Tag Archives: Francesco Filini
Galleria

IV Municipio di Roma Capitale: fotogallery di Giorgia Meloni e FdI al mercato Serpentara 2

22 Feb

Questo slideshow richiede JavaScript.

IV Municipio di Roma Capitale: l’assessore Francesco Filini tenta il grande salto in Regione

22 Feb

(pubblicato su http://www.di-roma.com)

Francesco FiliniA pochi giorni dal voto per le elezioni politiche nazionali e per le regionali, Francesco Filini, assessore alle politiche sociali del IV Municipio di Roma Capitale, passato a Fratelli d’Italia neo formazione di Giorgia Meloni, Ignazio La Russa e Guido Crosetto staccatisi dal Pdl, risponde ad alcune domande sul suo presente e futuro politico

Come è maturata la scelta di lasciare il Partito delle libertà per lanciarsi nell’avventura tutta nuova di fratelli di Italia?

La goccia che ha fatto traboccare il vaso sono state le primarie che il PdL aveva promesso e non ha mai voluto fare. Dalla fusione tra AN e FI è nato un partito verticistico senza alcuna regola (io ero nel direttivo romano del PdL, organo mai convocato in 5 anni…) e che ha paura di confrontarsi con la base, di fronte ad una legge elettorale così infame si doveva dare parola agli elettori, per evitare di trovarsi in lista show girl e raccomandati di ogni genere. Fratelli d’Italia è un movimento nuovo, fatto di gente giovane che viene da un percorso politico territoriale, con una classe dirigente che sa confrontarsi con i cittadini e che sa ascoltarli. Da sempre credo nel contatto diretto tra chi rappresenta e chi è rappresentato.

Quali sono le nuove responsabilità in FdI che ha assunto?

In FdI guido l’ufficio elettorale, mi sono dovuto occupare di presentare le liste in tutta Italia, fortunatamente è andato tutto liscio. Anche perché il panino l’ho mangiato dopo aver consegnato la documentazione, non “mentre” come fece qualcuno tre anni fa…

Se dovesse andare male alle regionali, si candiderà di nuovo in Municipio o sceglierà altre strade?

Non mi ricandiderò al consiglio del IV Municipio, dove sono ben rappresentato. Ora sono concentrato sulle regionali e sto lavorando affinché Fratelli d’Italia cresca da subito.

Perchè un elettore dovrebbe votare Francesco Filini alla Regione?

Perché viviamo nell’epoca della crisi della politica, che va superata prima ancora di quella economica. Non abbiamo speranza di risollevare le sorti del nostro paese se non ci riappropriamo della politica, quella fatta con serietà, competenza e passione. E credo che possa farlo bene chi conosce i problemi della gente, avendo lavorato sul territorio.

Quale esperienze porterebbe in regione, in questi cinque anni da assessore municipale cosa ha imparato?

Ho imparato che il territorio, le associazioni, i cittadini, sono una risorsa inesauribile. Chi fa politica deve aprire le porte dell’amministrazione a chi è portatore di idee nuove e principi sani. In Regione mi batterò per l’introduzione di una moneta complementare e per l’installazione di una WI-FI di tipo mesh di proprietà popolare. L’economia locale è il presupposto per la crescita, per creare nuovi posti di lavoro: solo così potremo evitare il declino.

