Archivio | marzo, 2013

Settebagni – Municipio Montesacro di Roma Capitale: erbacce e buche sistemate prima di Pasqua

29 Mar

Nuovo inoperaiallavorosettebagnitervento a Settebagni propiziato dalla strana coppia Bonelli-Bentivoglio. Da questa mattina è all’opera in via dello Scalo una squadra di operai municipali, creata dalla presidenza del Municipio cooptando i dipendenti da diversi uffici, con la missione di ripulire da erba e erbacce a partire dal ponte di S. Antonio andando verso l’altro della salita della Marcigliana.

Sarà perché le elezioni si avvicinano ma il presidente del Municipio Cristiano Bonelli ed il consigliere Marco Bentivoglio, stretto collaboratore del neo consigliere regionale ed ex assessore capitolino Antonello Aurigemma – che in passato aveva avuto modo di punzecchiare più o meno simpaticamente il minisindaco – sembrano aver raggiunto una intesa invidiabile nel mettere mano ad alcune criticità del quartiere altrimenti trascurate.

Nel pomeriggio saranno riparate anche alcune buche per le vie collinari del quartiere.

Luciana Miocchi

Vigilantes, forze dell’ordine e pistole: l’opinione politically scorrect di Penelope Giorgiani

28 Mar

fotoPISTOLAOgni giorno nelle pagine di cronaca capita di leggere di rapine a mano armata perpetrate  ai danni di esercizi commerciali come banche e supermercati. A volte però capita che sul posto si trovi qualche appartenente delle Forze dell’Ordine fuori servizio il (o la) quale decide di intervenire e ne può nascere un conflitto a fuoco in cui magari i malviventi rimangono feriti o uccisi. Certamente si svolgono accertamenti su come sono andati i fatti ed è probabile che l’agente o il militare protagonista riceva un encomio o una medaglia, venendo indicato come esempio di dedizione e senso del dovere. Capita invece che l’epilogo sia ben diverso quando episodi analoghi hanno come protagonista una guardia giurata, un vigilantes come si dice spesso – sbagliando tra l’altro. Per chi fosse totalmente a digiuno di nozioni giuridiche in materia, si tratta di privati cittadini dipendenti da un istituto di vigilanza ai quali viene rilasciato un porto di pistola per esclusiva difesa personale  diversamente dalle Forze dell’Ordine che possono usare l’arma per attaccare (si pensi a una irruzione ad armi spianate durante un sequestro di persone). Che cosa accadrà alla guardia giurata  – fuori servizio come anche nello svolgimento dello stesso – che trovandosi in quella situazione si trova minacciata (o ritiene di esserlo) dalle armi dei banditi e fa fuoco? Una risposta eloquente può fornirla una semplice ricerca in rete, inserendo nel motore di ricerca le parole “guardia giurata condannata”. Si avrà così conoscenza di svariati casi nei quali l’epilogo di fatti del genere è stato un procedimento penale a carico dell’addetto alla sicurezza, conclusosi con una condanna a vario titolo (dalle lesioni all’omicidio volontario): il che vuol dire ingenti sanzioni pecuniarie (al punto da dover vendere casa), una pena detentiva (con il rischio di vendette in carcere da parte di delinquenti abituali) e ovviamente la perdita del lavoro (venendo meno il requisito della condizione di incensurato) oltre alle spese per l’avvocato. Uno degli episodi più recenti è stata la condanna a un anno di reclusione e al pagamento di diecimila euro inflitta alcune settimane fa a una guardia giurata triestina che durante una rapina – avvenuta qualche anno prima – aveva sparato all’automobile dei banditi, uno dei quali era rimasto ferito dai frantumi di un finestrino e si era costituito parte civile. Notizie simili lasciano puntualmente interdetta parte dell’opinione pubblica che le percepisce come una presa in giro, una giustizia al rovescio con i rapinatori che appaiono premiati da un risarcimento e il vigilante punito severamente oltre che segnato drammaticamente  sia dal conflitto a fuoco che dal lungo processo, vissuto come un vero calvario da chi non è avvezzo a frequentare il banco degli imputati. Chi è più addentro ai tecnicismi  tribunalizi obietta invece che ci saranno stati procedimenti separati – una cosa è la rapina e un’altra la reazione a fuoco – che quello riguardante la guardia giurata era in pratica un atto dovuto al verificarsi di certi presupposti e che il giudice ritenendone spropositata la reazione armata ha solo applicato la legge: per farla breve, insomma, avrebbe fatto bene a condannare il vigilante. Il fatto è che il giudice in quanto tale (si tralascia qui il discorso sulla pubblica accusa, forse troppo spesso incaponita a ottenere condanne) non è un distributore automatico di sentenze, è un essere umano – si suppone preparato – ma proprio per questo non è onnisciente (quindi classifica determinati avvenimenti senza avervi assistito) e soprattutto può essere formato in base a una cultura per la quale l’uso delle armi da fuoco da parte di chi non fa parte delle Forze dell’Ordine equivale sempre e comunque a una “giustizia fai da te”, una sorta di Far West che va contrastato a prescindere dall’emergenza nella quale si fosse trovato chi ha premuto un grilletto. Purtroppo analizzare e scomporre un fatto a freddo è una cosa, trovarsi coinvolti nella concitazione dello stesso – in cui le azioni si accavallano frenetiche – un’altra. Gli addetti ai lavori sosterranno che qualcuno dovrà pur prendere una decisione. Ma forse, pensano l’uomo e la donna della strada, a stridere col buon senso e a suonare stonato non è solo la sentenza di condanna ma lo stesso processo nato da un episodio criminoso il cui autore non era certo la guardia privata.

