
A seguito di un atto vandalico il Parroco chiude il campetto della Parrocchia. Urla e Pallonate dentro la chiesa – 26 settembre 2024
Un luogo dei luoghi più amati da mamme e bambini per passare i pomeriggi all’aria aperta è chiuso da lunedi. Il parroco della parrocchia di Sant’Antonio di Padova, a Settebagni, dopo aver constatato che la recinzione che separa l’area del campo da calcio dall’area gioco in cemento è stata manomessa, con l’asportazione di due barre di ferro e la rete metallica forzata tanto da consentire l’accesso di un adulto e due bambini al campo, si è visto costretto a chiudere gli spazi per questioni di sicurezza, ritenendo il danno cagionato alla recinzione potenzialmente pericoloso per l’incolumità fisica dei frequentatori. La struttura fa parte degli immobili di proprietà della chiesa parrocchiale ed è quindi un’area privata, con tutte le responsabilità, dal punto di vista civile e penale in capo all’intestatario e al custode dei luoghi. Ovviamente la cosa ha suscitato immediatamente dei malumori, non tutta l’utenza era al corrente della situazione. Appena resosi conto che la mancanza di informazioni stava generando malumori , don Alberto ha provveduto ad appendere un cartello di spiegazioni al cancello di accesso, chiarendo che fino a riparazione effettuata, la struttura dovrà rimanere chiusa. L’avviso ha però avuto vita breve, finendo strappato da mani ignote. Durante la messa, inoltre, individui non meglio identificati hanno cominciato a sbattere le porte della chiesa e a prendere a pallonate il portale e la bacheca appesa sulla facciata del luogo di culto, costringendo una donna a spostare la macchina dal parcheggio perché fatta bersaglio dei lanci di pallone. Don Alberto è rimasto sconcertato, soprattutto per l’atto vandalico che ha colpito un bene della Chiesa da sempre al servizio della collettività e poi per la reazione grossolana alla frustrazione del trovare i cancelli chiusi.
Già c’è chi si schiera a favore e chi contro la decisione presa dal parroco, che in realtà non vuole divisioni nella comunità ed è disposto a tenere un dialogo costante con chiunque sia disponibile a farlo. Il comitato di quartiere, nella persona della presidente, dott.ssa Marina Fava, ha espresso immediatamente solidarietà al parroco, annunciando una campagna di sensibilizzazione a favore di una cultura della conservazione, contro i danneggiamenti dei beni a disposizione della comunità.
Luciana Miocchi



