizzuti dell’ufficio tecnico del municipio si sta cercando di realizzare una recizione che delimiti uno spazio riservato ai cani all’interno del parco”.

Forse l’area di fronte, sempre di proprietà del Comune e non utilizzabile diversamente, sarebbe stata una scelta più appropriata, perchè secondo un’interpretazione del regolamento dei diritti animali si prescrive che i cani non si possano avvicinare fino a cento metri dalle aree gioco per bambini. Però, meglio di niente. I cani che già hanno padroni educati sono sempre ben accetti, sono gli animali con i padroni cani che subiscono le malvolenze di coloro che non vorrebbero essere molestati al parco. Si ricorda comunque che strada, parco, area cani attrezzata o semplice recinzione, i conducenti l’animale devono sempre e necessariamente raccogliere le cacche. Anche all’interno delle aree riservate. Ma anche se non ve ne fosse l’obbligo, voi ce lo fareste scorrazzare il vostro cucciolo sopra un tappeto di merde?

htpp://www.udacomuneroma.it/fidopark/index.asp

Luciana Miocchi

alla ex centrale Montemartini va in scena “Il coraggio di cambiare” mozione promossa da Progetto Roma e dall’on. Baccini. Nel Pdl si cerca di correre ai ripari

2 Mar

Roma è ormai nel pieno dell’organizzazione della prossima campagna per le amministrative del 2013. Non c’è forza politica che in questo momento non sia alle prese con riorganizzazioni ed aggiustamenti.

Il 21n febbraio, il complesso archeoindustriale della ex centrale elettrica “Giovanni Montemartini” di via Ostiense ha fatto da suggestiva cornice alla presentazione, in vista del congresso di partito, della mozione “Il coraggio di cambiare”, organizzata da quella parte del Pdl romano che fa capo al movimento “Laboratorio Roma” di Antonello Aurigemma insieme a Mario Baccini, leader dei cristiano popolari poi confluiti nel Pdl. Durante i lavori è stato spiegato al pubblico presente, una partecipazione talmente vasta da aver preso l’organizzazione di sorpresa, che  l’obiettivo del cambiamento è la gestione del partito stesso, in forte calo di consensi e bisognoso, secondo i relatori, in vista delle amministrative del prossimo anno, di un urgente riavvicinamento alla massa. Tra gli intervenuti sul palco, l’assessore Antonello Aurigemma, che tra un intervento è l’altro è stato chiamato in Campidoglio per gestire le dimissioni, poi rientrate, dell’ad di Rom metropolitane, mentre l’ex ministro Franco Frattini è intervenuto per telefono. Tra il pubblico diverse personalità della vita politica del Quarto Municipio – l’assessore ai Lavori Pubblici Antonino Rizzo e il consigliere Marco Bentivoglio – mentre da Settebagni è arrivata una rappresentanza della locale squadra di calcio. Discorsi scorrevoli e molto diplomatici, volti distesi e parole serene, abbracci e strette di mano nel darsi al congresso del prossimo aprile. Ma l’aria sembra inesorabilmente quella di una resa dei conti ormai improrogabile. Qualcuno si spinge a dire che dalle ceneri del Pdl potrebbero rinascere An e Fi.

 

 

Luciana Miocchi e Alessandro Pino