Penelope Giorgiani

Settebagni – Municipio Montesacro di Roma Capitale: arriva nel quartiere il Corbucci Presidente Tour

26 Mar

DSC_0173Tappa settebagnina del “Corbucci Presidente Tour”, ieri in versione parecchio bagnata. Infatti, fino all’ultimo si è temuto che fosse necessario rinviare il tutto ad un giorno meno piovoso, invece il tempo ha tenuto il necessario perché l’incontro si potesse tenere nel piazzale davanti al civico 1399 di via Salaria.

C’è stato anche un diversivo divertente, una telefonata al cellulare dell’attuale vice presidente del Consiglio municipale, dal numero coperto, con la quale una voce maschile, spacciatasi per il proprietario dell’area, minacciava, con voce alquanto seria, denunce se si fosse dato seguito all’appuntamento. Il goliardo non deve aver tenuto conto del fatto che il Signor Riccobelli è un uomo estremamente liberale, aperto al confronto politico con chiunque si occupi di amministrare la cosa pubblica e che aveva già accordato il suo permesso. Durante il confronto con i cittadini al candidato alle Primarie sono state rappresentate e discusse alcune esigenze dei residenti, come – tra le altre – la chiusura notturna del Parco dei frutti con l’assegnazione delle chiavi alla cittadinanza, in modo da tutelare l’incolumità dei giochi e la sicurezza che non divenga luogo di traffici illeciti; la tutela del campo sportivo del Settebagni Calcio attraverso una migliore gestione dell’investimento contratto con il credito sportivo, la realizzazione di un Centro sociale anziani e polifunzionale per i giovani dentro al parco Nobile, prefabbricato come la struttura realizzata nel parco delle valli e proporre un concorso pubblico aperto alle scuole per decidere come realizzarlo; avviamento dei lavori per il sottopasso di via S. Antonio da Padova entro il 2014; ripristino dei fondi iscritti in bilancio nel 2008 in modo da affrontare una seria opera di restauro della scuola Giovanni Paolo I. Corbucci ha anche presentato la proposta di “chiusura del centro di accoglienza nomadi di via salaria, che è diventato un lager dove le persone non vivono in condizioni dignitose, come emerso dalla denuncia dell’ associazione art. 21, trasferendolo in un luogo fuori dal centro abitato e mettere al suo posto una caserma dei carabinieri perché via Salaria venga riqualificata dalla presenza dei militi dell’arma, capace di tenere lontano insediamenti abusivi e prostituzione”.

DSC_0175I residenti intervenuti hanno espresso apprezzamento per l’iniziativa con la quale Corbucci ha portato una tappa del suo tour al vallo di Adriano del Municipio, territorio che invece sembra poco o nulla presente nei programmi degli altri candidati, tanto che alcuni hanno reclamato a gran voce anche la possibilità di conoscere gli altri sfidanti di persona e sul posto.

Le primarie per la scelta del candidato del centro sinistra alle elezioni municipali e comunali si terranno domenica sette aprile. Il Gazebo per poter votare sarà come al solito, a fianco del chiosco di fiori davanti la chiesa.