Luciana Miocchi

Sosta a pagamento nel quartiere Valli: ormai siamo al tutti contro tutti

23 Nov

Sembra non avere termine la vicenda della sosta a pagamento nel quartiere Valli, Quarto Municipio del Comune di Roma Capitale, introdotta pressoché contestualmente all’apertura della metro B1 e subito sospesa dal punto di vista amministrativo – stante la presenza delle strisce blu e dei parcometri, attivati e poi coperti con sacchi di plastica. I provvedimenti e le posizioni assunti al riguardo dagli amministratori, dai politici locali e dai comuni cittadini ormai non si contano al pari dei relativi comunicati stampa, in una sorta di tutti contro tutti – anche tra esponenti degli stessi  schieramenti e frequentatori del medesimo quartiere – che lascia perplesso chi non è avvezzo alle complesse alchimie del potere e si accontenterebbe modestamente di una vita quotidiana meno ammorbata da disagi e complicazioni. La dichiarazione più recente è quella del presidente Cristiano Bonelli che ha pubblicato nei giorni scorsi una nota congiuntamente all’assessore alle Politiche Sociali Francesco Filini: “Il dato che emerge dalla consultazione locale organizzata da cittadini e commercianti del quartiere Conca d’Oro – Le Valli non lascia spazio ad alcun dubbio: nessuno sente il bisogno dell’istituzione di una zona a tariffazione”. Dunque la richiesta scaturita da un informale referendum di quartiere sarebbe quella di cancellare del tutto le strisce blu, nemmeno di ridurle come era stato richiesto da Bonelli ai competenti uffici con una nota del 28 settembre. Peccato che sulla stampa locale  – ripresa poi dal blog dell’esponente del Pd e consigliere di opposizione Riccardo Corbucci – si è letto di una raccolta firme di opposto tenore organizzata dai residenti per attivare ed espandere la sosta a a pagamento, unitamente a una dichiarazione dello stesso Corbucci secondo il quale l’assenza totale di zone a sosta tariffata «condannerebbe i residenti a una totale invivibilità della zona». Paradossalmente è proprio il senso della risposta che l’assessore capitolino alla Mobilità Antonello Aurigemma – quindi formalmente della stessa parte politica di Bonelli e avversa a quella di Corbucci- aveva dato lo scorso 29 ottobre con una propria nota a quella del presidente del Municipio, concludendo però che si sarebbe proceduto “a predisporre un provvedimento di revoca della tariffazione della sosta nell’ambito Monte Sacro da sottoporre alla Giunta Capitolina che ne aveva previsto l’istituzione”. Sembrerebbe quasi un modo per dire “peggio per voi, arrangiatevi e fate come vi pare”, insomma. Politici contro politici, cittadini contro cittadini dunque. Se è normale che i primi bisticcino, lascia a prima vista interdetti questa contrapposizione tra comuni cittadini, tra chi vuole la sosta a pagamento e chi invece no. Riflettendoci però, la cosa non appare poi così inverosimile: comprensibile che i residenti nel quartiere – esentati quindi dal pagamento della sosta – spingano a favore delle strisce blu: più ce ne sono, meno auto  provenienti da fuori vengono a occupare spazi che in tal modo si liberano per essi. Probabile che all’inverso siano i commercianti del quartiere – ma residenti altrove – a ritenersi danneggiati dalla tariffazione dei parcheggi. Ma nel loro caso bisognerebbe comprendere quale sia nella sostanza la causa del malcontento: sarebbe ammissibile se la motivazione addotta fosse  un calo della clientela non residente, scoraggiata dal ticket e per questo dirottata verso i due grandi centri commerciali presenti nel Municipio (dove per adesso il parcheggio è gratuito). Difficilmente invece ci si potrebbe trovare d’accordo su una protesta dovuta al pagamento del parcheggio da parte degli stessi esercenti, perché allora dovrebbe lamentarsi chiunque – non solo in quel quartiere –  si trovasse nella condizione di pagare per lasciare la propria auto in prossimità del posto di lavoro. Al momento le strisce blu dunque ci sono ma i parcometri sono coperti, quindi non si paga. Qualunque sarà l’evoluzione della faccenda – facile immaginare che si lasci correre e la patata bollente venga consegnata ai futuri amministratori della città e del quartiere, mancando meno di un anno alle elezioni comunali – viene spontaneo riflettere che la vita a Roma così come la conosciamo è giunta al punto di rottura: si è costruito troppo, ci sono troppe persone con relative automobili delle quali non si può fare a meno stante una carenza di mezzi pubblici alla quale non ha certo posto rimedio l’apertura di una diramazione della linea B e dunque la coperta, da qualunque parte la si tiri , risulta troppo corta.

Alessandro Pino

(pubblicato su http://www.abitarearoma.it)

 

 

Roma IV Municipio: l’asilo nido Castello di Gelsomina chiuso perchè insalubre viene assegnato all’associazione ViviCastello

5 Ago

(articolo pubblicato su http://www.di-roma.com)

L’asilo nido fu chiuso perchè insalubre, ora i locali vengono affidati, senza lavori, temporaneamente ad un’associazione perchè vengano fruiti dalla popolazione. Guerra di comunicati stampa, solito pasticcio alla romana.

