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Questa estate i giovani viaggiano gratis con Cotral e Trenitalia: ecco come fare

8 Lug

[ROMA] C’è una buona notizia per i giovani di età compresa tra i 16 ed i 25 anni compiuti, residenti nei comuni del Lazio e iscritti a LAZIO YOUth CARD: per la durata di 30 giorni consecutivi, nel periodo compreso tra il primo luglio e il 15 settembre 2022, possono viaggiare gratis  sui mezzi Cotral e Trenitalia (in seconda classe) nel territorio della Regione Lazio.

Questo grazie alla approvazione dell’iniziativa “Lazio in tour gratis 2022” con cui la Giunta Regionale vuole incentivare la mobilità pubblica e l’uso del trasporto pubblico locale oltre a promuovere e valorizzare il territorio laziale.

La misura è finanziata con 555.000 euro nell’ambito della Missione 10 dell’esercizio finanziario 2022 e verrà gestita dall’ente LAZIOCrea S.p.A. mediante la LAZIO YOUth CARD.
A cura di Alessandro Pino

Torna il “Settebello”, treno di prestigio italiano – di Alessandro Pino

19 Ago

Mezzo secolo prima che i binari della penisola fossero percorsi da Freccerosse e Italo vari era stato la più alta espressione della tecnica ferroviaria italiana unita a uno stile rimasto ineguagliato: si parla dell’Etr 300 “Settebello”, elettrotreno rapido di prestigio delle Ferrovie dello Stato che iniziò la carriera operativa nel lontano 1952. Inconfondibili per il loro disegno affusolato con le due testate allestite a salottino panoramico per i passeggeri – la cabina di guida era posta 

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sull’imperiale – e l’elegante livrea grigio nebbia e verde magnolia, i tre convogli del gruppo rappresentarono quanto di meglio il design italiano potesse mettere in campo, a simboleggiare la voglia dell’intero Paese di lasciarsi alle spalle le tragedie della guerra lanciandosi nel nascente boom economico: per curare l’allestimento degli interni presso la Breda di Sesto  San Giovanni furono chiamati i celebri architetti Giò Ponti e Giulio Minoletti che si avvalsero dei migliori fornitori per gli arredi e le decorazioni, il tutto viaggiando a una velocità di centottanta chilometri orari coccolati da un servizio di prim’ordine. L’esercizio dei tre “Settebello” (il nome veniva dalla composizione a sette elementi e compariva sulle fiancate assieme al disegno del “sette di denari”) andò a pieno regime fino a metà anni Ottanta sulla direttrice tra Milano e Roma, poi venne il declino e infine il triste accantonamento e la demolizione di due di essi. Ora però dopo la lunga notte sembra stia iniziando un nuovo giorno per il “Settebello”: sotto la guida image

della Fondazione Fs Italiane sono iniziati i primi interventi per riportare allo splendore perduto l’esemplare superstite, l’Etr 302. Il convoglio appositamente preparato per il viaggio di trasferimento dal deposito di Falconara – dove sostava da anni – al traino di una locomotiva elettrica E656 ha raggiunto nei giorni scorsi l’Officina Manutenzione Ciclica di Trenitalia a Voghera, dove inizieranno i restauri dal costo stimato di circa otto milioni di euro da reperire tramite bandi di finanziamento europei. L’obiettivo è fare diventare il rinato “Settebello” un treno turistico di alto livello.
Alessandro Pino

(foto: Fondazione Fs Italiane)

Stazione di Settebagni: pareti imbrattate per l’ennesima volta – di Alessandro Pino

17 Feb

pubblicato su http://www.attualita.it

Gli ultimi scarabocchi

Gli ultimi scarabocchi…

Quando nei mesi scorsi fu imbiancato per l’ennesima volta il sottopasso nella stazione ferroviaria di Settebagni, in molti si saranno chiesti il senso di tale sommaria manutenzione periodica, prevedendo che non ci sarebbe voluto molto prima che le mura diventassero nuovamente preda dei soliti teppisti muniti di vernice spray e pennarelli formato magnum (posto che le tabelle e le vetrine degli orari rimangono deturpate). E così è stato, appunto: ecco servita una nuova serie di quelli che qualcuno osa ancora chiamare

...e i precedenti, nello stesso punto

…e i precedenti, nello stesso punto

“graffiti”, assegnando così dignità culturale a volgari scarabocchi opera di teppisti. Il discorso è il solito, si invoca la mancanza di fondi per pagare un servizio di piantonamento, mentre  le telecamere di sorveglianza – ove installate – con tutta evidenza non rappresentano un deterrente, al punto di far sorgere dubbi sul loro funzionamento o semplicemente sull’effettiva visione delle immagini da parte degli addetti. Viene però spontaneo  chiedersi  se convenga  di più spendere per un ripristino dei luoghi destinato a vita breve o piuttosto per una vigilanza che contrasti il vandalismo e ogni altra forma di illegalità: una parete imbrattata forse ad alcuni preoccupa poco, ma in assenza di controlli può succedere ben altro.

Alessandro Pino