 Luciana Miocchi

Settebagni, Municipio Montesacro di Roma Capitale: lavori di impermeabilizzazione per le terrazze della scuola Giovanni Paolo I

26 Mar

DSC_0152Buone notizie in arrivo per la scuola Giovanni Paolo I di via dello scalo di Settebagni. Dieci giorni fa vi è stato un sopralluogo dell’intero ufficio tecnico del Municipio, al quale ha preso parte anche il consigliere Marco Bentivoglio, che segue la vicenda dall’inizio,
insieme al presidente del Municipio Cristiano Bonelli, allo scopo di controllare lo stato dei luoghi e l’avanzamento dei lavori. Infatti, con lo stanziamento dei fondi iscritti nel Bilancio 2012 e allocati nel novembre scorso, per un importo di circa 380.000 euro, sarà possibile rifare l’impermeabilizzazione delle sei terrazze dell’edificio – due sono state già realizzate – allestire i ponteggi necessari, restaurare i frontalini e sostituire i discendenti. Le frequenti precipitazioni del periodo hanno rallentato le lavorazioni, che nell’ultimo mese sono state sospese in virtù del fatto che è necessario un clima asciutto quando si stende la guaina bituminosa. Interventi previsti anche per sistemare i marciapiedi del lato sud, dove le radici delle essenze arboree hanno sollevato la pavimentazione.

Finita questa tranche di lavori, occorrerà aspettare che vengano destinate altre somme per vedere finalmente anche il rifacimento dei bagni, ormai vecchi di trentasette anni, nonché la sistemazione delle pedane elevatrici per i disabili. Durante le ultime elezioni politiche, il loro guasto, segnalato peraltro varie volte nel corso degli anni, ha impedito l’accesso alla sezione elettorale in almeno un caso documentato.

Luciana Miocchi

Settebagni calcio: domenica 24 i pulcini pareggiano 3 a 3 con il Montesacro Calcio Azz

25 Mar

PULCINI MISTI 2002/03 gir.2 6vs6
SETTEBAGNI – MONTESACRO CALCIO AZZ. 3-3
(tempi: 3-0 / 3-3 / 2-3)
Marcatori:

5-Meli(M), Arcangeli(M), 2-Pedone(S), 2-Benigni(S), 2-Magini(S), Dominici(S), Cambindo G.(S)

SETTEBAGNI: Ostili, Dominici, Magini, Benigni, Pedone, Cambindo G., Cambindo C., Santiloni.
All.: Casavecchia Diego.

MONTESACRO: Bianchi, Arcangeli, Benedetti, Mosca, Lauro, Cesarei, Ginocchi, Meli.
All.: D’Andrea Massimo.


di nuovo 369Altalena di emozioni tra Settebagni e Montesacro Calcio Azz., tanti gol e capovolgimenti di fronte fino alla fine per un pareggio che rispecchia l’andamento della partita.
Nel primo tempo le due squadre iniziano studiandosi, cercando entrambe soprattutto di non farsi male, ma poi è il Settebagni a prendere l’iniziativa prendendo il largo con i gol di Magini (con un gran destro da fuori) Benigni (con il solito mancino forte e preciso) e capitan Dominici pronto a ribattere in rete una corta respinta del portiere ospite.
Il secondo tempo inizia col vantaggio del Settebagni che va in rete ancora con Magini ma poi si scatena Meli che con 2 sinistri che si insaccano sotto il sette porta in vantaggio i suoi. Pedone, approfittando di un errore difensivo riporta il Settebagni in parità, ma non e’ ancora finita, gli ospiti tornano in vantaggio con Arcangeli, ma è ancora l’intrepido Pedone con un colpo di testa allo scadere, ha siglare il 3-3 del secondo parziale.
Nel terzo tempo prosegue lo show del bravissimo Meli che con il suo preciso mancino fa il bello e il cattivo tempo portando il Montesacro in vantaggio di 2 gol, poi Benigni accorcia le distanze con una splendida punizione ma è ancora Meli, che prima scarta Magini e poi con uno stupendo diagonale a fil di palo a ristabilisce le distanze. Nel finale il caparbio Cambindo G. trova il gol di testa, dopo una lunga azione insistita; non basta ed il terzo tempo finisce 2-3 per il Montesacro ed il risultato finale (quello ai punti) di pareggio, che ai più è apparso quello più giusto.
(inviato da Fausto De Martinis)

IV Municipio di Roma Capitale: è morto l’ex presidente Ferdinando Digiamberardino

24 Mar

DIGIAMBERARDINO(pubblicato su http://www.di-roma.com)

E’ deceduto nella notte tra sabato e domenica, dopo una lunga malattia, Ferdinando Digiamberardino, assessore ai lavori pubblici del XIX Municipio. Ex presidente indicato dal Ppi per il centro sinistra del IV Municipio, poi consigliere passato al centrodestra, la sua era considerata una figura controversa ma ancora capace di influenzare la vita politica del consiglio di Montesacro.