Giovedì 2 agosto, con una memoria di giunta firmata dal presidente del Municipio Cristiano Bonelli, un assessore assente – Francesco Filini, dei servizi sociali e scuola, quindi il competente per materia – un voto contrario, quello dell’assessore Rizzo, tre a favore, i locali dell’asilo nido “Castello di Gelsomina” sono stati assegnati “in via temporanea” all’associazione Vivi Castello, perché questa li utilizzi come «luogo di aggregazione dei cittadini di tutte le fasce d’età e per la realizzazione di iniziative culturali, eventi, laboratori volti a migliorare il quartiere e a promuovere il miglioramento del benessere di tutti i cittadini» (leggi qui l’estratto della memoria di giunta). Raggiunto telefonicamente il presidente della commissione scuola , Emiliano Bono, questi ha detto di non essere al corrente delle modalità che hanno portato all’assegnazione,perché lui come commissione non ha partecipato attivamente ai lavori che hanno portato all’emanazione del documento e di non avere potere di assegnare alcunché, perchè quella è una prerogativa della sola giunta.

L’asilo venne chiuso con una decisione presa a seguito di un documento stilato da un pediatra della Asl (leggi la nota del dirigente asl rmA), che chiedeva di prendere provvedimenti per l’umidità risalente, che obbligava in inverno ad accendere stufe elettriche supplementari e che allo stato i luoghi non erano idonei alla permanenza dei bambini. Però il dirigente del IV Distretto della Ausl RmA, Carlo Cristofanelli aveva chiarito di non essere responsabile della chiusura del nido perché a dover decidere in merito è sempre il Comune di Roma.

Ora però, seppur in via temporanea, la stessa struttura viene affidata ad un’associazione – il cui presidente è anche presidente del Comitato di quartiere di Castel Giubilieo, espressosi negativamente circa la chiusura del nido mentre ora sembra che ne usufruirà, a leggere la memoria di giunta – perché venga utilizzata e frequentata da “tutte le fasce d’età”. Si presuppone per evitarne il degrado, la chiusura e l’occupazione. Per raggiungere lo scopo dovrà essere sempre presidiata ed utilizzata, si suppone ancora. Quindi, se era malsano per operatori e bambini ora non lo sarebbe per volontari ed utilizzatori. Se era così nocivo, deve rimanere precluso alla fruizione anche ora, limitandosi l’assegnazione alla custodia esterna. Se nocivo non è, tanto da poter essere utilizzato, allora non era necessario chiuderlo e al quartiere non andava sottratto un servizio, sostituito si con un altro ma distante e soprattutto non raggiungibile con i mezzi pubblici dalla stessa utenza di prima.

Nel merito, nessuno sa quanto sarà temporanea questa soluzione. Infatti, nel bilancio preventivo triennale del Municipio non vi è traccia di stanziamento alcuno per i lavori all’asilo nido Castello ed il patto di stabilità impedisce gli investimenti, cioè spendere per una manutenzione straordinaria quale quella che dovrebbe essere fatta sulla struttura. La notizia è confermata anche dagli uffici tecnici.

In una nota, Riccardo Corbucci, consigliere Pd che già si era occupato della vicenda dichiara “Finalmente appare evidente quello che abbiamo sempre denunciato. L’asilo nido di Castel Giubileo è stato chiuso, su richiesta esplicita della dirigente scolastica, che ha voluto prendere possesso del nuovo asilo nido di via Cerusico, penalizzando i cittadini di Castel Giubileo e Settebagni. Bonelli non soltanto ha consentito la chiusura di un servizio essenziale per i cittadini, ma ha avuto anche l’ardire di consegnare pochi giorni dopo quella struttura ai soliti amici, dimenticandosi che se gli ambienti fossero davvero insalubri, lo sarabbero ovviamente per tutti”.

Ci si preoccupa del benessere e della salute dei bambini, insomma. Per l’aumentato numero di bronchiti e mal di gola nella struttura di Castel Giubileo si è pensato di chiudere e trasferire tutti nel nuovo edificio di via di casale Redicicoli. Per la scuola dell’infanzia Giovanni Paolo I e i bambini che la frequentano non si è dimostrata la stessa solerzia, nonostante la dirigenza scolastica sia la medesima. Oltre che ai muri fradici per un tubo rotto, al piano di sopra, proprio a fianco di aule utilizzate per la didattica vi sono stoccati dei resti di eternit (vedi qui le foto). Con le finestre perennemente aperte, probabilmente per abbassare la possibile concentrazione di polveri nocive nell’ambiente, disperdendole però all’esterno, dove ci sono i giardini utilizzati dai bambini.