I funerali si terranno domattina, 25 marzo, alle 11 nella chiesa di S. Felicita a Fidene.

Addio a Pietro Mennea, indimenticabile Freccia del Sud

22 Mar

(pubblicato su http://www.di-roma.com)

“In California incontrai Muhammad Ali che per me è sempre Cassius Clay. Mi presentarono come l’uomo più veloce del mondo. Lui mi squadrò sorpreso: “Ma tu sei bianco”. Sì, ma sono nero dentro.” (cit. Pietro Mennea )

 

Pietro Paolo MenneaE’ scomparso questa mattina a Roma, cogliendo tutti di sorpresa dopo una breve e spietata malattia Pietro Paolo Mennea, forse l’atleta italiano più famoso di tutti i tempi.

Nato a Barletta il 28 giugno del 1952, figlio di un sarto e una casalinga, studia ragioneria e corre, corre e studia, sempre con il massimo impegno.

Oltre agli innumerevoli allori si laurea ben quattro volte, in scienze politiche, giurisprudenza, scienze dell’educazione motoria e lettere. Si iscrive all’albo degli avvocati di Roma, dove impianta uno studio legale in via Silla. Fino a pochi mesi fa era facile incontrarlo per i corridoi del Tribunale di viale Giulio Cesare, un avvocato tra gli altri, magari solo un po’ più taciturno. Curatore fallimentare e professore universitario a contratto presso l’Università di Chieti e Teramo, Europarlamentare per una legislatura, metodico com’è trova anche il tempo di sposarsi e scrivere una ventina di libri.

La sua carriera sportiva, costruita con la maniacale cura che lo porterà ad allenarsi 365 giorni all’anno, non ha bisogno di presentazioni ad effetto: quando diviene olimpionico a Mosca nel 1980, era già detentore da un anno del primato mondiale sui 200 piani conquistato alle Universiadi di Città del Messico con il tempo di 19”72, record rimasto imbattuto per diciassette anni – Michael Johnson lo spodestò ai trial statunitensi per le olimpiadi del 1996 – e tutt’ora primato europeo.

Un altro record che ancora gli appartiene, stabilito il 22 marzo 1982, è quello dei 150 metri piani, con il tempo di 14″8 sulla pista dello stadio Comunale di Cassino. Infatti il tempo di 14”35 fatto registrare nel 2009 da Usain Bolt a Manchester non è stato omologato perché stabilito su pista rettilinea.

Nel corso della sua carriera agonistica si è ritirato più volte, in periodi nei quali sembrava non potersi più esprimere ai livelli a cui era abituato: una prima volta nel 1981, poi tornò per partecipare alla prima edizione dei mondiali di atletica ad Helsinki e vinse un bronzo e un argento. Subito dopo aver partecipato a Los Angeles 1984 diede nuovamente l’addio alle gare. Ma il richiamo della quinta olimpiade lo fece tornare e a Seul 1988 fu portabandiera, anche se questa gioia fu appannata dalle polemiche mosse da chi, nel comitato olimpico, riteneva, ironia della sorte, che non avesse i titoli per un simile onore. Si qualificò soltanto per le prime batterie. Aveva trentasei anni è vero, ma i giochi di Seoul furono ricordati per la positività al doping di numerosi atleti, compreso Ben Johnson, il re della velocità del momento.

Nonostante l’atletica gli avesse portato le massime onorificenze della Repubblica, non vi fu posto per lui nello sport italiano, dopo aver smesso l’attività agonistica. Troppo schivo, solitario, un carattere intransigente impossibilitato al compromesso e con l’irritante attività di crociato contro la chimica nello sport. Praticamente ignorato dal Coni, nel marzo del 2012 a Londra, in occasione dei giochi olimpici, dedicano alla sua straordinaria carriera una stazione della metropolitana.

Cordoglio è stato espresso dagli sportivi di ogni parte del mondo, increduli, come tutti, per la morte di un uomo ancora giovane che da vivo era già leggenda. Il neo presidente del Coni, Giovanni Malagò, saputa la notizia è rientrato immediatamente a Roma interrompendo un viaggio di lavoro. Ha disposto che la camera ardente venga allestita al Coni.

Luciana Miocchi

Muore Antonio Manganelli, capo della Polizia dal 2007. La camera ardente alla SSP di via Pier della Francesca

20 Mar

Manganelli

(pubblicato su http://www.di-roma.com)

Il capo della polizia, Antonio Manganelli è deceduto oggi, all’ospedale San Giovanni di Roma dove era ricoverato dallo scorso 24 febbraio a seguito di una grave emorragia cerebrale.

Nato ad Avellino l’8 dicembre del 1950, si era laureato in giurisprudenza a Napoli ed aveva conseguito la specializzazione in criminologia a Modena.

Entrato in polizia negli anni settanta come giovane funzionario, ha poi percorso tutti i gradini della carriera pubblica, arrivando ad essere direttore dello Sco e del Servizio centrale di protezione dei collaboratori di giustizia, collaborando con i Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, poi Questore di Palermo e di Napoli. Nel 2000 fu nominato direttore centrale della Polizia Criminale e vice direttore generale della Pubblica Sicurezza, con funzione vicarie dal dicembre 2001, qualche mese dopo le polemiche sulla gestione della sicurezza durante il G8 di Genova. Del 25 giugno 2007 la nomina a Capo della Polizia.

Nel luglio scorso, all’indomani della sentenza definitiva di condanna di 25 tra funzionari ed agenti di polizia per il massacro della scuola Diaz, preceduto di poco dal ministro dell’Interno Cancellieri, fece le sue scuse, in qualità di Capo della Polizia, ai cittadini “che hanno subito danni, ma anche a quelli che, avendo fiducia nell’Istituzione-Polizia, l’hanno vista in difficoltà per qualche comportamento errato ed esigono sempre maggiore professionalità ed efficienza”. Si professò “orgoglioso di essere il capo di donne e uomini che quotidianamente garantiscono la sicurezza e la democrazia di questo Paese. Rispetto il giudicato della magistratura e il principio costituzionale della presunzione d’innocenza dell’imputato, fino a sentenza definitiva. Per questo – proseguiva – l’istituzione che ho l’onore di dirigere ha sempre ritenuto fondamentale che venisse salvaguardato a tutti i poliziotti un normale percorso professionale, anche alla luce dei non pochi risultati operativi da loro raggiunti. Ora, di fronte al giudicato penale, è chiaramente il momento delle scuse”.

Definito come un perfetto servitore dello Stato e grande mediatore, oggi è difficile trovare una critica sul web, anche se in alcuni ambienti c’è stato chi ha esultato perfino su fb. Commenti spiacevoli, in qualche caso spariti immediatamente dopo la pubblicazione.

La camera ardente, allestita presso la scuola superiore di Polizia di via Pier della Francesca,  sarà aperta a partire dalle 15 di domani.

Luciana Miocchi

Settebagni – Municipio Montesacro di Roma Capitale: domani lavori al parco davanti la chiesa di S. Antonio da Padova

19 Mar
volontario dell'associazione "Mani che aiutano" della Chiesa dei santi dell'ultimo giorno

volontario dell’associazione “Mani che aiutano” della Chiesa dei santi dell’ultimo giorno (foto A. Pino)

Sempre a cura e spese di volontari privati, che in un primo momento sembravano essere  della “Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli ultimi giorni – che si erano già occupati del recinto per i cani al parco Nobile – ma in seguito è stato chiarito in questo caso non c’entrano nulla, domani verrà sistemato l’ingresso del piccolo parco davanti la chiesa di S. Antonio da Padova, che da sempre, in inverno, è coperto da uno spesso strato di fango.

Per ovviare al problema, verrà messo in opera uno strato di ghiaia battuta, in modo che non sia troppo disagevole accedere con carrozzine, passeggini e carrozzelle.