In serata le repliche del presidente del Municipio, Cristiano Bonelli sono state affidate ad una nota diffusa dall’agenzia stampa Omniroma: “La decisione di chiudere l’ asilo Gelsomina di Castel Giubileo è stata presa dopo certificati rilasciati dalla Asl, dall’Ufficio Tecnico del IV Municipio e dopo aver approfondito accuratamente insieme alla dirigente scolastica, alle maestre e ai genitori dei bimbi ospiti della struttura tutte le problematiche e le eventuali conseguenze di tale coraggiosa scelta. Un processo di condivisione, quindi, che ha raccolto i pareri dei tecnici, dei medici del personale e soprattutto dei genitori che, dopo due assemblee, hanno accettato il trasferimento in una nuova struttura non distante da Castel Giubileo. Tutto ciò per chiarire e tirare fuori la verità che evidentemente qualcuno, per un minuto di visibilità , evita di dire. Assegnarlo alle realtà locali vuol dire riconoscere il ruolo attivo ed iI  radicamento che hanno nel territorio le associazioni, il locale comitato di quartiere e, tra le richieste ricevute, anche  la banda musicale del confinante quartiere di Settebagni: tutto questo con l’ obiettivo di non lasciare nell’  abbandono una struttura che manterrà la destinazione scolastica, per dar modo all’ amministrazione di finanziare il nuovo asilo.

Di vergognoso non c’è veramente nulla, anzi c è la volontà di nonlasciare una struttura in mano ad eventuali male intenzionati (come occupanti) o nel degrado e nell’  abbandono”. Lo dichiara in una nota il presidente del Municipio IV Cristiano Bonelli. “Inoltre, si tratta di una assegnazione temporanea che non prevede la presenza prolungata (ci dormivano) dei piccoli, come accadeva fino all’ anno scorso. Inoltre, in questo modo ci sarà la possibilità di sviluppare dentro la struttura attività di aggregazione; una assegnazione di locali pubblici assolutamente gratuita che potrà quindi tutelare l’ immobile e che è identica a quella fatta alcuni anni fa dalla passata amministrazione municipale in quella che oggi è la sede del Municipio a via Fracchia, quando il consigliere del Pd era in maggioranza e presidente di commissione. Infine ci piacerebbe sapere se il Consigliere del PD che spaccia come vergognosa una normale ed opportuna assegnazione temporanea alle realtà locali, abbia mai condiviso questa sua posizione visto che il gruppo del quale fa parte ha, in più occasioni, avallato ( seppur non formalmente) la scelta di chiudere l’ asilo. E’ ormai noto l’  isolamento nel quale opera il Consigliere municipale che non perde occasione di dichiarare cose o fatti lontano dalla linea del suo stesso gruppo”, aggiunge il presidente della Commissione Scuola del IV Municipio Emiliano Bono (Pdl).

Per la cronaca e per tutti quelli che non seguono troppo assiduamente le vicende politiche di piazza Sempione, il consigliere a cui si fa riferimento senza citarlo è proprio Riccardo Corbucci.

Pronta la replica del Pd locale, con una nota pubblicata dall’agenzia Dire: “Il Partito Democratico é da sempre contrario alla chiusura dell’asilo nido “Il castello di Gelsomina”, figuriamoci dopo aver scoperto che i locali, secondo Bonelli, non sarebbero salubri per i bimbi dell’Asilo, ma sono invece perfetti per tutte le fasce d’età dell’associazione ViviCastello, una delle realtà a cui sono stati assegnati i locali, ovviamente senza alcun bando di evidenza pubblica” lo dichiarano in una nota Claudio Ricozzi, presidente del Pd del IV municipio e Fabio Dionisi, vicepresidente della commissione lavori pubblici. “La decisione di Bonelli non ha alcun valore legale perché non spetta al municipio chiudere l’asilo nido ed assegnare locali comunali” spiegano i membri del Pd “per questa ragione interesseremo Roma Capitale e faremo tutto quanto in nostro potere per non togliere un servizio al territorio. Circostanza contestata persino da pezzi della maggioranza che si sono espressi negativamente su questa decisione”. Intanto nei bar del quartiere già si parla di un esposto alla Procura della Repubblica.

Luciana Miocchi

Roma IV Municipio: a Castel Giubileo chiude l’asilo nido per problemi di umidità. Riaprirà. Quando non si sa

13 Lug

Polemiche sulla chiusura dell’asilo nido Castello di Gelsomina. Per ora chiude, poi riaprirà. Quando, non si sa.

foto A, Pino

(pubblicato su http://www.di-roma.com)

L’asilo nido comunale“Castello di Gelsomina” di via di Castel Giubileo è stato chiuso. I genitori dei bimbi che lo frequentavano, preoccupati dal fatto di non riuscire ad avere notizie certe circa le sorti della struttura, sono stati ricevuti anche dalla commissione scuola del Municipio. All’origine del provvedimento, un documento redatto nell’aprile scorso dal pediatra della struttura, che chiedeva di trovare una soluzione allo stato di umidità dei luoghi.