Luciana Miocchi

Settebagni – Municipio Montesacro di Roma Capitale: realizzato lo spazio cani. Le polemiche non ti aspetti

19 Mar

bonelliparcoNOBILEareacaniFiniti i lavori di realizzazione dello spazio ai cani nel parco Nobile, a Settebagni, ad opera dei volontari della “Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli ultimi giorni”, le polemiche non si placano.

Nonostante sia stata un’operazione a costo zero, cercata e voluta nel corso degli anni, c’è sempre chi non è d’accordo su nulla. Specialmente su fb, nei gruppi dedicati alla zona, i commenti sono contrastanti.BOONELLIPARCOnobielBENTIVOGLIOilmioquartiere

Soprattutto certi proprietari di cani, forse perchè ora che uno spazio c’è, anche se imperfetto, non potranno più condurre impunemente – in barba al regolamento comunale – i propri cani senza collare e guinzaglio al parco. Comportamento che in passato ha creato più di un attrito con i genitori che invece al parco avrebbero voluto poter lasciare i bambini liberi di giocare e correre senza paura e di mezzo, ovviamente, sono andati quei padroni rispettosi del proprio animale e del prossimo, che muniti dell’attrezzatura prescritta venivano oramai mal sopportati comunque.

Poi c’è la categoria di quelli che il parco vorrebberlo avere sotto casa e lo bollano come lontano e scomodo, una spesa inutile. Forse non rammentano che fino a qualche anno fa, Settebagni ne era totalmente sprovvista e chi poteva, caricava i figli in macchina e andava in un altro quartiere.

BONELLIparcoNOBILEAREACQuelli che non hanno apprezzato perchè l’hanno ritenuta un’operazione elettorale. Probabile che un qualche pensiero in tal senso, effettivamente ci sia, visto l’imminenza del ritorno alle urne. Dopotutto gli elettori dovrebbero giudicare in base ai risultati raggiunti e gli eletti, facendo politica, hanno sempre un occhio attento.  Ognuno dovrebbe avere la capacità di giudicare e comportarsi di conseguenza. Non perdendo di vista però, che il recinto ora c’è, e la sua necessità viene da lontano.

bonelliBENTIVOGLIOparconobileQuelli che non sono contenti perchè lo spazio è troppo piccolo. Quelli che è stato sottratto spazio alle persone. Quelli che il parco fa schifo perchè non ci va mai nessuno. Quelli che non ci vanno perchè non c’è vigilanza. Quelli che vorrebbero vedere i vigili. Quelli che non ci vanno perchè i vigili li hanno visti e gli hanno fatto la multa per il cane senza guinzaglio.

La maggioranza dei residenti però è contenta che finalmente sia arrivato un piccolo segno di civiltà anche qui. L’area è piccola, non attrezzata secondo i canoni del comune ma l’accettano come un inizio, il resto cercheranno di averlo un pezzetto per volta. Più il parco è frequentato più diventa sicuro. E poi è stato bello vedere il presidente Bonelli con un piccone in mano,  l’ha usato davvero, non solo per le foto. Non capita tutti i giorni un politico che si da ai lavori manuali.

Luciana Miocchi

(foto A. Pino)

Cercando di raccontare il casuale lavoro di un naso. Storia di spazzatura, saponette e cavalli che corrono con la criniera al vento

18 Mar

(pubblicato anche nella nuova pagina “istantanee scattate con la penna”)

foto di repertorio di A. Pino

foto di repertorio di A. Pino

Mattina di mercoledì 6 marzo. Un cielo luminoso ma senza sole e l’aria umida rimandano l’idea che debba piovere da un momento all’altro.

Sono su via Salaria, direzione dentro Roma, sulla strada per andare al lavoro. Il traffico è solo parecchio rallentato, per fortuna non è quella fila compatta di auto che ti costringe ad immaginare spiagge tropicali per ammazzare il tempo. Ascolto distrattamente il ruggito del coniglio. All’improvviso, mi rendo conto più o meno di essere arrivata all’altezza della sbarra di Sky, realizzo che sto respirando un profumo che non è il mio. Per alcuni lunghi istanti mi sento disorientata, come se non fossi più seduta alla guida della mia auto legata con la cintura di sicurezza ma catapultata non so come in mezzo ad un prato a tinte forti, coperto dai fiori più improbabili e invisibili o dentro una fabbrica di disinfettanti e deodoranti, reparto prove, oppure in un bagno di quegli alberghi di lusso dove nemmeno entri che già si attiva una fotocellula che ordina lo spruzzo di aromi con aspirazioni divine e celestiali.