Con un comunicato diffuso attraverso il suo blog, il vice presidente del consiglio municipale (qui il testo completo della nota) Riccardo Corbucci contesta tale chiusura perché “Da una lettura della normativa nazionale, regionale e comunale in materia, non ci sembra che un parere seppur autorevole di un funzionario dell’azienda sanitaria, possa da solo portare alla decisione della chiusura della struttura. Appare chiaro, quindi, che la giunta Bonelli abbia voluto utilizzare questa nota, che peraltro non chiede di sospendere il servizio, come scusa per chiudere l’asilo nido”.

Il problema della vicenda è a ben guardare, come spesso accade nei rapporti con le istituzioni, la mancanza o l’incompletezza delle informazioni. L’asilo nido, è un dato di fatto, allo stato risulta chiuso. Già cominciano ad apparire i primi graffiti, i primi segni di quel che sarà se la struttura rimarrà inutilizzata, senza traccia di cantierizzazione di qualsiasi natura. Aggiungendo altri soldi al conto di una qualsiasi ristrutturazione.

Raggiunto telefonicamente, il presidente della Commissione consiliare Scuola, competente per materia, Emiliano Bono, Pdl ha dichiarato che «finche la giunta non emette una delibera apposita in cui dice che si chiude l’asilo nido Castello di Gelsomina, si apre l’asilo nido Cerusico e i bambini di castello passano li, in realtà tutto quel che si dice è soltanto un’illazione. Sicuramente noi stiamo prendendo una decisione, in accordo con il presidente del Municipio Bonelli e con l’assessore Filini, totalmente e unicamente legata alla salute dei bambini. Questa è una decisione politicamente penalizzante, perchè noi come maggioranza avremmo molto più interesse a che il nido rimanga aperto e che a Cerusico facciamo entrare altri sessanta bambini. Rinunciamo ad una vittoria politica per salvaguardare la salute dei bimbi del nido Castello di Gelsomina».
La chiusura del nido di via di Castel Giubileo sarà definitiva o farete lavori di bonifica?
«No, assolutamente. La chiusura è momentanea con l’intenzione di andare a reperire le somme, che sono all’incirca un milione e mezzo per la ristrutturazione totale del nido»
Il presidente Bonelli però, pare abbia detto che non ci sono soldi per fare una cosa del genere..
«
In questo momento non ci sono, è ovvio. Ma non è che chiudiamo e rimane chiuso, perché abbiamo l’intento di riaprirlo. Oggi non possiamo non chiudere e tenere i bambini in una struttura non sana, piena d’umidità».

Il fatto è che è arrivata l’ordinanza di chiusura ma senza spiegazioni esaudienti, poi la gente si incazza, presidente Bono. Già si intravedono i primi colpi dei vandali. Prima o poi arriverà qualcuno ad occuparlo e lo reclamerà senza bando, come sta diventando prassi.

«No, prenderemo ogni provvedimento necessario ad impedire qualsiasi tipo di occupazione. Su questo mi impegno personalmente».

La zona ove è costruito il nido è di derivazione acquitrinosa, come la parte più bassa di Castel Giubileo. Sotto il ponte del Gra sono in funzione le idrovore, il Tevere è vicino. La scuola elementare con l’annessa scuola dell’infanzia, separate dal nido soltanto dal parco pubblico, potrebbero un giorno trovarsi nella stessa condizione che oggi ha portato alla chiusura del nido. Infatti i genitori sono preoccupati dal fatto che si metta mano alle chiusure prendendo una facile ed economica scorciatoia piuttosto che lavorare per mantenere vivo il quartiere, proteggendo quei servizi che impediscono che diventi un ghetto dormitorio.
Il comunicato congiunto Bonelli-Filini, in risposta alle affermazioni di Corbucci non si è fatto attendere ed è di quelli da guerra dichiarata: si accusa il consigliere Pd di fare irresponsabile, strumentale polemica politica, di non avere figli e quindi non capire le esigenze dei genitori dei piccoli che si ammalano (qui il testo completo) .

Giovedì 19 luglio, durante la seduta settimanale del consiglio municipale, ore di rito, sarà discusso, nell’aula di Piazza Sempione un ordine del giornodal Pd per chiedere di reperire le risorse necessarie in bilancio, per effettuare i lavori di riqualificazione dell’asilo nido.

Luciana Miocchi