Il mio naso preso alla sprovvista registra un effluvio – come lo chiamo? Odore? Puzza? Profumo? Cattivissimo non è, buono nemmeno. Soprattutto non l’ho voluto, non l’ho cercato, non è discreto ma prepotentemente invadente –  che poteva sembrare quasi piacevole, dolciastro, una sensazione di acqua e saponetta anni settanta. Dopo pochi attimi invece, mi accorgo che in quell’acqua galleggia un aroma di spazzatura. No, non un olezzo di immondizia stagionata. Fresca, fresca, un aroma inconfondibile e impossibile da nascondere. Come se qualcuno avesse risciacquato un enorme cassonetto dei rifiuti con un altrettanto gigantesca dose di detergente profumato. Mi aspetto da un momento all’altro di veder galoppare il cavallo bianco con la criniera al vento che nitrisce mentre una voce in sottofondo dice il nome del bagnoschiuma, sempre anni settanta pure quello. Persiste, insistente e prevaricatore, fino all’entrata del centro di accoglienza del Comune di Roma, poi si dissolve e nell’abitacolo non arrivano più aromi estranei, giusto in tempo per non passare dalla fase stordita-incuriosita a quella fastidiata dal finto profumo taroccato. Deve essere questa una delle puzze che denunciano gli abitanti di Villa Spada, la cui collina si trova proprio di fronte dove è iniziato il mio viaggio sensoriale. Subdola perché non immediatamente sgradevole come quando aleggia l’odore di sostanze acide, diventa esasperante perché si tratta di un aroma estraneo al quadro ambientale naturale, artificioso, impossibile da eliminare a comando, che copre una puzza con un simulacro di prato in fiore, di doccia frettolosa e con l’acqua fredda.

Luciana Miocchi

Settebagni – Municipio Montesacro di Roma Capitale: dopo il sopralluogo dello scorso luglio, sabato partono i lavori per la realizzazione di uno spazio riservato ai cani al Parco Nobile

15 Mar

– foto di repertorio A. Pino –

Come anticipato nell’articolo postato lo scorso 28 luglio, finalmente cominciano i lavori per riservare uno spazio ai cani nel parco Nobile, a Settebagni.

L’approvazione della mozione in consiglio municipale risale ormai a tre anni fa. Questioni di bilancio non ne hanno mai permesso la realizzazione e anche ora, i cani del quartiere – e i loro proprietari – dovranno ringraziare l’intervento della “Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli ultimi giorni”, che stanno realizzando il loro luogo di culto in via di Settebagni e si sono prestati, attraverso il loro progetto ” Mani che aiutano”, dietro interessamento del presidente del Municipio Cristiano Bonelli e del consigliere di riferimento Marco Bentivoglio, a realizzare questo piccolo grande sogno a costo zero per l’amministrazione.

Come già detto in altre sedi, non si tratterà di un’area cani attrezzata come prescritta dai regolamenti comunali, troppo laboriosa e dispendiosa, ma di un luogo, recintato e chiuso da cancelletto, nel quale gli animali potranno essere condotti senza contravvenire al divieto di introdurre cani nel raggio di cento metri dai giochi per bambini a meno che non ci sia un percorso protetto.

Probabilmente i lavori avranno inizio e termineranno nella stessa giornata del 16. Ora la palla passa ai proprietari – molti dei quali sono sempre stati corretti, cercando di non entrare in contrasto con i genitori dei bimbi nella convivenza forzata delle proprie esigenze – che non avranno più scuse per portare i propri pelosetti al parco senza guinzaglio, lasciandoli scorrazzare liberi tra i bambini che giocano, anche se di grossa taglia o anche se non graditi. Il consigliere Bentivoglio ricorda “come anche nell’area dedicata sia necessario mantenere un atteggiamento di collaborazione e buon senso, che le deiezioni canine vanno raccolte con il sacchetto e smaltite come d’abitudine e da regolamento comunale”.

Settebagni, dopo averlo agognato per molto tempo, ha finalmente un luogo che testimonia la dignità dell’animale e dell’essere umano. Che tutti contribuiscano ora a mantenerlo decoroso ed funzionale.

Nella giornata di domani l’associazione “Il mio quartiere” ha ottenuto l’autorizzazione ad impiantare un mercatino all’ingresso del parco.

Luciana Miocchi

 

Luciana Miocchi